LA TRUFFA DEL RESTAURO DEL CASTELLO DI TORELLA CON IL SUPERBONUS ALL’INSAPUTA DEI PROPRIETARI
146.000 EURO DI FATTURE PER LAVORO MAI FATTI, QUATTRO ARRESTATI, TRA LORO ANCHE UN COMMERCIALISTA
L’edizione romana del Corriere della Sera racconta la storia di una truffa con il Superbonus. Protagonista è il castello di Torella del Sannio in provincia di Campobasso. Il maniero è finito al centro di un’indagine perché i lavori di ristrutturazione non sono mai iniziati anche se erano state presentate fatture per 146 mila euro.
Intestate a Leonardo Cammarano, comproprietario del castello insieme alla moglie Angela Piscitelli. Il filosofo 92enne era morto mesi prima in Francia. «Oltre alla sorpresa e allo sconcerto per quella comunicazione dei finanzieri, c’è stata forte l’amarezza per l’oltraggio alla memoria di mio marito. Una cosa davvero schifosa», dice Piscitelli.
La firma falsa e i lavori mai fatti
Sulla struttura ci sono tre vincoli della soprintendenza: architettonico, sull’archivio e sulla casa museo allestita al suo interno e dedicata alla madre di Cammarano, la pittrice Elena Ciamarra.
«È impossibile pensare anche solo di spostare una pietra — spiega la vedova — eppure per qualche mese la pratica edilizia è andata avanti». Un commercialista, un tecnico asseveratore e due soggetti sono finiti ai domiciliari. E nei cassetti fiscali delle due società utilizzate per le operazioni ci sono crediti per 1,4 milioni di euro, in parte già ceduti a una società terza. La truffa, spiega il quotidiano, si basava sulle firme false del defunto Cammarano, copiate da uno dei tanti documenti a suo nome e reperibili con facilità. «È possibile che l’idea sia venuta a qualcuno che è venuto qui come visitatore e l’ha fotografata», sostiene Piscitelli.
Le dimore storiche
La normativa sul Superbonus esclude le dimore storiche. A meno che non siano aperte al pubblico e con un biglietto di ingresso. Gli interventi edilizi nei castelli ammessi a detrazione, secondo i dati Enea, ammontano a circa 839 mila euro, su un totale di 1,6 milioni. I lavori già realizzati hanno un valore pari a 725 mila euro, l’86,4% del totale.
(da agenzie)
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