ALLA MELONI IL GREEN PASS PIACE SOLO ALLA CAMERA, ORA CHIEDE CHE I DEPUTATI SPROVVISTI NON SIANO AMMESSI
E’ CONTRARIA PER I COMUNI MORTALI MA FAVOREVOLE SE SI TRATTA DI TUTELARE SE STESSA E I SUOI PARLAMENTARI IN AULA (ALLORA SERVE)
Se il Green Pass serve a proteggere comuni mortali che vanno al ristorante, in piscina, in palestra o devono salire su un treno veloce o su aereo il partito di Giorgia Meloni manifesta aperta contrarietà al certificato verde.
Se invece serve a proteggere i parlamentari allora Fratelli d’Italia non si oppone all’introduzione del lasciapassare. E’ quanto è emerso ieri alla Camera chiamata ad esaminare il decreto per l’emergenza Covid, che contiene le disposizioni relative al Green Pass.
A chiedere che l’obbligo del certificato verde (già richiesto per stare in altri ambienti della Camera come la biblioteca e il ristorante) valga anche per l’ingresso in Aula e nel palazzo di Montecitorio è stato dunque il partito della Meloni.
A riproporre la questione, peraltro già affrontata alla Camera prima della pausa estiva dei lavori, è stato precisamente il capogruppo di FdI, Francesco Lollobrigida: “Siccome mi sembra scontato che in quest’Aula, quando in questi metri quadri vi sono centinaia di parlamentari che risultano presenti, debba applicarsi la stessa norma che vale per gli assembramenti fuori da quest’Aula, vorrei sapere se la Presidenza abbia ritenuto opportuno chiedere ai parlamentari per l’ingresso in Aula il Green Pass o ritenga invece che il privilegio di essere esentati da uno strumento imposto alla nostra gente sia una cosa corretta”. Insomma dietro la storiella del “no ai privilegi” Fratelli d’Italia pensa a proteggere la salute dei suoi parlamentari.
(da agenzie)
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