MASTELLA SE LA RIDE: “I VIETCONG CI SONO, STATE TRANQUILLI, RENZI PENSI A VERDINI”
“FACCIO IL REGISTA, LA POLTRONA CE L’HO, FACCIO IL SINDACO, RENZI E’ UN STRALUNATO PENSI LA GOVERNO RENZI-VERDINI”… “BERLUSCONI FACCIA UN ATTO DI CORAGGIO E SI DISTINGUA DA CHI NON HA CONDANNATO IL GOLPE DI TRUMP”
“Potrebbe poi succedere che i responsabili si trasformerebbero in irresponsabili. A quel punto non ci sarebbe più la maggioranza. E allora bisogna evitare questa sceneggiata drammatica”. Come, con i responsabili? “I vietcong ci sono, state tranquilli”.
A dirlo, in un’intervista al Corriere della Sera, è Clemente Mastella, che alla domanda su se si senta il ‘capo’ dei responsabili risponde: “Posso dare il mio contributo, posso fare il regista. Di certo non mi candiderò più. Il mio è un atto di amore nei confronti del Paese”.
“Renzi è uno stralunato”, afferma l’ex leader Udeur, che attacca in particolare “l’ipocrita ironia sui responsabili”.
Mastella si riferisce alla battuta del leader di Italia Viva sul governo Conte-Mastella. “Con tutta la stima e il rispetto per Denis Verdini, io cosa dovrei rispondere? Che lui è il Renzi-Verdini? È incredibile quello che Renzi sta combinando. Di fatto ha aperto al Conte-ter e su questo vorrei porre una questione. I numeri a Palazzo Madama sono sempre stati risicati. Ma se tu non escludi il Conte-ter apri inevitabilmente una faglia nel M5S. Il gruppo pentastellato è friabile. Ne consegue che se cambi, ad esempio, Alfonso Bonafede e lo togli da via Arenula, ci saranno altri insoddisfatti. Così come ci sono stati nel passaggio dal Conte-1 al Conte-2. E potrebbe poi succedere che i responsabili si trasformerebbero in irresponsabili. A quel punto non ci sarebbe più la maggioranza. E allora bisogna evitare questa sceneggiata drammatica”.
Alla domanda se lui si senta il ‘capo’ dei responsabili, Mastella replica: “Posso dare il mio contributo, posso fare il regista. Di certo non mi candiderò più. Il mio è un atto di amore nei confronti del Paese. Io ho la mia poltrona di sindaco di Benevento. A Benevento il Pd locale è contro di me, i Cinque Stelle mi minacciano in tutti i modi, e io nonostante tutto ciò lavoro per il bene dell’Italia”.
Infine, un invito a Silvio Berlusconi: “Faccia un atto di coraggio e si distingua come ha fatto col golpe americano dai suoi partners. Sarà apprezzato anche dal Paese e questa sarebbe l’unica possibilità reale per lui di poter pensare di salire al Colle”.
(da “Huffingtonpost”)
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