COMUNALI, CAOS A PALERMO: ALL’APERTURA DEI SEGGI ASSENTI 50 PRESIDENTI
“DICONO CHE 280 EURO SONO POCHI”… IN REALTA’ STASERA GIOCA IL PALERMO PER ACCEDERE ALLA SERIE B
Ci sono volute oltre cinque ore dall’avvio delle operazioni di voto per riuscire a risolvere il caos causato, a Palermo, dalla defezione di più di 100 presidenti di seggio.
E la crisi non è ancora finita: alcuni sostituti, finalmente rintracciati e insediati, hanno dato a loro volta forfait. “Abbiamo finito di rintracciare tutti i 600 presidenti alle 11.45 – spiega il segretario comunale Antonio Le Donne – Ma dopo un’ora una decina hanno rinunciato. In gran parte perché una volta resisi conto della responsabilità non si sono sentiti all’altezza. Ma abbiamo trovato un ampio bacino di disponibili, perciò li stiamo sostituendo in diretta”.
Il Comune ha inviato gli atti alla Procura di Palermo che valuterà se ci sono ipotesi di reato come l’interruzione di pubblico servizio o il rifiuto di atti d’ufficio, considerato che dopo la nomina i presidenti assumono la qualifica di pubblico ufficiale.
La causa delle rinunce? “Molti dicono che i soldi ( 280 euro ndr) non sono sufficienti a fronte delle responsabilità che comporta fare il presidente di seggio. Tanti altri, semplicemente, non si sono fatti trovare”.
Alle 7, quando le 600 sezioni cittadine avrebbero dovuto aprire le porte agli elettori, i posti vacanti erano ancora cinquanta. Alcuni cittadini, raccontano gli stessi scrutatori, dopo un po’ di attesa hanno rinunciato e se ne sono andati. Non è detto che torneranno. Nella notte si erano registrate tensioni e malumori tra le centinaia di persone selezionate come scrutatori: erano stati convocati alle 16 di sabato e sono rimasti bloccati fino a tardi in attesa della nomina del sostituto.
Alle 11 il numero dei presidenti mancanti era sceso a 20. Dopo le 12 fonti del Viminale hanno fatto sapere che si stavano insediando gli ultimi 13, in modo da consentire l’apertura regolare in tutte sezioni.
Da diverse forze politiche è arrivata la richiesta di prolungare l’orario delle votazioni, che si chiuderanno alle 23. Il ministero ha fatto sapere che tutti gli elettori che a quell’ora saranno presenti nei seggi potranno “esercitare il proprio diritto di voto anche oltre le 23, fino a completamento delle operazioni di votazione”.
L’amministrazione comunale di Palermo ha inviato gli atti alla Procura sulla mancata presenza dei presidenti ai seggi elettorali per «accertamenti sulle responsabilità penali».
(da agenzie)
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