GLI ACCHIAPPA-POLTRONE GRILLINI SI PRENDONO ANCHE I POSTI DI GARANZIA
PROTESTA ANCHE LA MELONI: “DI MAIO SCORRETTO”… UN UFFICIO DI PRESIDENZA DEGNO DEI REGIMI MILITARI PER CONTINUARE A PRENDERE PER IL CULO GLI ITALIANI CON LA BUFALA DEI VITALIZI
È come se i 5 Stelle avessero calato sul tavolo un asso-pigliatutto incassando sei componenti dell’ufficio di presidenza della Camera su 15, oltre lo scranno più alto con Roberto Fico.
“Con Fico alla presidenza e Fraccaro questore per i vitalizi non c’è più scampo”, esulta Luigi Di Maio.
Peccato che i vitalizi siano stati aboliti dal governo Monti già da anni e che il tentativo di renderli retroattivi anche per i vecchi parlamentari è destinato a essere dichiarato incostituzionale al primo ricorso, lo capirebbe persino un fuoricorso di giurisprudenza.
Ma finche’ ci saranno dei coglioni che amano farsi prendere per il culo, problemi loro.
“Hanno deciso di occupare tutto”, si sente dire dal dem Francesco Boccia un po’ perplesso davanti a questa spartizione quanto mai irrituale.
Nell’en plein grillino infatti c’è anche un vicepresidente, Maria Edera Spadoni, nonostante i pentastellati abbiano già la presidenza.
La mossa lascia spiazzato il Pd che ottiene il vicepresidente Ettore Rosato, ma non il questore, stesso schema del giorno prima al Senato, e scatena l’ira di Fratelli d’Italia che pensava di eleggere il vicepresidente al posto del Movimento 5 Stelle e invece deve accontentarsi del questore
I deputati pentastellati si muovono con arrogante spavalderia, non curanti dei malumori attorno a loro.
I toni sono questi, di chi nel 2013 era entrato con l’apriscatole in tasca e adesso invece è partito alla conquista delle poltrone.
Nulla contro il regolamento, sia chiaro, piuttosto si può dire che sia venuta meno la buona creanza tra i partiti. Ammesso che ci sia mai stata. Oggi pare proprio di no.
Alla fine la composizione è la seguente, al netto della necessità di integrare l’ufficio di presidenza con un componente del gruppo Misto non ancora rappresentato.
Vengono eletti vicepresidenti Mara Carfagna (Fi), Maria Edera Spadoni (M5S), Lorenzo Fontana (Lega) e Ettore Rosato (Pd). I questori sono Riccardo Fraccaro (M5S), Gregorio Fontana (Fi) ed Edmondo Cirielli (Fdi). Cappotto di M5s e Lega anche sui segretari. Sono stati eletti Francesco Scoma di FI, tre del Carroccio Silvana Comaroli, Marzio Liuni, Raffaele Volpi, e quattro pentastellati Azzurra Cancelleri, Mirella Liuzzi, Vincenzo Spadafora e Carlo Sibilia.
Guido Crosetto, il cui nome era stato fatto per la vicepresidenza in quota FdI, è seduto su un divanetto del Transatlantico. Il suo partito ha portato avanti la decisione di non andare all’incontro con i capigruppo M5s per parlare di programma.
La rottura si è consumata proprio sulle cariche degli uffici di presidenza. “Di Maio non è stato in grado di mantenere la parola data. È inutile andare a parlare con lui”
Se al Senato il capogruppo dem Andrea Marcucci si era detto “preoccupato per la concezione che i 5Stelle hanno della democrazia, il suo omologo alla Camera Graziano Delrio usa toni più miti, come è nel suo stile, ma il concetto è simile quando sottolinea il fatto che il Pd “non ha partecipato alla trattative perchè crediamo che il Parlamento debba rappresentare tutti”. Il risultato è che anche i capigruppo dem non si sono seduti al tavolo con il Movimento.
(da “Huffingtonpost”)
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