LA RIVOLTA DEL LATTE SI ALLARGA: STRADE BLOCCATE, NEGOZI CHIUSI E STUDENTI IN PIAZZA CON I PASTORI
LENZUOLA BIANCHE ALLE FINESTRE, MIGLIAIA IN PIAZZA, SINDACI APPOGGIANO LA PROTESTA DEI PASTORI… E UN GOVERNO INCAPACE DI COLPIRE GLI INDUSTRIALI SPECULATORI
Studenti, minatori e pastori uniti nella lotta. Sono passati 50 anni ma lo slogan del ’68 che vedeva ragazzini e operai in piazza sembra più attuale che mai nella Sardegna di questi giorni.
Una regione tutta solidale con gli allevatori di pecore che dopo il crollo del prezzo del latte nei giorni scorsi ne hanno gettato per protesta un milione di litri, hanno bloccato tir e strade, assalto camioncini.
Questa mattina migliaia i ragazzi di tutte le scuole di Cagliari e dell’hinterland si sono ritrovati davanti al liceo classico Siotto per sostenere la lotta degli allevatori. In testa al serpentone due striscioni. I messaggi : “Studenti complici e solidali con i pastori in lotta” e “pastores no t’arrendas” (“pastori non arrendetevi”, in lingua sarda).
Una festa pacifica di cori e fischietti alla quale hanno partecipato anche i minatori di Olmedo con uno striscione per dire “Siamo tutti figli di pastori”.
Si segnalano anche episodi inquietanti. C’è stato un nuovo blitz, è il terzo, contro un trasportatore del latte. Tre uomini incappucciati e armati con bastoni hanno fermato il titolare di un piccolo caseificio e gli hanno intimato di buttare sull’asfalto il contenuto della cisterna: 700 litri di latte appena ritirato dagli allevatori ovini della zona settentrionale dell’Isola. Sull’episodio indagano i carabinieri.
E altri momenti di tensione ci sono stati all’ingresso di Lula (Nuoro),quando un gruppo di pastori ha bloccato un camion per vedere il contenuto della cella frigo. Davanti al diniego dell’autista il clima si è fatto pesante: è dovuta intervenire la Polizia di Stato in assetto antisommossa.
La mediazione è stata affidata ad una decina di sindaci che sono riusciti a convincere l’autista del mezzo pesante a fare ispezionare il contenuto del camion: all’interno c’era carne di provenienza italiana. Dopo questo controllo, il camion è potuto ripartire.
Oggi, sesto giorno di protesta dei pastori, sostenuti dagli amministratori locali e cittadini, è anche la giornata delle lenzuola bianche stese sui balconi, appese alle finestre, alle serrande dei negozi chiusi al nord e sud della Sardegna.
Una mobilitazione che si sta allargando a macchia d’olio, in attesa di quelle risposte attese da un lato dal nuovo tavolo di filiera convocato per questo pomeriggio in Regione
Ieri i pastori sono arrivati sotto Montecitorio a gridare la loro protesta: una delegazione ha incontrato il vice premier Matteo Salvini e il sottosegretario all’Agricoltura Franco Manzato.
Già un milione di litri di latte, stima Coldiretti, è stato lavorato per essere dato in beneficenza, dato in pasto agli animali o gettato per colpa dell’atteggiamento degli industriali che ha portato i pastori all’esasperazione di fronte a compensi inferiori a 60 centesimi al litro, al di sotto dei costi di produzione.
I pastori hanno chiesto di procedere immediatamente al commissariamento del Consorzio di tutela del Pecorino Romano Dop, responsabile con le sue scelte del crollo del mercato che ha messo in ginocchio gli allevatori.
“Attendiamo che l’associazione industriali proponga a tutti i pastori della Sardegna il prezzo del latte, che non ha voluto nè trattare nè modificare in questi mesi rimanendo sordo alle nostre proposte”, afferma la Coldiretti.
Tra le manifestazioni principali di oggi, oltre al corteo degli studenti a Cagliar, che arriveranno davanti al palazzo del Consiglio regionale, c’è la mobilitazione a Buddusò (Sassari), dove centinaia di persone stanno sfilando per le strade del centro del paese, quella sulla statale 131 dcn tra Nuoro e Siniscola, all’altezza della zona industriale di Sologo (Lula).
Altre iniziative sono previste a Bosa (Oristano), dalle 10 in piazza con i pastori, e dalle 18.30 in Consiglio comunale per una seduta aperta, e a Ozieri (Nuoro) con la manifestazione organizzata dagli studenti dell’Istituto Fermi e la serrata dei negozi.
Ad Alghero – presente il sindaco Mario Bruno – gli studenti dell’Istituto alberghiero di Alghero saranno impegnati nella creazione di prodotti a base di latte ovino, mentre a Castiadas (sud Sardegna) il sindaco Eugenio Murgioni ha disposto la sospensione delle attività degli uffici comunali in concomitanza con la manifestazione organizzata a sostegno della protesta avviata dai pastori sardi.
(da agenzie)
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