ALLA FESTA DI BETTINI SI SUGELLA IL PATTO DELLA LASAGNA
CONTE AL COMPLEANNO DEL GRAN VISIR DELLA POLITICA ROMANA
Il menu della festa, tutto fatto in casa dalla signora Anna, prevedeva lasagne, polpette al sugo, pasta e ceci e verdura ripassata. Ma il vero piatto forte del pranzo con cui Goffredo Bettini, gran visir della politica romana, punta dritto al colle più alto, di cui ormai da settimane non si fa che parlare: il Quirinale.
Tutti d’accordo su una premessa: se Draghi vorrà salire al Colle nessuno potrà sbarrargli il passo. «Verrebbe eletto in cinque minuti», sulla scorta però di un accordo che blindi la legislatura.
Sarà poi lui a indicare il premier incaricato di portare le Camere a scadenza naturale, ché le urne anticipate non le vuole nessuno, se non Fdi e un pezzo di Lega.
Troppo poco per precipitare il Paese a elezioni. Sul punto, nella villetta di periferia, pochi hanno dubbi: a palazzo Chigi andrebbe il ministro del Tesoro Daniele Franco, l’uomo di cui Draghi si fida di più. È in questo quadro che si iscrive il destino di alcuni dei presenti.
Zingaretti lascerebbe la Regione per entrare nel nuovo governo. E nel Lazio si voterebbe qualche mese prima, insieme alle amministrative di primavera.
Con un candidato di centrosinistra già scelto: Enrico Gasbarra, ex deputato in Italia e in Europa con solidi rapporti Oltretevere. Ipotesi sussurrate a mezza bocca. Da tenere al riparo, per ora. Come fa il festeggiato, che pubblicamente preferisce esibirsi in frizzi e lazzi.
E così quando Conte arriva, in ritardo ma accolto dagli applausi, Bettini scherza: «Se vogliamo avere un rapporto unitario, deve essere paritario », lo apostrofa guardando l’orologio per poi domandargli fra gli sghignazzi: «Dov’ è il regalo?». (..)
E se son rose, tra grillini e forzisti, certo fioriranno: magari anche per merito suo. Perciò «ringrazio in particolare Luigi, ehm Giuseppe», finge di confondere Di Maio con Conte, un giochino che fa spesso. Lui «è una new entry dei miei compleanni che spero si ripeterà in futuro».
L’ultima battuta è per il Quirinale, argomento tabù solo per finta: «Io non so chi sarà il prossimo presidente della Repubblica, ma una cosa vorrei chiedergli», celia Bettini: «Di farmi corazziere!». E giù risate.
(da agenzie)
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