Aprile 25th, 2024 Riccardo Fucile
EVIDENTEMENTE SONO FAVOREVOLI ALLE INGERENZE DI PAESI STRANIERI SULLE NOSTRE ELEZIONI, DA BUONI “PATRIOTI” DEI SOVIET
L’ennesimo scandalo di un quadro politico italiano deteriorato e sottomesso in larghe sue componenti all’influenza di Mosca: le delegazioni di Fratelli d’Italia, Lega e Movimento 5 Stelle all’Eurocamera si sono astenute sul voto al testo relativo alla lotta alle interferenze russe nell’Ue.
Tra gli italiani si sono invece schierati a favore gli eurodeputati di Forza Italia, Terzo Polo, Pd e Verdi.
Guardando il voto dei gruppi europei, Ppe, Socialisti, Renew, Verdi e The Left (con qualche distinguo) hanno votato il testo. I conservatori di Ecr si sono schierati in gran parte a favore, tranne la delegazione italiana e parte degli spagnoli di Vox.
Nel gruppo Id, oltre alla Lega si sono astenuti i lepenisti. Contrari al testo i tedeschi di AfD.
Il testo votato a stragrande maggioranza dal Parlamento Europeo invita la leadership politica dell’Ue e degli Stati membri a contrastare “con urgenza” i tentativi di ingerenza russa, anche in vista delle prossime elezioni europee.
Nella risoluzione non vincolante adottata oggi nella plenaria a Strasburgo con 429 voti a favore, 27 contrari e 48 astensioni, i deputati denunciano “fermamente” i tentativi sostenuti dal Cremlino di interferire e minare i processi democratici europei, come indicato in diverse recenti rivelazioni. Qualsiasi tattica di questo tipo, dicono, deve avere conseguenze.
Il Parlamento si dice inoltre sconvolto dalle accuse, “credibili”, secondo cui alcuni eurodeputati sarebbero stati pagati per diffondere la propaganda russa e molti avrebbero partecipato alle attività del media filorusso “Voice of Europe”, nel contesto della guerra contro l’Ucraina.
I deputati chiedono dunque ai leader dell’Ue e degli Stati membri di contrastare gli sforzi di ingerenza russa, non solo nelle istituzioni ma in tutta l’Ue. Bisogna agire con urgenza, sottolineano, viste le imminenti elezioni europee del 6-9 giugno.
Riferendosi a casi sospetti di ingerenza russa provenienti da tutta Europa, tra cui Bulgaria, Germania e Slovacchia, i deputati sono preoccupati per il recente interrogatorio del deputato leader dell’AfD Maximilian Krah da parte del Federal Bureau of Investigation (Fbi) degli Stati Uniti, in quanto sospettato di aver ricevuto denaro da agenti del Cremlino e per l’arresto in Germania, il 23 aprile 2024, di un suo assistente parlamentare con l’accusa di essere una spia cinese. Il Parlamento invita l’AfD a dichiarare al più presto le sue relazioni finanziarie, in particolare con il Cremlino, e a divulgare pubblicamente lo scopo e l’importo esatto di tutti i pagamenti provenienti da fonti collegate al Cremlino.
Gli eurodeputati affermano che, malgrado la Russia rimane la principale fonte di ingerenze straniere e disinformazione nell’Ue, ma anche altri Paesi sono attivi in questo campo. Sottolineano che la risposta dell’Ue a queste minacce può essere efficace solo se si basa su un approccio politico a lungo termine portato avanti congiuntamente dall’Ue e dagli Stati membri. Per rafforzare le difese del Parlamento, la risoluzione suggerisce di rafforzare le procedure di sicurezza interna, includendo indagini approfondite per valutare eventuali casi di interferenze straniere e la piena applicazione del suo quadro sanzionatorio. I deputati chiedono inoltre una formazione obbligatoria in materia di sicurezza per i deputati e il personale, un’autorizzazione di sicurezza adeguata e un controllo rafforzato dello staff. La risoluzione chiede al Consiglio di includere nel prossimo 14esimo pacchetto di sanzioni russe i media sostenuti dal Cremlino, altre organizzazioni di radiodiffusione e media e gli individui responsabili di campagne di propaganda e disinformazione nell’Ue. I deputati vogliono ricalcare le sanzioni adottate dal governo ceco contro ”Voice of Europe”, nonché contro l’oligarca ucraino filorusso Viktor Medvedchuk e il suo stretto collaboratore Artem Marchevskyi. Deplorano infine la capacità di Voice of Europe di riavviare le sue operazioni dal Kazakistan e invitano gli Stati membri a garantire che non sia possibile accedervi.
(da La Stampa)
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Aprile 25th, 2024 Riccardo Fucile
LA FRECCIATONA AI SOVRANISTI: “NON PROPONGONO PIÙ DI USCIRE DALL’EDIFICIO O DI ABBATTERLO, PROPONGONO SOLO DI NON AVERE PIÙ REGOLE”
Quasi sette anni dopo il primo discorso solenne, il presidente francese Emmanuel Macron è tornato alla Sorbona per «parlare del nostro avvenire, e quindi d’Europa». «Il mio messaggio oggi è semplice. Paul Valéry disse, alla fine della Prima guerra mondiale, che ormai sapevamo che le nostre civiltà erano mortali. Oggi dobbiamo essere lucidi sul fatto che la nostra Europa è mortale, può morire».
«Questo dipende solo dalle nostre scelte ma queste scelte sono da prendere adesso», perché secondo Macron «l’immenso rischio» nel corso del prossimo decennio è che l’Europa divenga più fragile, «circondata» dalle grandi potenze regionali, i suoi valori di democrazia liberali sempre più «criticati e contestati».
Macron ha chiesto un migliore controllo dei confini europei e la creazione di una «iniziativa di difesa europea» che sia «credibile» di fronte ai missili russi, compreso uno scudo missilistico europeo.
Il presidente francese ha cercato di spiegare il suo concetto di «Europa potenza»: «è un’Europa che si fa rispettare e garantisce la propria sicurezza; è un’Europa che accetta di avere dei confini e li protegge; è un’Europa che vede i rischi a cui è esposta e si prepara ad affrontarli», ha detto, chiedendo una «via d’uscita» da una forma di «minorità strategica».
La nostra Europa potrebbe morire, ha ripetuto Macron, «per uno scherzo della storia. In un certo senso, le idee europee hanno vinto la battaglia gramsciana: tutti i nazionalismi europei non osano più dire che lasceranno l’euro e l’Europa. Ma ci hanno abituato tutti a un discorso che è quello del sì ma, cioè intascherò tutto quello che l’Europa ha fatto, ma lo farò non rispettando le regole, sostanzialmente ignorando i valori fondanti dell’Europa», ha denunciato Emmanuel Macron. «Non propongono più di uscire dall’edificio o di abbatterlo, propongono solo di non avere più regole di comproprietà, di non investire più, di non pagare più l’affitto. Il rischio è che tutti gli altri diventino timidi. La risposta però non sta nella timidezza, ma nell’audacia».
Il presidente francese ha insistito sulla necessità di fare della difesa comune uno dei pilastri di questa nuova Europa potenza, più assertiva e unita al suo interno, specie in un momento in cui occorre mostrare coesione di fronte all’aggressività della Russia.
«Quando abbiamo un vicino che è diventato aggressivo, che ha capacità balistiche su cui ha innovato molto negli ultimi anni, che ha armi nucleari e ha dimostrato le sue capacità, è chiaro che dobbiamo costruire questo concetto strategico di una difesa europea credibile per noi stessi. Nei prossimi mesi, inviterò i nostri partner a costruire questa iniziativa di difesa europea. La deterrenza nucleare è al centro della strategia di difesa della Francia. È quindi un elemento essenziale per la difesa del continente europeo. È grazie a questa difesa credibile che potremo costruire le garanzie di sicurezza che tutti i nostri partner in Europa si aspettano e che serviranno anche a costruire il quadro di sicurezza comune, una garanzia di sicurezza per tutti».
Macron torna quindi a suggerire che l’arsenale nucleare francese potrebbe essere considerato come uno strumento per garantire la sicurezza di tutti i partner dell’Unione europea, nell’ambito di una difesa comune. «Si tratta di creare una vera intimità strategica tra gli eserciti europei».
Il presidente francese ha poi proposto la «creazione di un’accademia militare europea per formare i futuri leader militari e civili europei in materia di sicurezza e difesa», e di una «forza di reazione rapida per essere in grado di dispiegare rapidamente fino a 5.000 truppe in ambienti ostili entro il 2025, in particolare per venire in aiuto dei nostri cittadini».
Nel discorso sull’Europa che ha pronunciato questa mattina alla Sorbona, in vista delle elezioni europee del prossimo giugno il presidente francese Emmanuel Macron ha citato Enrico Letta, Mario Draghi e Matteo Renzi. “Il mercato unico è una azione di semplificazione. Enrico Letta, nel suo rapporto (sul mercato unico, ndr) ci ha appena proposto di proseguire la modernizzazione al servizio dei nostri compatrioti e imprese. Sono favorevole a che in effetti proseguiamo il mercato unico su settori che sono stati fino a ora ignorati da questo, l’energia, le tlc, i servizi finanziari”, ha affermato Macron.
“L’ultima condizione per il patto di prosperità è precisamente la capacità di investire, per dirla brutalmente, il denaro. Abbiamo oggi in Europa delle regole del gioco che non sono più adatte. Se consideriamo difesa e sicurezza, l’intelligenza artificiale, la decarbonizzazione delle nostre economie e il Clean Tech, ci troviamo di fronte a un muro di investimenti. Sto leggendo tutti i rapporti, quelli di Letta e Draghi, la Commissione scrive, c’è consenso, tutti dicono ci sono fra i 650 e mille miliardi in più. E’ molto. E non si può rimandare questo investimento, rimandare a domani questi investimenti”, ha affermato Macron, invocando uno “choc di investimenti pubblici”, “ad almeno raddoppiare capacità finanziaria dell’Europa”.
Il Presidente francese ha infine citato anche Renzi per il “Pass culture”, come è stato chiamato in Francia il provvedimento modellato sul bonus cultura che aveva varato l’allora esponente Pd quando era Premier. “Sapete che siamo sciovinisti” ma bisogna riconoscere che il Pass culture è stato introdotto da Matteo Renzi, ha affermato Macron
(da Il Corriere della Sera)
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Aprile 25th, 2024 Riccardo Fucile
VISTI I SONDAGGI, I POSTI A BRUXELLES PER I LEGHISTI SARANNO POCHI. E DARE SPAZIO ALL’AUTORE DEL “MONDO AL CONTRARIO” FARÀ INCAZZARE GLI ESPONENTI STORICI (GIÀ IN MOLTI HANNO PRESO LE DISTANZE)
“Sono contento che un uomo di valore come il generale Vannacci abbia deciso di portare avanti le sue battaglie di libertà insieme alla Lega in Parlamento europeo”. Lo ha annunciato il leader della Lega Matteo Salvini a Milano.
“Sono contento che gli italiani nelle liste della Lega in tutti i collegi elettorali possano scegliere anche il generale Vannacci, in nome della libertà e del patriottismo”.
“Confermo la mia stima nei confronti del ministro Salvini e sottoscrivo la sua dichiarazione. Sarò un candidato indipendente che mantiene la propria identità e che lotterà, con coraggio, per affermare i propri valori di Patria, tradizioni, famiglia, sovranità e identità che condivido abbondantemente con la Lega”. Così all’ANSA Il generale Roberto Vannacci, dopo l’annuncio della sua candidatura da parte del leader della Lega.
(da agenzie)
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Aprile 25th, 2024 Riccardo Fucile
LE INDAGINI DELLA FONDAZIONE NAVALNY SU IVANOV E LA MOGLIE SOCIALITE, SVETLANA: AVREBBERO FATTO FINTA DI DIVORZIARE PER AGGIRARE LE SANZIONI UE
Alla sbarra dentro una gabbia di vetro, in uniforme da militare con le stellette ben in vista, in piedi e accigliato: colpiscono le immagini del potente vice ministro della Difesa russa, braccio destro e fedelissimo di Shoigu, sotto accusa in un tribunale di Mosca.
Martedì la commissione investigativa ha riferito del fermo di Timur Ivanov, spiegando che è sospettato di aver accettato una tangente «particolarmente elevata», un reato punibile con 15 anni di prigione in Russia. Intanto ieri il tribunale di Basmanny a Mosca ha deciso il suo arresto come «misura preventiva» per 2 mesi.
Ivanov, 48 anni, da 8 viceministro della Difesa, e prima vicegovernatore della regione di Mosca, è stato responsabile delle strutture per le truppe, del «ridisegno» delle regioni occupate.
In particolare ha supervisionato il progetto di ricostruzione di Mariupol. Incarichi che si prestavano a poter trarre grandi profitti illeciti. Non stupisce che Ivanov sia diventato uno degli uomini più ricchi tra gli alti funzionari della sicurezza russa, come stimato anche dalla rivista Forbes .
Già due anni fa la Fondazione anti-corruzione di Navalny aveva accusato Ivanov per i progetti di ricostruzione edilizia nei territori ucraini occupati dalla Russia, in particolare a Mariupol.
La stessa fondazione aveva rivelato il divorzio farsa del vice ministro dalla seconda moglie, la socialite Svetlana Zakharova, imprenditrice e proprietaria del Metropol Fashion Group: una separazione simulata per tentare di aggirare le sanzioni dell’Ue.
Colpisce che per far fuori uno dei più fedeli alleati del ministro Shoigu, il regime sia ricorso a una delle argomentazioni portate avanti da Navalny, l’oppositore più in vista, poi morto in carcere in «circostanze sospette».
«Ivanov era conosciuto come il re delle tangenti, era un segreto di Pulcinella al ministero della Difesa — ha riferito al Guardian un ex funzionario —. La vera domanda è perché sia stato arrestato adesso».
Si rincorrono le voci su una possibile epurazione all’interno delle élite di Mosca.
Che in un sistema di potere cleptocratico la caduta di Ivanov sia davvero dovuta soltanto alle bustarelle è improbabile. Difficilmente l’arresto è stato deciso senza il via libera dello Zar. E facilmente la decisione è stata presa per limitare il potere di Shoigu o, quantomeno, mandargli un messaggio forte e chiaro.
(daIl Corriere della Sera)
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Aprile 25th, 2024 Riccardo Fucile
LA SOLITA CAMPAGNA DIFFAMATORIA DEI SOVRANISTI SPAGNOLI SI RIVELA UN BLUFF
Nuovo colpo di scena nella vicenda giudiziaria che ha coinvolto Begona Gomez, la moglie del presidente del governo di Spagna Pedro Sanchez.
La Procura ha chiesto oggi, giovedì 25 aprile, l’archiviazione dell’indagine preliminare a suo carico, aperta dal giudice della sezione istruttoria n.41 del Tribunale di Madrid per presunto abuso di informazione privilegiata e corruzione in affari.
Lo rende noto El Pais, sul proprio sito. La stessa Procura ha, quindi, presentato un ricorso davanti al tribunale dell’Audiencia provinciale di Madrid perché archivi il caso aperto dal giudice istruttore nella fase di indagini preliminari sulla base di una denuncia presentata dal sindacato di destra Manos Limpias fondata su una serie di articoli giornalistici usciti su quotidiani conservatori come, ad esempio, El Confidencial.
Diverse fonti, citate dal giornale spagnolo, fanno sapere che non ci sarebbero «prove sufficienti e concrete» nell’esposto per l’ammissione al procedimento.
La notizia dell’indagine a carico di Gomez ha inevitabilmente provocato un terremoto politico in Spagna. Il premier Sanchez ha annunciato ieri un periodo di pausa di 5 giorni dai suoi doveri per valutare se «vale la pena» rimanere al vertice dell’esecutivo dopo le accuse sollevate contro sua moglie. «Vale la pena restare alla guida di questo governo o devo rinunciare a questo alto onore?», si chiedeva nella lunga lettera indirizzata ai suoi cittadini e pubblicata sul suo canale X.
Il dilemma che sta tormentando il premier spagnolo, dimettersi o restare al governo, verrà sciolto in una conferenza stampa il prossimo 29 aprile, in cui Sanchez farà sapere la sua decisione. Intanto, Psoe, esecutivo e militanti socialisti hanno fatto quadrato attorno al primo ministro, dopo lo shock per la «lettera alla cittadinanza». «Siamo tutti molto impegnati affinché la decisione che prenderà lunedì Pedro Sanchez sia quella di continuare a guidare un progetto imprescindibile per questo Paese, di successo economico e sociale», fanno sapere.
«La destra e l’estrema destra hanno superato troppe linee rosse, gli attacchi personali sono inammissibili e devono finire una volta per tutte», ha detto la numero due dell’esecutivo, la vicepremier Maria Jesus Montero alla Radio Cadena Ser. E ha bollato come «meschina» l’interpretazione fatta dal Pp e da Vox all’opposizione sul fatto che la mossa di Sanchez risponda a una strategia politica o elettorale. Una manifestazione di solidarietà al premier è stata convocata per sabato a Madrid e su Change.org è partita una raccolta di firme con l’appello al presidente del Consiglio a restare alla Moncloa.
(da agenzie)
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Aprile 25th, 2024 Riccardo Fucile
EMESSO UN MANDATO DI CATTURA IN CONTUMACIA, LUI VIVE DA TEMPO IN LITUANIA… LOGICA SOVRANISTA: SE TI PERMETTI DI CRITICARE PUTIN SEI UN TERRORISTA
Per il potere putiniano, il campione di scacchi Garry Kasparov è un terrorista. Per lui, emesso un mandato di cattura, in contumacia perché il famoso campione di scacchi vive in Lituania.
Ad emettere il mandato di arresto, il tribunale della città di Syktyvkar. Dallo stesso tribunale, mandato di arresto anche per l’ex deputato della Duma di Stato Gennady Gudkov. Anche per lui l’accusa di aver creato una “associazione terroristica”, aver finanziato “attività terroristiche” e fatto appelli pubblici al terrorismo.
Insieme a loro, sono state mosse accuse in contumacia anche contro l’attivista Yevgenia Chirikova e l’ex direttore esecutivo del movimento russo “Solidarność”, Ivan Tyutrin.
Il procedimento penale è stato avviato sulla base di materiali provenienti dall’FSB della Russia nella Repubblica di Komi. Motivi e dettagli dell’accusa non sono stati resi noti.
Inoltre, non è specificato per quale motivo il caso sia stato avviato dal dipartimento dell’FSB a Komi. Nel dicembre 2023, Andrei Alshevskikh, deputato della Duma di Stato di Ekaterinburg, ha pubblicato una risposta ricevuta dal ministero degli Affari interni, in cui si riferiva che Kasparov era stato controllato e che le sue azioni “mostravano elementi di reato”.
Nel marzo 2024, Kasparov è stato aggiunto all’elenco dei “terroristi ed estremisti” gestito da Rosfinmonitoring. Il suo nome ha un asterisco, il che significa che è stato aperto un procedimento penale contro di lui ai sensi dell’articolo “terrorista”. Gudkov, Tyutrin e Chirikova erano stati aggiunti a questa lista ancora prima. Nel 2016, Kasparov, che – come detto – vive in Lituania, è stato tra i fondatori di Free Russia Forum.
Dall’inizio della guerra, l’organizzazione ha tenuto conferenze e manifestazioni contro la guerra, con la partecipazione di rappresentanti dell’opposizione russa.
(da Globalist)
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Aprile 25th, 2024 Riccardo Fucile
“L’APPROVAZIONE DEL TEN-T DA PARTE DEL PARLAMENTO EUROPEO, CHE PREVEDE IMPORTANTI PROGETTI FERROVIARI, NON INCLUDE FINANZIAMENTI PER IL PONTE SULLO STRETTO”
Il co-portavoce di Europa Verde e deputato di AVS Angelo Bonelli, in una nota ufficiale, ha sottolineato come la recente approvazione del Ten-T da parte del Parlamento europeo, non preveda il finanziamento del Ponte sullo Stretto, come invece ha più volte sostenuto la Lega.
“L’approvazione del TEN-T da parte del Parlamento europeo, che prevede importanti progetti ferroviari, non include finanziamenti per il ponte sullo Stretto, contrariamente a quanto sostenuto dalla Lega, che nei mesi scorsi aveva presentato un emendamento. Le opere dovranno essere completate entro il 2030, ma in ogni caso il Direttore Generale del Dipartimento Trasporti della Commissione Europea, Eddy Liégeois, in risposta a una richiesta degli europarlamentari verdi, ha scritto che non c’è alcuna allocazione di fondi europei per il ponte, il cui inserimento nella revisione del TEN-T riflette una decisione del governo italiano”.
“L’Europa – prosegue – sta cominciando a comprendere il disastro/pasticcio legato al progetto del ponte. Salvini ha riesumato un piano vecchio di 12 anni con gravi lacune, tabelle illeggibili e l’assenza di studi significativi, come la zonizzazione sismica e le prove del vento. Il testo del TEN-T attualmente non include il ponte, sebbene sia menzionato negli allegati, inserito su iniziativa del governo italiano. Tuttavia, il ponte non sarà finanziato e certamente non sarà completato entro il 2030 ma sarà solo un bancomat di Stato”.
(da agenzie)
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Aprile 25th, 2024 Riccardo Fucile
IL PM CHIEDERA’ IL PROCESSO PRIMA DELLE EUROPEE
Quattro ore. Tanto è durato ieri l’interrogatorio di Paolo Concordia, collaboratore di Visibilia Editore, indagato per truffa ai danni dell’Inps sulla cassa integrazione in deroga nel periodo del Covid, assieme alla ministra del Turismo Daniela Santanché e al suo compagno Dimitri Kunz. Un dato è chiaro: la Procura chiederà il processo per Santanché e altri prima delle europee di giugno. Quando? Non si sa. Visto che l’aggiunto a breve lascerà Milano per diventare Procuratore a Lodi. Concordia avrebbe chiarito che si occupava della gestione dei pagamenti ai dipendenti e in parte della gestione della Cig. Nessun riferimento a Santanchè.
La senatrice di FdI è accusata anche di falso in bilancio in un altro filone. Il legale di Concordia: “Il mio assistito ha chiarito che il meccanismo della cassa Covid a cui ha aderito Visibilia è stato regolare. I dipendenti sono stati informati fin dall’inizio e sono stati gli unici beneficiari dei soldi erogati dallo Stato. Nessun euro è entrato illegittimamente nelle casse della società, confidiamo che le autorità giudiziarie ne traggano le conseguenze”.
(da ilfattoquotidiano.it)
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Aprile 25th, 2024 Riccardo Fucile
ALTRO VOLTO RAI “SCIPPATO”: FRANCESCA FAGNANI, CHE SARÀ OSPITE SEMPRE NELLA PUNTATA DI DOMENICA
E’ stato il caso degli ultimi giorni in Rai, dibattuto un po’ ovunque, ma per Antonio Scurati è tempo di andare in onda. Non a Che Sarà da Serena Bortone, dove era atteso sabato scorso prima che scoppiasse il polverone, ma a Che Tempo Che Fa. Sarà Fabio Fazio ad ospitare in tv lo scrittore, nella puntata di domenica (28 aprile).
“In questo 25 aprile vi annunciamo che, domenica a CTCF sul Nove, saremo felici di ospitare Antonio Scurati” è l’annuncio che la trasmissione del Nove fa dai propri profili social. Proprio oggi, festa della Liberazione, su cui lo scrittore aveva preparato il monologo “incriminato”, viene dunque annunciata la sua partecipazione a Che Tempo Che Fa. Domenica scorsa, Scurati – tra gli argomenti di puntata – è stato difeso dallo stesso Fazio:
“Nel 2024 non siamo ancora d’accordo su valori che dovrebbero essere fondativi e assodati: l’antifascismo, festeggiare il 25 aprile, dunque la libertà, la possibilità di essere qui stasera a parlare, consentire a quelli che la pensano in modo diverso di parlare lo stesso. E’ persino servizio pubblico, lo dice la parola, dovrebbe essere di tutti”.
Domenica a Che Tempo Che Fa, tra gli ospiti, ci sarà anche la “belva” Francesca Fagnani.
(da Dagoreport)
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