STUDENTI MANGANELLATI A PISA, LA MADRE DI GEMMA: “POLIZIOTTI, COME FATE A GUARDARE IN FACCIA I VOSTRI FIGLI?”
“MIA FIGLIA MINORENNE NON POTEVA DIFENDERSI, HA DETTO AL POLIZIOTTO DI FERMARSI, MA NON E’ STATO COSI'”… “NON MI FA PAURA IL MALE, MI FA RIBREZZO, COME LA VILTA'”
Sono almeno 11 gli studenti feriti dalle cariche della polizia a margine del corteo studentesco pro Palestina di ieri mattina, 23 febbraio, a Pisa. Tra loro anche Gemma, minorenne, “caduta in terra per le spinte ricevute, è stata investita da un poliziotto che ha preso di mira la sua gamba destra, a manganellate”.
A raccontare cosa le è accaduto è la madre, Sara, in un post su Facebook:
“Poco fa mia figlia è stata dimessa dall’ ospedale: ringrazio il personale dei reparti di radiologia e di ortopedia dell’ospedale Lotti di Pontedera, per aver sostenuto mia figlia con grande affetto e professionalità. Mia figlia, minorenne, ha fatto accertamenti per le ecchimosi dovute alle botte che ha preso. Caduta in terra per le spinte ricevute, è stata investita da un poliziotto che ha preso di mira la sua gamba destra, a manganellate. Mia figlia non poteva difendersi ha detto al poliziotto di fermarsi, ma non è stato così. Comunque Gemma lunedì rientra a scuola, a testa alta. Quanto a voi poliziotti, non so come stasera guardate in faccia i vostri figli. Ancora ho il disgusto e i brividi per quello che è accaduto a mia figlia, e ai nostri studenti. Ringrazio tutti i miei colleghi e tutti gli amici, che in questo momento così orribile, sono scesi in questa piazza stasera. Sono vicina ai genitori degli altri nostri studenti picchiati e spaventati. Mi commuove tanto, tutto questo. Non mi fa paura il male. Mi fa ribrezzo. Come la viltà”, ha scritto sul proprio profilo Facebook.
Il corteo – al quale oltre agli studenti hanno partecipato sindacati di base e la comunità palestinese – aveva come obiettivo piazza dei Cavalieri. Giunti al cordone di forze dell’ordine che delimitava la piazza, i manifestanti sono stati caricati e presi a manganellate.
Numerose delle polemiche politiche e delle critiche nei confronti della questura, guidata da Sebastiano Salvo (vicequestore a Genova in occasione del G8 del 2001) e anche del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. In serata è poi arrivata la risposta degli studenti con l’organizzazione sono stati di due presidi con oltre 5000 persone schierate in favore degli studenti.
“Siamo partiti da piazza Dante dove ci eravamo radunati per fare una passeggiata in giro per la città ma dopo poche decine di metri abbiamo trovato lo sbarramento di polizia che ha poi caricato una manifestazione assolutamente pacifica, ma determinata ad andare avanti per portare solidarietà al popolo palestinese”, è il racconto di una studentessa che ha partecipato al corteo.
(da Fanpage)
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