PRESTIGIACOMO IN AULA CONTESTA IL SEQUESTRATORE DI PERSONE: “RIMUOVA I COMMENTI SESSISTI CONTRO DI ME”
LA VERGOGNA DI UN MINISTRO CHE SULLA SUA PAGINA FB NON CANCELLA I REATI ….DELRIO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI UN MINISTRO DELLA PAURA, MA DI UN MINISTRO DEGLI INTERNI”
È diventata una spina nel fianco per Matteo Salvini. Stefania Prestigiacomo, ex ministra ed esponente di Forza Italia vicina a Silvio Berlusconi, prima è stata protagonista – insieme a Fratoianni e Magi – di una visita sulla Sea Watch che ha provocato polemiche e divisioni nel centrodestra.
Oggi ha affrontato il ministro dell’Interno durante il question time sul tema dell’immigrazione (non solo gli sbarchi, ma anche la vicenda di Castelnuovo di Porto).
Sia dai banchi di Forza Italia che da quelli del Pd si sono alzate proteste per i numeri forniti dal ministro dell’Interno.
Il presidente della Camera Roberto Fico ha richiamato i deputati e tra loro Stefania Prestigiacomo che, a microfono spento, si è alzata in piedi e ha urlato per contestare le affermazioni del vicepremier.
Prestigiacomo ha chiesto conto a Salvini della campagna sessista che sul profilo ufficiale della Lega si sta svolgendo da giorni ai suoi danni. E gli ha chiesto di far rimuovere i numerosi commenti volgari ancora presenti sulla bacheca del profilo.
Poi, in una nota, ha aggiunto: “La conclusione della vicenda Sea Watch, con lo sbarco dei 47 migranti, dimostra che la mobilitazione umanitaria, della comunità siracusana in primo luogo, è servita. La protesta civile ha acceso i riflettori dei media internazionali sul caso e ha certamente agevolato la fine dello stato di “cattività ” in cui quegli esseri umani sono stati costretti per troppo tempo, dopo essere fuggiti dall’inferno libico”.
Un battibecco è andato in scena anche tra il ministro dell’Interno e il capogruppo dei deputati Pd Graziano Delrio. “Gli italiani hanno bisogno di un ministro dell’interno e non della paura e della propaganda, si applichi”, ha detto Delrio.
Ed ha aggiunto: “Un ministro dell’interno serio si occupa di programmare i flussi e lei dice di volerli aiutare a casa loro ma nella sua finanziaria avete tolto fondi per la cooperazione internazionale. Non vada a dire in giro che li volete aiutare a casa loro. Gli scafisti non si combattono nei talk show”.
Contro Salvini anche Maurizio Martina, indagato per essere salito sulla Sea Watch insieme a Matteo Orfini: “In questo paese i prepotenti al governo fuggono dai processi anche quando hanno violato la legge – dice – noi no. Non abbiamo violato alcuna legge e siamo saliti su quella nave perchè era giusto per quelle persone. Se un paese ci processa per questo siamo pronti a risponderne”.
(da agenzie)
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