AI SOVRANISTI VA DI TRAVERSO IL CAFFE’: ORA VOGLIONO BOICOTTARE L’ITALIANISSIMA LAVAZZA
LO SPOT DELL’AZIENDA E’ “TROPPO GAY FRIENDLY”… PER I PARANOICI SOVRANISTI LE FRASI DEL “DISCORSO ALL’UMANITA'” DI CHARLIE CHAPLIN SONO EVERSIVE
Troppi caffè, si sa, rendono nervosi. Evidentemente qualcuno, sponda sovranista — basta ripercorrere le bacheche social -, ne ha bevuti troppi non riuscendo ad apprezzare la scelta della Lavazza di confezionare il suo ultimo spot con un discorso che ha fatto la storia del Cinema mondiale: Il Grande Dittatore di Charlie Chaplin.
Nelle ultime ore, infatti, su Twitter si è aperta una vasta e amara discussione sul fatto che l’azienda torinese avrebbe scelto un approccio ‘gay friendly’, ‘gender’, ‘multicolor’ e ‘mondialista’ per la loro ultima campagna pubblicitaria dedicata alla vita dopo il Coronavirus.
L’hastag che accompagna lo spot di Lavazza, ideato da Armando Testa, è #TheNewUmanity e ricalca in pieno le parole scelte per accompagnare una serie di
immagini che rappresentano il mondo attuale (e il mondo reale).
Musica di sottofondo di Ezio Bossio, parole di Charlie Chaplin (quelle del ‘Discorso all’Umanità ‘ del film ‘Il Grande Dittatore’.
«Tutti noi esseri umani dovremmo aiutarci sempre, dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo, non odiarci e disprezzarci l’un l’altro. In questo mondo c’è posto per tutti. La natura è ricca. E’ sufficiente per tutti noi. Voi avete l’amore dell’umanità nel cuore. Vi avete il potere di rendere questa vita libera e magnifica, di trasformarla in un’avventura meravigliosa. Combattiamo per un mondo nuovo, un mondo giusto, che dia a tutti un lavoro. Ai giovani un futuro e agli anziani la sicurezza. Combattiamo per liberare il mondo, eliminando confini e barriere, eliminando l’avidità , l’odio e l’intolleranza. Combattiamo per un mondo ragionevole, un mondo in cui la scienza e il progresso, diano a tutti gli uomini il benessere. Uniamoci tutti!».
Il tutto si conclude con un’altra frase, un auspicio per ritrovare compattezza dopo uno dei periodi più difficili vissuti dal mondo fin dal tempo del secondo conflitto Mondiale: «È il buongiorno di un’umanità ritrovata. Viviamolo insieme».
Insomma, un qualcosa che dovrebbe unire e non dividere. Ma la folta squadra sovranista sui social ha deciso di criticare questa scelta con miotivazioni da psiche malata tipo questa: “Meno male che non bevo caffè: non corro il rischio di dare soldi alla Lavazza per ingurgitare un esotico intruglio, oltretutto pubblicizzato con uno spot che gronda insopportabile propaganda antifascista e antirazzista. Mi raccomando: acquistate sempre con coscienza patriottica”.
Patriotttica? Ma se la Lavazza è italiana, pirla.
(da agenzie)
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