AL PROCESSO RUBY TER SI PARLA DI ORGE: PER LA MELONI E LA CASELLATI RUBY RIMANE SEMPRE LA NIPOTE DI MUBARAK O FORSE NON DOVREBBERO CHIEDERE SCUSA AGLI ITALIANI?
NELL’APRILE DEL 2011 BEN 230 DEPUTATI DEL PDL E 59 DELLA LEGA VOTARONO LA BUFALA
Era il 5 aprile del 2011: 232 deputati del Popolo delle Libertà votavano compatti che Ruby, una ragazza marocchina che il 27 maggio del 2010 era stata recuperata alla Questura di Milano, dove era stata fermata per furto, da Nicole Minetti dietro ordine di Silvio Berlusconi, era la nipote di Hosni Mubarak, ex presidente egiziano.
Oltre ai deputati del Pdl, votarono a favore di questa menzogna anche 59 deputati della Lega, 21 dei Responsabili, più Nucara, Mannino e Misiti. Barbareschi si astenne, poi disse che c’era stato un errore.
Votarono a favore anche Giorgia Meloni e Ignazio La Russa, che non trovarono nemmeno posto e diedero il loro voto in piedi. Tra i votanti anche Maria Elisabetta Casellati, attuale presidente del Senato.
Otto anni dopo: Ambra Battilana, una delle testimoni chiave nel processo Ruby Ter, rivela che cosa era davvero il bunga bunga. Rivela che Nicole Minetti si spogliava davanti a Berlusconi ed Emilio Fede, che le altre ragazze si facevano toccare dall’ex Cavaliere, che le ‘cene eleganti’ di Berlusconi erano delle specie di orge miste a spettacoli di spogliarello.
Che Ruby non fosse affatto la nipote di Mubarak è stato appurato da tempo.
E l’Italia si è dimenticata che pochi anni fa hanno votato il falso in Parlamento. Almeno, non tutta l’Italia: da ieri, da quando ossia Battilana ha reso la sua testimonianza, i nomi di Giorgia Meloni e Maria Elisabetta Casellati sono tornati trend topic, legati a quella storia che sembra storia vecchia ma non lo è affatto.
(da Globalist)
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