MONS. GALANTINO: “POLITICI SCIACALLI, DOPO CHE AVETE RACCATTATO CON L’ODIO 4 VOTI IN PIU’, GUARDATE NEGLI OCCHI QUESTI BAMBINI”
IL CORRIDOIO UMANITARIO SANT’EGIDIO-CARITAS GARANTISCE UN PERCORSO DI INTEGRAZIONE NELLA LEGALITA’
Dopo le prime 25 persone giunte lo scorso 30 novembre, ieri mattina, all’aeroporto di Fiumicino, sono arrivati 114 profughi originari di diversi Paesi del Corno d’Africa e arrivati dai campi in Etiopia nell’ambito del Protocollo di intesa con lo Stato italiano, siglato dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Cei, che agisce attraverso Caritas Italiana e Fondazione Migrantes.
Poco dopo lo sbarco dal volo di linea della compagnia Ethopian da Addis Abeba, atterrato alle 4.55, per i profughi sono cominciate le procedure di identificazione. Sono stati accolti da Oliviero Forti, responsabile dell’Ufficio Immigrazione di Caritas Italiana, e Daniela Pompei, responsabile della Comunità di Sant’Egidio per i servizi agli immigrati, rifugiati e Rom.
Il Protocollo, finanziato con fondi Cei 8xmille, prevede il trasferimento dall’Etiopia di 500 profughi in due anni.
L’accoglienza prevede l’intervento di parrocchie, famiglie e istituti religiosi e l’utilizzo di appartamenti privati, con il supporto di famiglie tutor italiane che si occuperanno di accompagnare il percorso di integrazione sociale e lavorativa di ognuno sul territorio garantendo servizi, corsi di lingua italiana, cure mediche adeguate.
A dare il benvenuto allo scalo romano ai profughi, alle 11.30, Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, Mario Giro, viceministro degli Esteri, e rappresentanti del Ministero dell’Interno.
“Non voglio fare polemiche con nessuno: il bene, quando esiste, si impone da se e non ha bisogno di imporsi o mettersi in contrasto con qualcuno. Chi fa sciacallaggio se lo riconosce da solo, raccoglierà i frutti che vuole. Questo non ci interessa. Ci interessa invece che il bene esiste e che esistono persone che il bene lo vogliono e per questo si spendono”, ha detto all’aeroporto mons. Nunzio Galantino, dopo aver accolto i profughi.
“I corridoi umanitari sono una possibilità ed un’indicazione — ha sottolineato Galantino — Si possono affrontare questi problemi nel pieno rispetto della legalità . Percorsi legali per affrontare i drammi dell’umanità esistono, grazie alla solidarietà e cooperazione tra istituti governativi, realtà umanitarie, realtà di Chiesa, che possono fare miracoli quando si mettono insieme. I corridoi sono anche una bella lezione perchè esiste un’alternativa allo sciacallaggio economico e politico o pseudo politico. Voglio dire una cosa a chi fa sciacallaggio politico o pseudo politico: dopo che avrete raccattato quei 4 voti in più, andate nei 18 centri di accoglienza Caritas e S.Egidio in Italia e guardate questi bambini nei loro occhi; ditemi poi se potete continuare a dire ancora banalità ed a speculare su questi drammi. Prima vengono le persone, prima vengono i poveri”
(da “il Fatto Quotidiano”)
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