Destra di Popolo.net

SALVINI A PROCESSO PER DIFFAMAZIONE DI CAROLA RACKETE: PROVVEDIMENTO IN FASE DI NOTIFICA, RISCHIA UNA PENA INFERIORE A 4 ANNI

Gennaio 17th, 2021 Riccardo Fucile

 IN UN COMIZIO A CANTU’ (E ANCHE IN ALTRE DICHIARAZIONI) SALVINI L’AVEVA DEFINITA “CRIMINALE, DELINQUENTE”… LA CASSAZIONE AVEVA GIUDICATO ILLEGITTIMO L’ARRESTO DELLA PATRIOTA EUROPEA

Potrebbe esserci, a breve, la notizia di un processo Salvini-Rackete. È questa la notizia che oggi, il quotidiano Domani, propone in prima pagina.
In un articolo firmato da Alfredo Faieta, infatti, si sottolinea come al giornale risulti che la procura di Milano, attraverso il pubblico ministero Giancarla Serafini, avrebbe chiesto la citazione diretta in giudizio — senza, quindi, udienza preliminare visto che il reato contestato prevede una pena inferiore ai 4 anni — per Matteo Salvini.
Sempre Domani ha sottolineato di aver contattato gli avvocati del leader della Lega che, tuttavia, aspettano di leggere eventualmente il contenuto della citazione prima di commentare.
Il quotidiano diretto da Stefano Feltri è stato molto chiaro a presentare la notizia come una indiscrezione esclusiva, ottenuta in base alla consultazioni di fonti in possesso della testata.
Non è arrivata nessuna conferma ufficiale — ancora — dall’ufficio legale a cui fa riferimento Matteo Salvini. Le indagini per diffamazione si erano chiuse nel febbraio 2020.
Ma cosa si contestava a Salvini? Di certo non i primi appellativi che l’allora ministro dell’Interno (il caso di Carola Rackete si è verificato a giugno 2019) aveva rivolto all’inizio del braccio di ferro con Sea Watch 3.
Dopo la forzatura del blocco da parte della capitana (nel corso della quale c’è stata molta tensione con la Guardia di Finanza), però, i toni di Salvini si erano fatti ancor più esasperati.
Nelle ore dell’arresto di Carola Rackete, la capitana della Sea Watch veniva definita “delinquente” e, addirittura, il leader della Lega sottolineava come avesse “cercato di ammazzare i militari italiani”.
Parole che erano state pronunciate da Salvini — ad esempio — nel corso di un comizio a Cantù, alla fine di giugno del 2019. Davanti alla popolazione locale accorsa per ascoltare le sue parole, l’allora ministro dell’Interno, con una t-shirt sportiva dell’Italia addosso, aveva detto: «Ha messo a rischio la vita dei militari italiani che stavano facendo il loro lavoro.   Questo è stato un atto di guerra», rincarando la dose e sostenendo che la capitana fosse «una criminale e i criminali devono andare in galera».
Non è stata, in ogni caso, l’unica occasione in cui Matteo Salvini ha usato la giovane attivista tedesca come bersaglio delle proprie invettive.
Del resto, le accuse formulate nei confronti di Carola Rackete sono venute meno nel corso del tempo, nei primi mesi del 2020 anche la Cassazione si era pronunciata sul fatto che l’arresto nei confronti della capitana della Sea Watch 3 fosse stato illegittimo.
Il tutto ha fatto prima partire l’indagine che, come detto, si è chiusa nello scorso mese di febbraio. Nulla da fare, invece, per quanto riguarda il meccanismo dell’amplificazione delle offese sui social network: la parte dell’istigazione a delinquere da parte di Salvini, sempre secondo Domani, sarebbe stata archiviata.
Ricordiamo, tuttavia, che qualsiasi post su Facebook o tweet realizzato da Matteo Salvini nei confronti di Carola Rackete (anche quelli più “innocenti”) esponevano la capitana della Sea Watch a sequele di insulti da parte di terze persone. A volte — li abbiamo letti spesso — decisamente inquietanti.

(da agenzie)

argomento: Giustizia | Commenta »

ZINGARETTI, DI MAIO E LEU DICONO NO A RENZI: “CINICO E INAFFIDABILE, IMPOSSIBILE COLLABORARE CON LUI”

Gennaio 17th, 2021 Riccardo Fucile

TRA COLCOLI E RIUNIONI SI AVVICINA IL GIORNO DELLA VERITA’, CON LA POSSIBILITA’ DI UNA MOSSA A SORPRESA DI CONTE

L’ora della verità  si avvicina. Domani e martedì Giuseppe Conte andrà  alla Camera e al Senato a chiedere la fiducia in un clima di incertezza sul suo futuro.
Avrà  o non avrà  i numeri per andare avanti? Troverà  un sostegno, soprattutto al Senato, per dire che ha politicamente il sostegno di gruppi parlamentari in grado si sostenerlo? L’incertezza è totale.
E a questo punto non è nemmeno sicuro che la conta ci sarà  veramente. Perchè Conte potrebbe dimettersi già  domani, prima del voto di fiducia alla Camera. Scenari su cui ragiona nelle frenetiche riunioni che si susseguono e si accavallano da giorni.
Oggi è toccato alla direzione del Pd, I parlamentari di Italia viva che dovrebbero decidere cosa fare si vedranno in serata. Alle 17 ci sarà  comunque un vertice di maggioranza a cui parteciperanno i capigruppo dei partiti di maggioranza e il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Inca.
Zingaretti: “Impossibile collaborare con la presunzione”
“Una cosa è rilanciare, rinnovare, cambiare,   mettersi in discussione, altra cosa è distruggere, avere un approccio liquidatorio, aprire una crisi al buio che rappresenta l’opposto della volontà  di migliorare l’azione di Governo. Se non si rispettano le opinioni degli altri, avendo la presunzione di tenere in considerazione solo le proprie, allora viene meno la fiducia e la possibilità  di lavorare insieme”. Il segretario del Pd Nicola Zingaretti apre la riunione della Direzione ribadendo con un duro attacco a Matteo Renzi. E ribadisce che deve essere il Parlamento a decidere come procedere in   in quella sede ognuno si deve assumere le proprie responsabilità . ” Abbiamo fatto di tutto in queste ultime settimane per scongiurare la crisi, ascoltando tutti e promuovendo una verifica e un rilancio dell’azione di governo”, dice il leader del Pd. Adesso,parlino senatori e deputati. Noi dice Zingaretti, sappiamo che “ci sono in Parlamento sensibilità  democratiche, liberali, europeiste che possono unirsi e convergere con questo spirito, alla luce del sole e trasparente: vedremo quale sarà  l’esito”.
Di Maio: “Non lasceremo il paese in mano agli irresponsabili”
Anche Luigi Di Maio attacca Italia viva e Matteo Renzi. “Chi fa cadere il governo mette in ginocchio l’Italia. Non lasceremo mai gli italiani nelle mani di persone irresponsabili”. scrive su Facebook il ministro degli Estei.   “Dobbiamo difendere il diritto alla salute dei cittadini. Bisogna sostenere autonomi, commercianti, partite Iva, chi porta avanti il Paese creando occupazione e posti di lavoro – dice   Di Maio – Il MoVimento 5 Stelle è compatto. Mentre c’è chi prova a distruggere, noi ci impegniamo a ricostruire”. Una chiusura che viene ribadita da capo politico Vito Crimi. Anche lui su Facebook, scrive che “di fronte a gesti sconsiderati e irresponsabili” “il M5s lunedì e martedì, alla Camera e al Senato, i gruppi parlamentari, i membri di governo e il Movimento 5 Stelle tutto saranno ovviamente al fianco del presidente Conte. Matteo Renzi ha fatto una scelta molto grave che ha separato definitivamente le nostre strade”.
Leu: “Renzi cinico e inaffidabile: impossibile dialogare”
Anche Leu, l’ala più a sinistra della maggioranza, boccia le mosse di Matteo Renzi e dichiara chiuso il rapporto con Italia viva. “Iv persiste nella sua tattica sempre più cinica. Dopo aver provocato la crisi nel momento peggiore per il Paese ora cerca di rientrare in gioco dicendo che si potrebbe risolvere la situazione in due ore, ovviamente piegandosi al ricatto. E’ solo un tentativo di addossare ad altri responsabilità  che sono esclusivamente di Renzi”, dice la senatrice di Leu Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama. “E’ evidente che con chi ha scelto di mettere a rischio il futuro del Paese in questo modo non può esserci alcun dialogo”, conclude. Concorda il deputato di Leu Stefano Fassina. “È confortante la chiusura dei vertici del Pd e del M5S all’imbarazzante retromarcia di Italia Viva: travolgerebbe tutti, minerebbe la residua credibilità  politica della classe dirigente delle forze di governo il teatrino del rientro di chi ha riportato soltanto pochi giorni fa l’Italia nel ridicolo”.

(da agenzie)

argomento: governo | Commenta »

IL TRUCCO DI MISCHIARE TEST RAPIDI E MOLECOLARI PER FAR ABBASSARE LA PERCENTUALE DI POSITIVI

Gennaio 17th, 2021 Riccardo Fucile

I TAMPONI ANTIGENICI NON HANNO LA STESSA AFFIDABILITA’ DEI MOLECOLARI… LA DENUNCIA DEGLI ESPERTI: LA CAPACITA’ DI INDIVIDUARE I POSITIVI E’ DIECI VOLTE INFERIORE

Quanto sono affidabili i test rapidi? La risposta è stata data fin dalla loro approvazione: non quanto i tamponi molecolari.
Si parla di percentuali di sensibilità  che variano tra il 75% e l’85%. Test utili, sì, ma non alternativi.
Eppure da mesi ormai vengono utilizzati massicciamente nei territori per rendere più snello ed efficace il tracciamento, mandato in tilt dalla seconda violenta ondata di Covid esplosa a ottobre 2020. A partire dal 15 gennaio, alle Regioni è stato consentito di inviare al Ministero della Salute anche il numero di test antigenici eseguiti giornalmente.
Ora nel bollettino i risultati derivanti da i due tipi di test vengono uniti e il tasso di positività  viene calcolato sulla base di entrambi i dati. Le conseguenze di questa scelta, però, non sono da poco. Anzi: secondo il matematico del Cnr Giovanni Sebastiani, si tratta di una scelta potenzialmente pericolosa e inutilmente dispendiosa.
L’affidabilità : la percentuale di positivi
Come aveva spiegato a Open il professor Fortunato Paolo D’Ancona, ricercatore del Reparto di Epidemiologia delle Malattie infettive e membro dell’Istituto superiore di sanità , la capacità  dei test antigenici di identificare tutti i casi veramente positivi al tampone classico «non è ideale». La loro velocità  ha un costo in termini di sensibilità : sono utili per isolare velocemente un soggetto in situazioni di screening di massa, ma non possono condurre un monitoraggio da soli. Facendo qualche calcolo sui dati forniti in questi due giorni, quello che ne esce è un quadro anche meno roseo delle aspettative. Come ha notato il professor Sebastiani, la percentuale di positivi sui test varia sensibilmente tra tamponi antigenici e molecolari:
16 gennaio:
Positivi sui molecolari: 9,5%
Positivi sui rapidi: 0,9%
15 gennaio:
Positivi sui molecolare: 9,7%
Positivi sui rapidi: 0,8%
Ammettendo anche che avessero un livello di sensibilità  uguale o leggermente inferiore a quello dei molecolari, i test antigenici hanno dimostrato una capacità  di individuare i postivi 10 volte minore di quella dei diagnostici.
Una dato che, per Sebastiani, «non ne giustifica l’impegno di risorse». Guardando ai bollettini, inoltre, ben 9 Regioni hanno fatto negli ultimi 2 giorni oltre 100 mila test rapidi (complessivamente), trovando in tutto 0 positivi. «Le cose sono tre», sottolinea Sebastiani. «O questi test hanno un tasso di sensibilità  bassissimo, o si stanno usando male. O un mix di entrambe le cose»
Il nodo è il target
Come ribadito più volte anche dal New England Journal of Medicine, i test antigenici dovrebbero essere effettuati solo quando si cerca l’infezione in soggetti che hanno un’alta probabilità  di essere positivi, così da permettere la quarantena immediata, fermo restando il fatto che tutti gli esaminati sono da confermare con test molecolare. Parliamo di pazienti con sintomi di Covid-19 in Pronto Soccorso, persone in focolai accertati, operatori sanitari al lavoro. Se non si fa attenzione al target, ricordano gli esperti, il tasso di falsi negativi aumenta in modo definito e «non accettabile» (superiore al 5%).
La stessa Associazione italiana di Epidemiologia (AIE) aveva formulato delle raccomandazioni specifiche sul loro utilizzo. Oltre a indicarli come strumenti utili al solo fine dell’isolamento rapido e preventivo al molecolare, l’Associazione suggeriva che «l’introduzione di test per screening di massa in situazioni di basso rischio appare prematura e deve tenere conto della bassa validità  del test in queste condizioni e, soprattutto, della compatibilità  con le attuali risorse e situazione epidemiologica».
I dubbi sul caso italiano
Alla luce dei dati, il dubbio è che le cose vadano molto diversamente, e che al test rapido venga affidato molto più terreno di quanto non si dovrebbe (pensiamo alla loro facile fruibilità , anche in farmacia). Una strategia di controllo più veloce, certo, e che migliora il tasso di positività  della popolazione sui grafici e nei report. Un quadro che può tornare utile alle Regioni da un punto di vista meramente amministrativo, ma che non appare certo efficace nel fotografare la reale portata del contagio e a sviluppare, quindi, una strategia di contenimento adeguata. «Test del genere non vanno bene per il monitoraggio dei territori», conclude Sebastiani. «Scegliendo di sommarli a quelli molecolari nel conteggio giornaliero, quello che ne deriva è che la percentuale di positivi si abbassa e diventa meno veritiera ai fini di monitorare la pandemia».

(da Open)

argomento: denuncia | Commenta »

RICCIARDI: “I COLORI NON BASTANO PIU’, SERVE UN LOCKDOWN TOTALE”

Gennaio 17th, 2021 Riccardo Fucile

“ASSURDO IL PERMESSO ALLE SECONDE CASE”…. “LE SCUOLE? CHIUSE SUBITO”

Continua a invocare la chiusura totale il consulente del ministro della Salute. «I 500 italiani morti ogni giorno ci dicono che siamo nella terza ondata», ha spiegato Ricciardi, «bisognerà  presto arrivare a vaccinare almeno 250mila persone»
La divisione del Paese in colori è solo una perdita di tempo. Non ha dubbi il professor Walter Ricciardi, consulente del ministro alla salute Roberto Speranza, sulla strategia più giusta da adottare in questo momento contro il Coronavirus. Parlando a La Stampa, il professore ordinario d’Igiene all’Università  Cattolica ha indicato la strada del lockdown totale come unica possibilità  per superare la nuova fase critica di contagi e decessi.
«Serve severo e immediato, di tre o quattro settimane» ha detto, spiegando come lo stop generale potrebbe facilitare le vaccinazioni e proteggere la popolazione «dalla variante inglese, che altrimenti prenderebbe il sopravvento anche in Italia».
«I morti ci dicono che siamo in piena terza ondata»
La fase attuale di contagi descritta dal professor Ricciardi è in sostanza una piena terza ondata post-festività : «È già  arrivata», ha detto, «i 475 morti di ieri sono quelli contagiati a Natale». Sui contagi, che ora sembrano più bassi rispetto ai picchi raggiunti nella prima e nella seconda ondata, Ricciardi concede il merito alle misure prenatalizie «che hanno impedito una crescita enorme dei contagi», ma mette in guardia su una curva che seppur stabile «continua a rimanere a un livello molto alto e a uccidere circa 500 italiani al giorno». Per non parlare dei tamponi. Il professore sostiene una mancata capacità  di tracciamento che starebbe condizionando i numeri riportati dal bollettino nazionale giornaliero. «Per ogni caso accertato ce ne sono uno o due non rilevati. Il tracciamento è inadeguato e le Regioni sottovalutano l’importanza dei test».
«Regole ancora troppo soft, il governo cerca di ammorbidire il clima»
Alla luce di una situazione complessa, Ricciardi reputa «senza senso» il permesso di potersi recare nelle seconde case, definendo la misura alleggerita come «un tentativo» da parte del governo «di ammorbidire il clima di tensione e fatica». Stesso discorso per la riapertura delle scuole: «Anche questo è sconveniente, ogni attività  di massa in questa fase va bloccata». Lockdown e scuole chiuse dunque la soluzione per il consulente di Speranza che ora reputa troppo poco severi anche i criteri per la classificazione in zona rossa. «Il sistema di colori è troppo soft e le regole delle zone rosse servono per rallentare l’epidemia ma non per abbatterla» ha spiegato, aggiungendo un riferimento al contro-dossier presentato dalla Lombardia.
«Anche i numeri più recenti, che la Lombardia vorrebbe venissero tenuti in considerazione, sono in peggioramento» ha chiarito Ricciardi, spiegando come opporsi alle restrizioni più severe sia solo un modo per rimanere a rischio ancora per molto. «Se le regioni continueranno a vivere le zone rosse come stigma resteranno sul plateau per sempre», ha continuato, «quelle che sono state in zona rossa, come Toscana e Campania, sono migliorate e non vedo perchè Lombardia, Provincia di Bolzano e Sicilia non debbano intraprendere lo stesso percorso».
«Ottimista su Astrazeneca, con gli ultra 80enni la sfida sarà  dura»
Sul fronte del ritardo vaccini Ricciardi sembra essere tranquillo. La notizia del rallentamento di produzione da parte di Pfizer è considerata dal professore «una pausa che l’azienda riuscirà  a recuperare entro pochi mesi», dovuta al potenziamento dello stabilimento in Belgio e alla costruzione di un nuovo impianto in Germania.
E se Pfizer rallenta, la speranza sembra essere Astrazeneca, su cui Ricciardi dichiara di sentirsi ottimista. «Credo verrà  approvato nella versione con due dosi piene che copre circa al 60%» ha spiegato il professore riguardo al via libera di Ema atteso per il 29 gennaio. «Se poi l’autorità  italiana lo approvasse anche con la prima mezza dose più la seconda intera si arriverebbe circa al 90% e saremmo ancora più contenti» ha concluso.
Il pericolo della variante inglese, secondo quanto spiegato dal professore, oltre al danno sui contagi potrebbe far allontanare l’obiettivo dell’immunità  di gregge: «Nella situazione attuale basterà  il 75% degli italiani vaccinati ed entro l’anno ci riusciremo. Con la variante inglese si salirebbe al 95% e questo è uno dei motivi per cui ora serve un lockdown», ha ribadito. Lo scenario da dover garantire in questa fase è quello di un piano vaccinale in grado di entrare a pieno regime e sostenere l’arrivo degli ultra 80enni. «Sono tanti e servirà  molta organizzazione. Bisognerà  vaccinare almeno 250mila persone al giorno», conclude Ricciardi.

(da agenzie)

argomento: emergenza | Commenta »

DENTRO LE TERAPIE INTENSIVE DI ROMA, TRA TURNI INFINITI E PRESSIONE NEGATIVA

Gennaio 17th, 2021 Riccardo Fucile

I MEDICI: “AUMENTARE I POSTI POTREBBE NON BASTARE”

I reparti di terapia intensiva del Lazio sono finiti in fascia rischio, troppi i posti occupati. Se si finisce su quei letti «la mortalità  è del 70%», raccontano. Il nostro viaggio nel San Filippo Neri di Roma
Nei reparti di terapia intensiva Covid si lavora in pressione negativa: abbassare la pressione dell’aria rispetto all’esterno serve a evitare che una semplice apertura della porta faccia uscire dall’ambiente particelle tossiche, batteri o virus, appunto.
La sensazione è quella che si ha quando si fa un viaggio in aereo, ma questo viaggio dura, se va bene, dieci ore al giorno. Per questo motivo medici e infermieri, da quando è esplosa l’emergenza sanitaria da Coronavirus, hanno cominciato a soffrire spesso di mal di testa. Lo sbalzo di pressione tra l’ospedale e il mondo esterno può essere insopportabile per il fisico e l’allungamento dei turni di lavoro diventa ancora più pesante da sostenere.
Al San Filippo Neri di Roma, i posti letto in reparto sono 28. Per adesso il personale riesce a farsi carico di chi varca la soglia delle rianimazione, nonostante gli infermieri non facciano in tempo a togliere le lenzuola di un malato perchè un altro è già  in arrivo. E’ però a causa della crescita dei contagi e dei reparti quasi sempre pieni, come questo, che venerdì scorso l’Istituto superiore di sanità  ha deciso di mettere anche il Lazio tra le regioni in zona arancione e non gialla, come era stato dalla fine dell’estate.
Come spiega Walter, che lavora in quelle stanze da 30 anni, tutti coloro che arrivano in terapia intensiva sono «potenzialmente compromessi». La percentuale di rischio si alza quando, come le cronache scrivono da un anno, il paziente ha già  patologie pregresse. Finire in quei letti è spesso l’ultimo tentativo di salvezza: «La mortalità  è del 70%», ci dice Roberto Carlucci, medico nei reparti Covid
Reparti (quasi) in tilt
Il tasso di occupazione nelle terapie intensive nel Lazio da Natale ha ripreso a salire. Dal 31%, è passato al 34%, cioè sopra la soglia di sicurezza fissata dall’Istituto Superiore di Sanità , 30%, e raggiunta solo ieri, 16 gennaio. Lo scorso 3 dicembre i posti letto occupati nelle terapie intensive erano ben 364, numero che rappresenta il picco della seconda ondata. Da metà  novembre il Lazio non è mai sceso sotto i livelli di guardia per quanto riguarda la capacità  limite dei reparti ordinari e di quelli di terapia intensiva.
«Le cose», dice il primario dei reparti di terapia intensiva al San Filippo, Mario Bosco, «non miglioreranno. Se le mie previsioni sono giuste, verso il 20-25 gennaio andremo incontro a una nuova impennata di contagi e, quindi, di potenziali malati che finiranno in rianimazione». Le infermiere, nei corridoi, tirano un sospiro di sollievo al pensiero di non essere nella stessa situazione di un anno fa, «quando avevamo i letti a castello», dicono con amara ironia, cercando di rendere l’idea di quello che era stato un vero sovraffollamento. Ma per quanto durerà  ancora? Stressare le terapie intensive significa mandare in tilt l’ecosistema ospedaliero, perchè il personale impiegato nei reparti “ordinari” deve invece convertirsi in personale Covid. A farne le spese sono soprattutto gli specialisti di anestesia e rianimazione.
Più di una settimana fa l’Unità  di Crisi della Regione comunicava di aver messo in moto un piano per il potenziamento delle terapie intensive Covid. «Saranno altri 85 i posti a disposizione attraverso moduli aggiuntivi opportunamente provvisti di tutte le tecnologie e di questi 20 posti aggiuntivi sono già  pronti e disponibili presso l’Istituto Spallanzani. Il completamento dei restanti posti di terapia intensiva è previsto come termine ultimo entro la metà  di febbraio», scrivevano. «Abbiamo sempre viaggiato sul filo del rasoio, il numero di posti è sempre stato al limite», spiega Bosco.
«Per quanto riguarda l’Asl1 di Roma, l’incremento rispetto al periodo pre Covid, dunque in una situazione normale, dovrebbe essere di quasi il doppio». Quindi quasi 170 posti. «Aumentare le postazioni adesso» — aggiunge Bosco -, «in emergenza, significherebbe dover adeguare anche il personale: il rapporto assistenziale deve essere calibrato in un certo modo: 1 a 4 per quanto riguarda i medici e 1 a 2 per gli infermieri». Contrariamente a quanto accade nei normali reparti di degenza, dove il personale è molto ridotto.
Medici e infermieri
Lavorare in terapia intensiva è una passione, «una dipendenza», come racconta la coordinatrice infermieristica che troviamo in reparto. Lasciata la porta d’ingresso alle spalle, ai lati delle pareti di un lungo corridoio, uno scaffale pieno di anfibi. Sono l’ultima alternativa agli zoccoli sanitari, «più pratici perchè non dobbiamo toglierli ogni volta, durante la svestizione, ma li immergiamo direttamente nel disinfettante quando ancora li abbiamo ai piedi».
Sull’altra parete, le visiere, uno dei simboli indiscussi di questa epidemia. Ogni medico o infermiere ha la sua, personalizzata, con tanto di nome scritto in corsivo. Per i più creativi, la fascia che poggia sulla fronte contiene anche qualche scarabocchio, come cuori e stelle. «Siamo esausti. Là  fuori devono capire che questa non è vita per noi, ma soprattutto per chi è tenuto in vita da cavi e macchine».

(da Open)

argomento: emergenza | Commenta »

BIDEN VUOLE CANCELLARE L’EREDITA’ DI TRUMP

Gennaio 17th, 2021 Riccardo Fucile

RAFFICA DI DECRETI PREVISTI PER IL GIORNO DELL’INSEDIAMENTO: TRA LE PRIORITA’ CONTENERE EPIDEMIA COVID E LOTTA AL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Cancellare l’eredità  di Trump, proprio come lui aveva fatto a suo tempo con Barack Obama. Anche se Biden dovrà  affrontare i primi giorni senza la gran parte del suo gabinetto, visto che il processo di approvazione delle nomine al Senato non è ancora partito e forse slitterà  anche a causa dell’impeachment, vuole voltare subito pagina.
Lo farà  firmando una serie di decreti — sono una decina in tutto — il giorno stesso del suo insediamento, il 20 gennaio, con l’obiettivo di annullare sin da subito alcuni dei provvedimento più controversi dell’era Trump, ma anche per cercare di arginare la pandemia di Coronavirus che questa settimana ha messo a segno un altro record in negativo, facendo registrare 4.197 decessi in un solo giorno.
Dal muslim ban all’Accordo di Parigi sul clima
Nei primi due giorni alla Casa Bianca Barack Obama aveva vietato la tortura di Stato e chiuso il centro di detenzione per terroristi a Guantà¡namo. Trump invece ha usato le prime ore all’ufficio ovale per smantellare la riforma del sistema sanitario varata da Obama e da Biden. La settimana successiva invece aveva introdotto una serie di restrizioni sull’immigrazione, a partire dal famigerato muslim ban che in nome della lotta al terrorismo sospendeva l’ingresso negli Stati Uniti per cittadini e profughi provenienti prevalentemente da Paesi a maggioranza musulmana.
Per gli immigrati è prevista una sorta di sanatoria che dovrebbe aprire le porte della cittadinanza a ben 11 milioni di persone che sono entrate negli Stati Uniti illegalmente. Biden ha promesso anche che nei suoi primi giorni da presidente ripristinerà  il diritto dei lavoratori di formare un sindacato e avvierà  il processo per riportare gli Stati Uniti negli Accordo di Parigi sul clima, pietra fondante della lotta mondiale al cambiamento climatico. In questo modo verranno ripristinate anche molte delle tutele e regolamentazioni ambientali introdotte da Obama e poi rimosse da Trump, anche se per raggiungere alcuni dei suoi obiettivi più ambiziosi dovrà  per forza passare dal Congresso.
Gran parte dell’attenzione del nuovo Presidente si concentrerà  sul contrasto alla pandemia di Covid. Siccome nemmeno Biden potrà  introdurre l’obbligo di indossare le mascherine in tutti gli Stati Uniti, lo farà  solo per i terreni di proprietà  federale e per il trasporto inter-statale.
Biden ha già  promesso che il suo primo giorno nominerà  un «comandante della catena di approvvigionamento nazionale», una sorta di super-commissario. Entro i primi 100 giorni del suo mandato conta di far vaccinare 100 milioni di americani (attualmente sono state somministrate circa 11 milioni di dosi). Queste misure si vanno a sommare al pacchetto di aiuti, annunciato nei giorni scorsi, per un totale di 1,9 mila miliardi di dollari, di cui circa 400 miliardi verranno utilizzati anche per velocizzare la distribuzione dei vaccini.
Nel frattempo continuano i preparativi per l’insediamento in una Washington sempre più blindata. Il 16 gennaio un uomo di 31 anni è stato arrestato a un checkpoint nei pressi del Campidoglio con un passa non-autorizzato per la cerimonia di insediamento, un fucile e più di 500 colpi. L’Fbi avrebbe già  ricevuto segnalazioni di potenziali “proteste armate” nei pressi dei Campidogli di tutti e 50 gli Stati americani, oltre che a Washington

(da agenzie)

argomento: Esteri | Commenta »

PARENTI E AMICI DENUNCIANO GLI ASSALITORI DI CAPITOL HILL: “VISTO CHE ORA SEI UN TERRORISTA TI HO SEGNALATO”

Gennaio 17th, 2021 Riccardo Fucile

100.000 SUGGERIMENTI DIGITALI

L’Fbi può contare su degli alleati inattesi mentre cerca di identificare gli assalitori di Capitol Hill. I parenti di alcuni dei protagonisti dell’invasione al Campidoglio americano si sono fatti avanti per aiutare le autorità  ad arrestare i ricercati. Sui social, sono diventate virali le storie di figli e nipoti che hanno associato i volti nelle immagini dell’assalto a quelle dei loro familiari.
Esemplare è la vicenda della 18enne Helena Duke che ha usato Twitter per identificare la madre, presente il 6 gennaio a Washington e al centro degli scontri con le forze dell’ordine come evidenziano foto e filmati sul web. “Ciao mamma, ricordi la volta che mi hai detto che non dovevo andare alle proteste di Black Lives Matter perchè potevano diventare violente… Questa sei tu?”, ha scritto la giovane del Massachusetts sul proprio account. Allegato al post (ora con 80mila retweet e mezzo milione di like), un video in cui si vede una signora dai capelli biondi insultare una donna in divisa prima di essere travolta dagli agenti presenti nelle strade di Washington.
La protagonista è proprio la madre di Helena, Therese Duke: a prova di ciò, la 18enne ha postato altre foto che le ritraggono insieme scattate nei mesi scorsi.
“È stato molto surreale perchè era un video folle e poi c’è stata la rivelazione ‘oh, quella è mia madre. È lei’” ha detto Helena Duke al sito Buzzfeed News dopo aver postato un altro tweet che recitava così: “Ciao, questa è la lesbica liberale della famiglia che è stata cacciata più volte per le sue opinioni e per essere andata alle proteste di Blm. Quindi questi sono mamma Therese Duke, zio Richard Lorenz, zia Annie Lorenz”. Nomi e cognomi di alcuni invasori a Washington che saranno utili all’Fbi per portare avanti le indagini. Intanto Therese Duke è stata licenziata dal posto di lavoro dopo il tweet della figlia.
L’Fbi sa di poter contare su suggerimenti come questi che giungono da parenti o amici degli invasori. L’agenzia federale ha aperto una pagina apposita sul proprio sito per consentire a chiunque di inviare denunce anonime che permettano di identificare gli assalitori del 6 gennaio. Di cui, grazie alla moda dei selfie e dei social, esistono migliaia di filmati e immagini: i sostenitori di Trump infatti hanno ripreso l’incursione da ogni angolo e così migliaia di persone sono state riprese in volto. “Gli agenti stanno setacciando oltre 100mila suggerimenti digitali e hanno formulato accuse federali contro più di 70 persone fino ad oggi”, ha detto un portavoce dell’Fbi al New York Times.
E prima della denuncia formale c’è spesso la gogna dei social. “Hey zio, visto che ora sei classificato come terrorista, ho fatto il mio dovere civico e ho mandato le tue informazioni all’Fbi”, ha scritto un altro utente di Twitter prima di cancellare il proprio account.
Che a segnalare gli assalitori siano i parenti non è andato giù a qualche commentatore, ma questo non sembra fermare chi reputa l’ordine pubblico più importante dei rapporti familiari. Larry Rendell Block ha viaggiato dal Tennessee a Washington per essere presente alla manifestazione del 6 Gennaio. Quel giorno è riuscito a entrare negli uffici federali, ma era coperto da una tuta mimetica e un casco che ne hanno reso difficile l’identificazione. L’ex moglie l’ha riconosciuto e poi denunciato alle autorità  locali che l’hanno arrestato una volta tornato in Tennessee. Ora che fatti come questi stanno diventando diffusi sui social network, è probabile che altre persone si impegnino a identificare gli invasori. Anche se si tratta dei propri parenti.

(da agenzie)

argomento: criminalità | Commenta »

I TERRORISTI CHE HANNO ASSALTATO CAPITOL HILL “VOLEVANO IMPICCARE PENCE”

Gennaio 17th, 2021 Riccardo Fucile

GLI INSORTI SONO ARRIVATI MOLTO VICINO AL VICEPRESIDENTE EVACUATO DAL SENATO APPENA IN TEMPO

Novità  terribili dalle indagini. Il vice presidente Mike Pence è sfuggito per un soffio alla folla dei sostenitori di Trump, fra i quali c’era gente che gridava per i corridoi di volerlo “impiccare”. Gli insorti sono giunti “pericolosamente vicino” a Pence, scrive il Washington Post, nel ricostruire oggi quei concitati momenti, sottolineando che il vicepresidente è stato evacuato dal Senato alle 14.13, ben 14 minuti dopo l’inizio dell’assalto, quando ormai la folla era entrata e dilagava all’interno.
Pence, la moglie Karen e la figlia Charlotte sono stati portati in tutta fretta in un ufficio dal Secret Service, appena in tempo prima dell’arrivo della folla degli insorti che saliva sulle scale inseguendo l’agente Eugene Goodman, una scena diventata poi virale sul web che ha sottolineato la prontezza di spirito di quest’ultimo.
Secondo il Post, se gli insorti fossero arrivati solo un minuto prima avrebbero visto dove era stato nascosto il vicepresidente. “La prossimità  della folla al vice presidente e il ritardo nella sua evacuazione dall’aula, sollevano quesiti sul perchè il Secret service non abbia agito prima e sottolineano il pericolo affrontato dai vertici del governo”, nota il Post. Pence è stato poi portato in un luogo più sicuro all’interno del complesso di Capitol Hill.

(da agenzie)

argomento: criminalità | Commenta »

Next Entries »
  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (234)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.222)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.587)
    • criminalità (1.403)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.532)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.079)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.788)
    • governo (5.804)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.394)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.413)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (543)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.188)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (36.481)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.685)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Dicembre 2025 (464)
    • Novembre 2025 (668)
    • Ottobre 2025 (651)
    • Settembre 2025 (662)
    • Agosto 2025 (669)
    • Luglio 2025 (671)
    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (351)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (641)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (578)
    • Novembre 2017 (633)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (307)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (396)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (436)
    • Giugno 2014 (391)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (446)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (287)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (207)
    • Giugno 2011 (263)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (233)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Gennaio 2021
    L M M G V S D
     123
    45678910
    11121314151617
    18192021222324
    25262728293031
    « Dic   Feb »
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • IL GOVERNO HA FATTO IL TRIPLETE CONTRO I POVERI LAVORATORI: NO AL SALARIO MINIMO, INNALZAMENTO DELL’ETÀ PENSIONABILE E, ORA, PURE UNA NORMA SALVA IMPRENDITORI
    • IL 27 DICEMBRE IL SENATO DISCUTERÀ (PER APPROVARE) LA RIFORMA DELLA CORTE DEI CONTI, VOLUTA DAL GOVERNO MELONI, CHE STRAVOLGE IL PIÙ ANTICO PRESIDIO DI LEGALITÀ DEL PAESE
    • NEL MIRINO DI PUTIN CI SONO SEMPRE I PIÙ DEBOLI: DOPO AVER DEPORTATO IN RUSSIA 300 MILA MINORI UCRAINI, ORA IL PRESIDENTE RUSSO RAPISCE LE ANZIANE
    • SCAZZI A DESTRA. IL MINISTRO DEL PENSIERO SOLARE ALESSANDRO GIULI SPUTA VELENO CONTRO L’INTELLETTUALE DI DESTRA MARCELLO VENEZIANI (CHE IERI AVEVA STRONCATO IL GOVERNO SU “LA VERITA'”: “SOLO VAGHI ANNUNCI, TANTA FUFFA, UN PO’ DI RETORICA COMIZIALE E QUALCHE IPOCRISIA”)
    • LEONE XIV CONTRO LA CURIA: “CESSINO LE SMANIE DI PRIMEGGIARE E I SOTTERFUGI. L’AMAREZZA A VOLTE SI FA STRADA ANCHE TRA DI NOI QUANDO, MAGARI DOPO TANTI ANNI SPESI AL SERVIZIO DELLA CURIA, NOTIAMO CON DELUSIONE CHE ALCUNE DINAMICHE LEGATE ALL’ESERCIZIO DEL POTERE, ALLA SMANIA DEL PRIMEGGIARE, ALLA CURA DEI PROPRI INTERESSI, NON STENTANO A CAMBIARE. E CI SI CHIEDE: È POSSIBILE ESSERE AMICI NELLA CURIA ROMANA?”
    • A CHI IL CONDONO? A NOI! FRATELLI D’ITALIA RIPESCA LA SANATORIA EDILIZIA, ESCLUSA DALLA MANOVRA, CON UN ORDINE DEL GIORNO ALLA LEGGE DI BILANCIO CHE IMPEGNA IL GOVERNO “AD ADOTTARE LA MISURA NEL PRIMO PROVVEDIMENTO UTILE”
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA