RADIO PADANIA SFRATTATA DAL SALENTO: “ORA VIA I CONTRIBUTI E I PRIVILEGI”
ACCOLTO L’ESPOSTO DEI PROPRIETARI DI FREQUENZE OCCUPATE ABUSIVAMENTE DALL’EMITTENTE LEGHISTA… “IMPEDITA LA SVENDITA DEL TERRITORIO MERIDIONALE ALLA LEGA NORD”… 500.000 EURO L’ANNO DI CONTRIBUTO DALLO STATO PER INSULTARE I MERIDIONALI E GLI IMMIGRATI
Radio Padania sfrattata dal Salento.
Il ministero delle Comunicazioni accoglie l’esposto dell’avvocato Gianluigi Pellegrino presentato in nome e per conto del gruppo Mixer media e sospende le trasmissioni dell’emittente leghista che dal 17 dicembre dell’anno scorso andavano in onda dalla Puglia meridionale sulla frequenza 105.6, già occupata però da radio Nice, che fa capo a Mixer media.
“Li abbiamo rispediti al mittente”, dice l’avvocato Pellegrino, che aggiunge: “E’ stata impedita una svendita, anche giuridica, del territorio meridionale alla Lega Nord”.
Per Luigi Nicolardi, sindaco di Alessano, là dove radio Padania aveva attivato il proprio impianto, “l’intervento del ministero dello Sviluppo economico non risolve un’anomalia”.
Quella secondo cui radio Padania “diventa proprietaria della frequenza” se entro novanta giorni nessuno la reclama e, dopo tre mesi, può scambiare quella stessa frequenza con network commerciali.
“Chiedo a tutti i parlamentari salentini”, sottolinea Nicolardi, “di impegnarsi perchè sia negato questo privilegio, concesso a Radio Padania dalla finanziaria Bossi-Berlusconi del 2001. Sono gli stessi Bossi e Berlusconi che continuano a tagliare i trasferimenti di risorse agli enti locali, mentre non tagliano i contributi a radio Padania”.
Ricordiamo che, sulla base di una leggina ad hoc, presentata e fatta votare dalla Lega, Radio Padania, insieme a Radio Maria, è l’unica emittente che gode di 500.000 euro di finanziamento statale l’anno e può trasmettere in tutta Italia appropriandosi di frequenze libere senza dover chiedere concessioni particolari.
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