LA CORTE RUSSA ORDINA LA CHIUSURA DI “MEMORIAL”, LA PIU’ ANTICA ONG DEL PAESE PER LA DIFESA DEI DIRITTI UMANI
DOVE GOVERNANO I SOVRANISTI ADDIO LIBERTA’
Memorial, la storica Ong russa che opera in difesa dei diritti umani, è costretta a chiudere.
È stato deciso oggi, 28 dicembre, dalla Corte suprema russa, che ha ordinato la chiusura dell’organizzazione ai sensi della controversa legislazione sugli «agenti stranieri», che bolla le organizzazioni che ricevono fondi dall’estero e le loro azioni come contrari agli interessi della Russia.
§Come riportato dal Guardian, nella sua sentenza il giudice ha nominato «ripetute» e «consistenti» violazioni della legge russa.
Una posizione che Memorial ha definito politicamente motivata. La decisione è arrivata il giorno dopo la condanna a 15 anni di carcere del presidente storico dell’associazione, Yuri Dmitriev, famoso per le sue scoperte sulle vittime dello stalinismo. Un colpo durissimo per l’associazione, che è nata alla fine degli anni ’80 per documentare le repressioni politiche condotte dall’apparato dell’Unione Sovietica, creando un database delle vittime del Grande Terrore e dei gulag.
Tra i suoi attivisti, Memorial ha annoverato anche il premio Nobel per la pace, Andrei Sakharov.
L’autorità giudiziaria russa ha descritto l’organizzazione come un’arma geopolitica usata dai governi stranieri per impedire ai russi moderni di provare orgoglio per i risultati raggiunti dall’Unione Sovietica.
(da agenzie)
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