Gennaio 31st, 2020 Riccardo Fucile
IL LIVELLO DI INFAMITA’ DENUNCIATO DAL M5S: “LA MAGGIORANZA ERA PRESENTE AL COMPLETO, MAI RAGGIUNTO UN LIVELLO COSI’ BASSO DI FRONTE A UNA EMERGENZA CHE DOVREBBE UNIRE GLI ITALIANI”
Il leader della Lega Matteo Salvini continua ad attaccare il governo sfruttando la paura dei cittadini
e sfruttando l’allarme per il coronavirus, per il quale il Consiglio dei ministri è pronto a dichiarare lo ‘stato d’emergenza nazionale’, dopo i primi due casi accertati in Italia, a Roma.
Ieri il ministro ha pubblicato sui suoi profili social un’immagine che ritrae l’Aula di Palazzo Madama, in cui si vedono i banchi praticamente vuoti. Ha lanciato quindi quest’accusa: “Oggi in Aula si discuteva di un virus considerato pericoloso ‘come la peste e il colera’ e i banchi della maggioranza erano vuoti. Ma si può???”.
Nella foto campeggia la scritta: “In Aula per discutere delle prevenzioni adottate dal governo per contrastare il coronavirus…Ma dov’è la maggioranza?! In settimana bianca?!”.
Ma la foto in realtà è stata scattata prima dell’intervento del ministro della Salute Roberto Speranza, come ha messo in evidenza il M5s in una nota, specificando che quando i lavori sono iniziati i senatori pentastellati e gli altri della maggioranza erano seduti al loro posto.
“La macchina della propaganda salviniana ormai non ha nessun freno, e non si fa problemi a pubblicare vere e proprie fake news anche su argomenti molto seri. Ieri il leader della Lega ha pubblicato sui suoi canali social una foto in cui mostra i presunti banchi vuoti della maggioranza durante l’informativa del ministro della Salute Speranza di ieri sul Coronavirus. Ebbene, quella foto è falsa, perchè scattata prima che il ministro iniziasse a parlare. Quando qualche minuto dopo è iniziata la seduta e il ministro ha iniziato il suo intervento i senatori del Movimento 5 Stelle e della maggioranza erano presenti. La Lega ci ha abituato alle sue fake news, ma constatiamo anche stavolta che per Salvini e i suoi non c’è più limite alla vergogna”, ha scritto il Gruppo del Movimento 5 Stelle al Senato.
(da Fanpage)
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Gennaio 31st, 2020 Riccardo Fucile
SPECULARE SULLA PAURA E’ UNA COSA DA INFAMI… PRIMA IN SENATO APPLAUDE ALLA INFORMATIVA DEL GOVERNO POI SCRIVE UN TWEET CONTRO IL GOVERNO CHE NON FA ABBASTANZA
Matteo Salvini non ha perso tempo a dare la colpa al Governo per i primi due casi confermati di coronavirus 2019-nCoV in Italia.
«E poi eravamo noi a essere “speculatori” e catastrofisti… Frontiere aperte, incapaci al governo», scrive su Facebook pochi minuti dopo che i giornali hanno dato la notizia. Purtroppo per Salvini si tratta di due “innocenti” turisti cinesi in viaggio in Italia e non dei pericolosi migranti contro i quali da giorni si scagliano i sovranisti e Luca Morisi.
Perchè Salvini è fatto così: da un lato agita la paura per il coronavirus, contribuendo a diffondere la psicosi e lasciando intendere che arriverà per colpa dei migranti, magari quelli sbarcati a Taranto.
Dall’altro invece si fionda su un caso che nulla ha a che vedere con gli allarmi che aveva lanciato nei giorni scorsi per dimostrare che il governo non ha fatto abbastanza per fermare l’arrivo del virus.
Ma è molto probabile che il coronavirus sarebbe arrivato lo stesso prima o poi, complice non tanto l’impreparazione del governo ma il fatto che tra l’inizio dell’epidemia a Wuhan e la dichiarazione dello stato di emergenza in Cina sono trascorsi parecchi giorni.
Sappiamo infatti che il coronavirus ha un periodo di incubazione di due settimane. E sappiamo che la coppia di turisti cinesi, provenienti proprio da Wuhan, è arrivata in Italia il 23 gennaio.
Ma anche se i primi casi di infezione (qui una timeline della diffusione del contagio) erano stati registrati a fine dicembre e il primo decesso risale al 9 gennaio di quest’anno le autorità cinesi non hanno preso provvedimenti proprio fino al 23 gennaio quando hanno dichiarato lo stato di emergenza a Wuhan.
Quindi è probabile che diverse persone siano arrivate in Italia dalla Cina quando ancora nessuno — forse nemmeno a Pechino — sospettava della gravità della situazione.
Fino a quella data quindi non c’era modo di sapere quanto grave fosse la situazione in Cina (e per la verità un problema è anche che non è chiaro nemmeno quanto grave lo sia oggi).
Salvini però scrive che «i primi due casi di Coronavirus in Italia sarebbero sbarcati tranquilli a Malpensa il 23 gennaio e, senza alcun controllo, avrebbero girato per giorni mezza Italia, fino ad arrivare in un albergo nel pieno centro di Roma» dicendo che in questo modo il governo non ha tutelato la sicurezza degli italiani.
Ma fino a quella data le autorità sanitarie del nostro paese non avevano alcuna ragione per sospettare della diffusione del virus. Tant’è che i due turisti cinesi hanno potuto partire senza problemi da Wuhan, perchè la città non era ancora all’interno del cordone sanitario. Quando però il governo cinese ha messo in quarantena Wuhan uno dei primi provvedimenti del ministro della Salute è stato quello di fermare i voli da e per la Cina.
Naturalmente però era troppo tardi per fermare o controllare le persone già arrivate in Italia anche perchè all’epoca ben poco si sapeva del virus (ad esempio non si sapeva che un paziente asintomatico può essere contagioso).
Salvini non dice nemmeno che l’Italia è uno dei pochi paesi ad aver preso un provvedimento così severo come il blocco dei voli in arrivo dalla Cina (gli aerei privati invece verranno dirottati sugli aeroporti di Milano e Fiumicino dove sono state approntate le strutture di controllo e contenimento).
Altri Stati dove ben prima che in Italia sono stati registrati casi di persone infette come Francia e Germania (i primi due paesi europei con il Coronavirus) oppure gli USA non hanno sospeso i voli commerciali. In Europa, esclusi i due casi di Roma, ci sono già 10 casi di coronavirus confermati e dal momento che sigillare le frontiere è impossibile quello che chiede Salvini non ha senso.
Le autorità sanitarie italiane hanno adottato le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che non ha ancora dichiarato l’emergenza sanitaria globale.
(da “NextQuotidiano”)
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Gennaio 31st, 2020 Riccardo Fucile
OFFESE A UNA COMITIVA DI TURISTI, PREGIUDIZI E IGNORANZA LA FANNO DA PADRONI
Una comitiva di turisti cinesi a passeggio sui lungarni di Firenze è stata apostrofata con offese non
ripetibili e l’invito ad«andare a tossire a casa vostra».
Il video che riprende l’impresa è stato rilanciato dall’Unione Giovani Italo Cinesi che diffonde anche un appello: «Sono un cinese, che è andato a scuola con te, che ti ha passato il compito di matematica all’esame, che giocava con te negli esordienti a calcio… Sono il solito italo cinese che fa parte della tua vita e quindi non trattarmi come un virus. Il pregiudizio e la diffidenza ci farà diventare di nuovo estranei. Non cambiare le tue abitudini, la diffidenza e il pregiudizio uccide più delle armi da guerra».
Il video è stato ccondiviso sul proprio profilo da un ex consigliere comunale di Campi Bisenzio (Firenze), Angelo Hu, 25 anni, commerciante e coordinatore di Associna in Toscana.
“Da fiorentino e italo cinese, questo video mi ha fatto male come non pochi — commenta lo stesso Hu condividendo le immagini -. Firenze è la città che amo e non può tacere di fronte a questi esempi di becera ignoranza. L’ignoranza non passerà !”.
Nel video, un breve filmato, si vede una coppia di turisti orientali a passeggio su un lungarno e una voce fuori campo, in vernacolo, li accusa di essere portatori del virus dalla Cina.
“Forse erano pure turisti giapponesi, neanche cinesi — dice Angelo Hu — Ma al di là di questo, qui siamo oltre la bischerata brutta, di quelle che sento dire anche nel mio bar e a cui nessuno dà importanza. Sono nato e cresciuto qui, conosco come si parla in città e so distinguere tra ironia, cattiveria e ignoranza”.
“Il video però — prosegue — sembra autentico, veritiero, frutto di ignoranza e ha ferito i ragazzi italo-cinesi” di seconda e terza generazione di immigrati dalla Cina “che lo stanno commentando sui loro social. Un po’ farebbe pure ridere ma poi fa molto arrabbiare, colpisce l’orgoglio della fiorentinità . Il virus tra qualche mese sarà debellato, ma la preoccupazione è che arriverà sui social in Cina come we chat, e allora è forte il rischio che si propaghi una brutta immagine di Firenze, che poi resta tale”.
(da “NextQuotidiano”)
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Gennaio 31st, 2020 Riccardo Fucile
PER I DUE CINESI A BORDO SI TRATTAVA DI UNA NORMALE INFLUENZA… STASERA LA NAVE RIPARTE PER LA CROCIERA
È iniziato lo sbarco dei 6 mila passeggeri dalla nave Costa Smeralda ormeggiata a Civitavecchia. I primi ad uscire dalla nave, bloccata da 24 ore nel porto di Civitavecchia per il sospetto di Coronavirus poi rientrato, vengono trasportati da appositi bus.
Ai cronisti che domandano, c’è chi non risponde evidentemente innervosito. E chi racconta di aver avuto paura. Già ieri sera qualcuno aveva scelto di lasciare la nave
“A bordo c’è stata la massima tranquillità e hanno gestito le cose bene — racconta all’ANSA Filippo Rossi, un uomo di Monterotondo, in provincia di Roma, che è stato tra i primi a lasciare la nave — c’è stata però preoccupazione anche perchè si sono rincorse tante voci fino all’ultimo e le informazioni le avevamo solo da fuori. Meno male che è andato tutto bene”.
Sul molo 12 del porto di Civitavecchia stanno affluendo decine di pullman per trasferire i croceristi che si trovano ancora a bordo.
Il test dello Spallanzani lo ha confermato: la coppia originaria di Macao a bordo della nave Costa Smeralda non ha il coronavirus, ma una semplice influenza, del tipo A H1N1, la stessa, paradossalmente, che con l’improprio nome di “suina” aveva scatenato un’ondata di panico simile a quella di queste settimane oltre dieci anni fa, ma che ormai non desta più alcuna preoccupazione.
Tra non molto arriveranno anche gli oltre mille che ieri pomeriggio non è stato possibile imbarcare per l’inizio della loro crociera.
Lo sbarco dei circa 6mila passeggeri (ai quali si aggiungono altri mille circa dell’equipaggio) è iniziato mattina a partire dalle 7.
Poi la Costa Smeralda ripartirà alle 18 per proseguire la crociera.
(da agenzie)
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Gennaio 31st, 2020 Riccardo Fucile
IL DIRETTORE SCIENTIFICO DELLO SPALLANZANI: “CI SONO TROPPI PAROLAI E VENDITORI DI FROTTOLE IN GIRO”
“Siamo quasi del tutto tranquilli che non ci siano stati altri contagi“. Lo ha affermato a Radio
Capital Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’ospedale Spallanzani di Roma, l’Istituto dove sono ricoverati i due casi positivi trovati in Italia.
“I cittadini devono stare tranquilli — spiega — perchè il rischio reale di trasmissione si verifica con persone sintomatiche. Appena i due turisti hanno avuto i sintomi sono state seguite tutte le procedure. Siamo quasi del tutto tranquilli che non ci siano stati altri contagi”.
“Il resto della comitiva lo stiamo monitorando come misura di estrema precauzione — aggiunge — seguiamo il modello della sorveglianza sanitaria e con loro stiamo adottando i controlli esattamente come chi passa per uno screening aeroportuale, quindi non sono quarantena ma in controllo sanitario”.
I due contagiati hanno girato per una settimana in Italia “ma i cittadini devono stare tranquilli — spiega il Prof. Ippolito — perchè il rischio reale di trasmissione si verifica con persone sintomatiche appena i due turisti hanno avuto i sintomi sono state seguite tutte le procedure. Siamo quasi del tutto tranquilli che non ci siano stati altri contagi. Di norma l’infezione viene trasmessa solo da persone che hanno i sintomi. Durante l’incubazione non si trasmette virus a meno di eccezioni eccezionali eccezionalmente. Siamo ragionevolmente tranquilli”.
Quali consigli per la vita quotidiana? “Le stesse misure per la normale influenza. Lavarsi le mani quando si entra in contatto con persone con sintomi respiratori. Consiglio di consultare i siti internet ufficiali. Ci sono troppi parolai e venditori di frottole. Anche se viene a contatto con un caso ma non ha una esposizione diretta e prolungata contatto con una persona malata il rischio di trasmissione e’ vicino allo zero. Non si trasmette attraverso oggetti, viaggiando sullo stesso mezzo pubblico purchè non ci sia a contatto diretto e ravvicinato”
I casi, ha spiegato Ippolito, erano attesi. “Ci aspettavamo questi casi, eravamo preparati. Li abbiamo identificati precocemente e isolati. I pazienti sono in buone condizioni, sono giovani, con un quadro da normale influenza. Non c’è terapia per questa infezione, i pazienti vengono trattati con farmaci sintomatici esattamente come per l’influenza, resteranno isolati per qualche giorno e trattati dal nostro personale che è eccezionale”.
(da agenzie)
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Gennaio 30th, 2020 Riccardo Fucile
IN MEDIA LE DONNE GUADAGNANO IL 16% IN MENO… LE ELETTRICI DELLA LEGA SARANNO CONTENTE DI COME SALVINI LE TIENE IN CONSIDERAZIONE DOPO I SELFIE
Cosa faresti se ti imponessero di lavorare gratis per due mesi mentre i tuoi colleghi continuano a guadagnare? Non è fantascienza, ma quello che accade alle donne in Europa, colpa del cosiddetto gender pay gap, il “divario salariale di genere”.
Per questo il Parlamento europeo ha votato oggi una risoluzione che chiede alla Commissione misure vincolanti per contrastarlo. La proposta ha raccolto il consenso bipartisan di tutte le forze, a eccezione della Lega e alcuni eurodeputati dell’est Europa che l’hanno bocciata.
Secondo l’Eurostat il divario retributivo in Europa è in media del 16 per cento, aumenta nel caso delle pensioni (37 per cento) e sale ancora se si prende in considerazione il tasso d’occupazione (40 per cento).
Il dato italiano si ferma al 4 per cento, ma è un numero che non deve farci sorridere. La percentuale deve essere letta in controluce con l’accesso al mondo del lavoro, dove registriamo uno dei tassi più bassi d’Europa, con il nostro 53% ci fermiamo ben 15 punti sotto la media europea. Peggio di noi fa solamente la Grecia con il 49 per cento. Statistiche che dimostrano che il divario salariale deve essere affrontato alla radice, migliorando il welfare e le politiche sull’istruzione.
La Commissione europea al momento del suo insediamento ha promesso che avrebbe presentato un piano per affrontare la disuguaglianza di genere entro marzo 2020.
Gli eurodeputati chiedono che sia “ambizioso” e nel testo approvato denunciano “l’urgente necessità di promuovere la parità tra uomini e donne a tutti i livelli del processo decisionale” insieme a sottolineare i legami tra la retribuzione e la violenza sulle donne: “Il rischio di povertà e la minore autonomia finanziaria rende più difficile sottrarsi a una relazione violenta”.
Motivi che non sono stati sufficienti a incontrare il favore della Lega, secondo la parlamentare europea Elena Lizzi “L’uguaglianza tra uomini e donne non può essere certo risolto con l’intervento della Commissione europea sui salari”.
Una dichiarazione che non vuole dire nulla: evidentemente alla Lega le disparità di salario vanno bene così.
(da Fanpage)
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Gennaio 30th, 2020 Riccardo Fucile
“CON LAMORGESE SI LAVORA E NON SI FA PROPAGANDA, I VIGILI DEL FUOCO ASPETTAVANO 50 MILIONI DA SALVINI (MAI VISTI), LA LAMORGESE NE HA STANZIATI 165 SENZA SBANDIERARLO”
Tra i primi attivisti del Movimento 5 Stelle in Campania, alla sua seconda legislatura, il
sottosegretario Carlo Sibilia apre a un’alleanza con il Pd sul territorio a patto però che “non ci siano nè Vincenzo De Luca nè i suoi”.
Sul futuro assetto del Movimento non si sbilancia, ma su una cosa non ha dubbi: “Al ministero dell’Interno stiamo lavorando meglio adesso che in passato e modificheremo i decreti sicurezza”.
Quanto all’ex titolare del Viminale Matteo Salvini “dovrebbe venire in commissione Antimafia per chiarire riguardo l’inchiesta Alba Pontina”.
Sottosegretario, lei non si è mosso dal suo posto. È stato al Viminale con Salvini e c’è tuttora con il ministro Luciana Lamorgese. Con chi si lavora meglio?
Oggi c’è un rapporto diretto e pratico, abbiamo affrontato questioni legate agli stipendi dei Vigili del fuoco che aspettavano 50 milioni da Salvini e invece con il ministro Lamorgese abbiamo riconosciuto loro 165 milioni. Così come con la Polizia di stato. Ora c’è molta più sostanza. Il ministero a guida Salvini, soprattutto nell’ultima fase, aveva assunto connotati di propaganda. E adesso avverto la sicurezza di lavorare con un prefetto di lungo corso che si è preoccupato di prevenzione della criminalità . Invece dall’altro lato abbiamo un leader che fa parlare di sè perchè legato a situazioni preoccupati.
Si spieghi meglio. A cosa fa riferimento?
Mi riferisco all’inchiesta Alba Pontina, messa in piedi dalla Dda di Roma, che vede coinvolti ex vertici e tesorieri di Fratelli d’Italia, molti di questi oggi passati nella Lega. Ci sono coinvolti anche rappresentanti locali che, secondo le carte dell’inchiesta, avrebbero intrattenuto rapporti di scambio politico mafioso con clan criminali della zona.
Va precisato che la Lega si è detta estranea ai fatti.
L’inchiesta dell’Espresso mette a nudo la vicenda, pertanto credo sia opportuno che Giorgia Meloni e Matteo Salvini vengano auditi dalla commissione Antimafia.
Diceva che l’ultimo periodo del ministero a guida Salvini sia stato al centro di propaganda politica. Si riferisce alla nave Gregoretti, per la quale adesso l’ex ministro è accusato di sequestro di persona
Non solo. Anche alle richieste estreme formalizzate nel decreto Sicurezza bis.
Premesso che lo avete votato anche voi. Adesso lo cambierete come chiede il Pd?
Tante richieste di modifica sono state bloccate dai nostri parlamentari in commissione per fortuna, ma le assicuro che c’erano richieste assurde tipo mettere dietro le sbarre donne incinte o madri di bambini. Alla fine abbiamo capito che il disegno di Salvini era quello di mandare tutto all’aria. Dal canto nostro abbiamo tenuto duro con serietà . Questo ci ha permesso di raggiungere obiettivi importanti come il taglio dei parlamentari, cosa che la Lega non ha mai visto di buon occhio. Li modificheremo così come da accordo di governo.
Quindi, nei fatti, avete fatto uno scambio. Adesso i decreti Sicurezza saranno modificati
È evidente che, nel nuovo accordo governativo, c’è la modifica del decreto Sicurezza, nelle more dei rilievi effettuati dal Presidente della Repubblica.
Sottosegretario, lei è di Avellino, domenica è in programma una riunione in Campania per decidere cosa fare in vista delle elezioni regionali. Alla luce dalla sconfitta in Emilia Romagna e in Calabria, ritiene che sia possibile un’alleanza con il Pd?
Il Movimento 5 Stelle non può chiudersi in un recinto, il fatto di aver detto che non siamo nè di destra nè di sinistra valeva tre anni fa e vale tuttora. Ma è evidente che, se abbiamo chance importanti per poter guidare un territorio dove storicamente siamo in difficoltà , dobbiamo essere capaci di coglierle. Per cui l’obiettivo è di governare la regione Campania, passare dall’opposizione al governo, non per mettere la bandierina ma per realizzare politiche di welfare, ambientali e culturali che non sono state realizzate. Tutto ciò è possibile farlo con forze politiche che sono disposte a mettere in discussione chi ha governato la Campania fino ad ora.
Lei ha citato temi che riportano a quel campo progressista, di cui ha parlato anche il premier Giuseppe Conte
Di sicuro non mi sembrano temi legati alla destra campana.
Però, Sibilia, lei chiede anche discontinuità con il passato. Ripeto, si può stringere un’alleanza con il Pd?
Il processo decisionale è in corso, è evidente che se il Pd mette in discussione Vincenzo De Luca e i suoi, si può aprire un dialogo.
Per quanto riguarda il Movimento, lei è sulla linea di mantenere un unico capo politico o è più opportuna una gestione collegiale?
Io sono legato ai temi del movimento, non ho schieramenti precostituiti, è chiaro che dobbiamo decidere durante gli Stati generali. Ci vuole tempo, dobbiamo ragionare. Per adesso ci concentriamo sul referendum del 29 marzo, il mio obiettivo è che vinca il sì.
(da “Huffingtonpost”)
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Gennaio 30th, 2020 Riccardo Fucile
I GRILLINI HANNO SCOPERTO CHE L’ABOLIZIONE DEI VITALIZI E’ ARIA FRITTA… ERA CHIARO CHE CI SAREBBERO STATI RICORSI CONTRO UNA NORMA SCRITTA CON I PIEDI
Il sottosegretario pentastellato al Ministero dell’Economia Alessio Villarosa è «incazzato nero» e non ha paura di dirlo e farlo vedere in una stucchevole scenetta girata nel suo ufficio che si conclude con — addirittura — un pugno sbattuto sulla scrivania.
«Questo è quello che vuole la casta politica che ultimamente sta riprendendo piede in questo Paese? Ben venga, se questo vogliono gli italiani, questo avranno» conclude sconsolato il deputato del M5S.
Villarosa non è il solo ad essere arrabbiato. La vicepresidente del Senato Paola Taverna ha scritto su Twitter: «se la casta avesse messo al servizio dei cittadini tutto l’impegno che sta mettendo nel riportare i privilegi che noi gli abbiamo tolto, la politica sarebbe una bella cosa e questo sarebbe un Paese migliore. Noi non ci arrendiamo!».
L’argomento del contendere? I vitalizi dei parlamentari che il M5S ha “abolito” (i vitalizi per la verità sono aboliti dal 2012, rimaneva la questione dei parlamentari che li avevano maturati prima di quella data) e che ora la “casta” vorrebbe far tornare.
Oggi il Fatto Quotidiano ha rivelato che il Senato è pronto a ripristinare i vitalizi per circa 700 ex senatori.
Già ad inizio gennaio il Giornale e il Tempo avevano annunciato che i privilegi per gli ex parlamentari stavano per tornare grazie ad una delibera che la Commissione Contenziosa di Palazzo Madama che annullerebbe il ricalcolo dei vitalizi con il montante contributivo (come previsto dalla normativa in vigore per gli attuali parlamentari) degli ex senatori stabilito con una delibera nel 2018.
In questo modo si vedrebbero andare in fumo le ipotesi di risparmio per le casse pubbliche che si stima in circa 22 milioni di euro.
A dicembre era stata la Camera dei Deputati ad accogliere il ricorso di una quarantina di parlamentari (su oltre 1.400 ricorsi presentati) ai quali il Presidente Roberto Fico era stato costretto obtorto collo a ripristinare il tanto odiato privilegio.
Ma che la farsa dell’abolizione dei vitalizi fortemente voluta dal M5S fosse a rischio lo si sapeva già da tempo. Ed era solo questione di tempo che gli uffici di presidenza delle due Camere dovessero venire a patti con la dura realtà .
Per il M5S si tratta ovviamente di un complotto. Perchè nella Commissione Contenziosa — scrivono i pentastellati sul Blog — «il presidente della commissione è Giacomo Caliendo, senatore di lungo corso di Forza Italia, vicino alla presidente e al suo capo di Gabinetto, l’ex senatore Nitto Palma. Sia Palma che Caliendo sono percettori di vitalizio».
Inoltre nella Commissione c’è anche la Presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati, della quale il M5S dimentica che è stata eletta proprio grazie ai voti dei senatori pentastellati.
Secondo il M5S è inammissibile che in quella Commissione ci siano persone — due su cinque, per la verità — che sono percettori del vitalizio (ma non è chiaro se hanno anche presentato ricorso).
Ecco quindi la richiesta geniale dei pentastellati: bisogna ricominciare tutto il lavoro della Commissione dall’inizio. E non solo, vanno anche nominati nuovi membri della Commissione Contenziosa: «al suo interno devono essere nominati senatori eletti a partire dal 2013, perchè loro, a differenza dei predecessori, non hanno diritto al vitalizio ma ad un trattamento contributivo. Anche i componenti tecnici devono essere al di sopra di ogni sospetto, liberi da qualsiasi legame che possa anche solo suscitare un dubbio di indipendenza di pensiero».
Passi per i componenti tecnici ma per quale motivo alcuni senatori dovrebbero essere esclusi dalla Commissione unicamente perchè hanno una carriera parlamentare più lunga di altri?
Non sembra una richiesta molto costituzionale, perchè stabilisce una sorta di pregiudizio nei confronti dei senatori “di lungo corso”.
Ma al di là della comprensibile indignazione pentastellata la verità è che tutti sapevano che ci sarebbero stati quei ricorsi e che il rischio che venissero accolti era molto alto.
La ragione non è tanto — o meglio non solo — nel fatto che la casta vuole difendere i suoi privilegi ma che la norma era scritta con i piedi, e questo facilmente aggredibile dai ricorsi. Il tutto per risparmiare 44 milioni di euro, quando ne sono stati buttati dalla finestra molti di più per misure, magari anche sacrosante come il sostegno alla povertà , che non hanno però raggiunto i risultati sperati.
(da “NextQuotidiano“)
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Gennaio 30th, 2020 Riccardo Fucile
CHIUSO IL TRAFFICO AEREO DA E PER LA CINA
Sono confermati due casi in italia di persone contagiate da coronavirus. Si tratta di due turisti
cinesi”.
Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi con il ministro della salute Roberto Speranza. Il premier ha annunciato anche che il traffico aereo da e per la Cina è chiuso.
La stanza dove i due soggiornavano nell’Hotel Palatino in via Cavour è stata sigillata. Ora si trovano ricoverati allo Spallanzani. E un pullman con a bordo turisti cinesi arrivati in Italia con lo stesso tour operator della coppia soccorso ieri nell’albergo del centro è stato scortato dalla polizia fino all’ospedale atterzzato per affrontare l’emergenza. Ulteriori misure di prevenzione potrebbero essere applicate nei confronti delle persone con cui era entrata in contatto la coppia. “Siamo vigili e molto attenti: non ci siamo fatti trovare impreparati”, ha spiegato il premier. “Lo Spallanzani è la Bibbia in questo settore. Non c’è nessun motivo di creare panico e allarme sociale”. “Domani mattina ho convocato un consiglio dei ministri. Adotterremo altre misure in modo da mettere in campo tutte le strutture competente, ivi compresa la protezione civile”.
“Sono fiducioso che la situazione rimarrà confinata – ha aggiunto il premier – per superare il rischio di panico e allarme non c’è altro che fidarsi delle autorità competenti. Posso assicurarvi che in questo momento siamo in Italia nella linea di massimo rigore in funzione preventiva. Siamo nella condizione di poter tranquillizzare tutti i cittadini. La situazione è assolutamente sotto controllo. Ma non significa che ci stiamo appagando nelle prime misure. Come sapete eravamo già vigili, molto attenti. Non ci siamo fatti trovare impreparati”.
“Faremo tutte le verifiche del caso e poveremo a tracciare il percorso di queste persone nel nostro Paese – ha aggiunto il ministro Speranza – ci sono sono tutte le condizioni per definire una situazione sotto controllo”. Il nostro servizio sanitario, ha aggiunto Speranza, “è tra i migliori al mondo, i cittadini possono sentirsi sicuri”.
I pazienti sono marito e moglie e hanno rispettivamente 66 e 67 anni. Provengono dalla provincia di Wuhan. Erano arrivati lo scorso 23 gennaio all’aeroporto di Milano Malpensa, da dove si erano spostati per un tour nelle province italiane che aveva toccato tra le varie destinazioni anche Parma. Facevano parte di una comitiva. Il resto del gruppo oggi era diretto in pullman a Cassino per una gita ma, scattate le procedure di sorveglianza sanitaria, sono stati recuperati dalle forze dell’ordine e scortati fino allo Spallanzani. Dell’intera comitiva, solo i due turisti provenivano da Wuhan.
Gli operatori dell’hotel Palatino sono in attesa di un altro gruppo di trenta cinesi dello stesso tour operator, che potrebbero però esser stati già sottoposti alla profilassi in attesa di esiti. La coppia, che ha soggiornato per un paio di giorni anticipando gli altri turisti, probabilmente – ha raccontato un dipendente dell’albergo – era con qualche altro connazionale. Gli stessi potrebbero aver fatto colazione nell’albergo dove ci sarebbero circa 200 turisti. Per il momento la struttura resta aperta.
(da agenzie)
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