COME LA FOGNA RAZZISTA HA COMMENTATO SUI SOCIAL L’ATTENTATO NEONAZISTA DI HALLE
PRIMA HANNO ACCUSATO GLI IMMIGRATI, POI QUANDO E’ EMERSA LA VERITA’ IL KILLER E’ DIVENTATO UN AGENTE DEL MOSSAD… I GIORNALI SOVRANISTI NASCONDONO LA NOTIZIA NELLE PAGINE INTERNE NEL TIMORE DI PERDERE LETTORI RAZZISTI
Qualcuno era sicuro che fosse un migrante, altri un islamico, altri dubitavano, fino ad arrivare al complotto del Mossad
L’attentato di Halle, dove il nazista Stephan Balliet ha ucciso due persone e sfiorato la strage degli oltre 70 ebrei rinchiusi nella loro sinagoga, ha scatenato la fogna razzista
L’utente Radiosavana (@RadioSavana) — che in precedenza si chiamava Antonio Quinto (@antoniodvx, screen name di Twitter oggi usato da un altro utente) — il 9 ottobre 2019 alle 15:03 insinuava che l’attentatore fosse un migrante utilizzando l’hashtag #risorseINPS:
In preda al desiderio morboso che l’attentatore sia per forza un migrante, probabilmente afghano e musulmano, l’utente scatena i suoi followers che iniziano a sostenere convinti che si tratti di un migrante giunto da lontano in Germania. Secondo Flavio l’attentatore è arrivato in Germania a causa dei buonisti
Secondo @_Ornas_ se si importano #risorseInps si importerà anche la guerra finendo come in Afghanistan, ma l’attentatore alla fine era un tedesco nazista, antisemita e suprematista bianco
Anche altri utenti hanno associato la causa dell’attentato all’immigrazione, nello specifico quella islamica che qualcuno «sponsorizza»:
“L’attentato in Germania. Ora ci verranno a dire che si tratta di pazzo isolato bla bla bla. Il problema non è solo l’immigrazione, ma l’immigrazione islamica. Incompatibile con la nostra cultura. Ma a chi la sponsorizza non glie ne frega un cazzo.”
Anche altri utenti hanno immaginato che l’attentatore fosse islamico basandosi su alcune teorie legate al “silenzio della Polizia” sull’identità dell’attentatore nei primi minuti dopo l’arresto.
Solo in seguito si renderanno conto che non era un migrante e non era neanche musulmano
Una volta scoperto che non si trattava di un migrante e/o musulmano parlare degli ebrei come il male assoluto è facile usando — guarda caso — le stesse ideologie dell’attentatore parlando di ebrei dentro la sinagoga che complottavano contro la razza bianca
“Interesting that the gunman chose the jews’ holy day (Yom Kipper) to carry out his attack. I wonder if he figured he would catch a lot of jews in their Sin-agog of Satan plotting against the White race.”
Il risultato ottenuto dall’attentatore non soddisfa gli utenti del forum antisemita internazionale:
“Wukfrick: «Only 2? Get back to me when he reaches 6,000,000.»
Makker: «The detail in all this I find hilarious…. “Day of Atonement” …one day A thousand years of atonement wouldn’t scratch the surface of the volume of damage done.»
Secondo qualcuno, invece, è un complotto orchestrato dagli ebrei per opprimere i nativi tedeschi e che l’attentatore Stephan Balliet sarebbe un agente del Mossad israeliano:
“The Jews will further oppress the native Germans over this attack, which will only become more frequent, deadly and organized. Unless that is, the perpetrator was a MOSSAD agent to gin up a pretext for more anti-white laws. In any case, I will shed no tears for any of THEM that were wounded or killed.”
Da Stormfront partono le prime teorie di complotto: sarebbero stati gli ebrei ad orchestrare l’attentato contro gli ebrei.
Secondo loro «i nazisti non hanno fatto quanto dovevano» e gli ebrei «tornano sempre e insistono nell’intromettersi ovunque come eterni parassiti»:
Why are there even any Jews in Halle, Germany in the first place? Apparently the Nazis didn’t do a good enough job. THEY ALWAYS COME BACK. The Jews always insist on intruding everywhere. They cannot and will not stay away. They always insist on intruding and meddling. Eternal interlopers and parasites.
Si è parlato molto delle chat di Telegram frequentate dagli estremisti di destra antisemiti. Ecco una schermata condivisa online dove l’attentatore è definito come santo:
I’m betting on a saint here
Nel frattempo, il giorno dopo 10 ottobre 2019, i quotidiani italiani Il Giornale, Libero e La Verità non considerano importante evidenziare l’accaduto come in qualsiasi altro attentato, cosa che non è andata a genio a qualche utente:
Se cercate titoli in prima su #Halle nei quotidiani destrorsi munitevi di di lente di ingrandimento, su Libero non basta nemmeno quella, non vi è traccia di questa notizia. Certo non era islamico… E nulla nemmeno su #Bibbiano, in compenso si attaccano gli indios brasiliani per difendere Bolsonaro
Il Giornale ne parla in prima pagina, in basso a destra senza foto e con il restante a pagina 8-9.
La Verità ci mette la foto dell’attentatore, ma si perde tra le altre notizie considerate di maggior importanza rimandando tutto a pagina 11:
Per Libero, invece, la notizia è a pagina 13 e totalmente assente nella prima.
(da Open)
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