BERLUSCONI PROVA A CAVALCARE I FORCONI
ATTACCA IL GOVERNO E RICEVE UNA DELEGAZIONE DI AUTOTRASPORTATORI
Il Cavaliere, che questa mattina aveva ricevuto la richiesta per un incontro da parte dei sindacati dei trasportatori, non perde l’occasione per inserirsi nella protesta e sferrare un attacco all’esecutivo guidato da Enrico Letta.
“A fronte della protesta sottovalutata dal governo, — analizza Berslusconi — che ha visto aderire al blocco dei tir anche altre categorie” e davanti a una “mobilitazione che sta arrecando gravi disagi in alcune grandi città , nei porti e presso gli snodi autostradali, il governo deve convocare immediatamente le associazioni di categoria”.
Perchè, continua, “la prevista convocazione del 17 dicembre da parte del sottosegretario delegato, cioè addirittura fra una settimana — osserva Berlusconi in una nota — consente alla protesta di proseguire fino a quel giorno, arrecando danni alla nostra economia in un momento già tanto difficile”.
C’è un piccolo dettaglio che sfugge al Cavaliere: le maggiori associazioni di categoria dell’autotrasporto avevano già chiuso un patto con l’esecutivo dopo lunga trattativa, ottenendo quanto concordato.
Qui si tratta di di sigle minori non troppo rappresentative.
Ma il problema è un ‘altro: nomn si tratta solo dei lavoratori dell’autotrasporto ma di una tensione alimentata ad arte da frange estremiste, anche collegate agli ultras di squadre locali, come ormai è noto.
Restano infine i cittadini normali che fanno massa e presenza, ognuno con validi problemi personali o locali all’origine della protesta.
Il tentativo di mettere il cappello sulla protesta poi potrebbe anche rivelarsi un boomerang: per un cittadino in piazza ce ne sono 10.000 incazzati per i danni che ricevono dai blocchi stradali e ferroviari.
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