TOFALO (M5S) MANTIENE L’ALLOGGIO DELL’AERONAUTICA, MA NON E’ PIU’ SOTTOSEGRETARIO
IL MINISTERO DELLA DIFESA: “DEVE LASCIARLO”
A un mese dalla caduta del governo guidato da Giuseppe Conte, il deputato M5S Angelo Tofalo non ha ancora lasciato il monolocale ristrutturato e arredato nel palazzo dell’Aeronautica in viale Castro Pretorio, a Roma, che gli era stato fornito come alloggio di servizio quando era sottosegretario alla Difesa, nonostante non abbia più alcun incarico al ministero.
A riportarlo è il Corriere della Sera.
La legge concede 90 giorni per lasciare l’alloggio di servizio, dunque Tofalo avrebbe tempo fino al 16 maggio. Tuttavia, dal momento che l’assegnazione era stata un’eccezione, ci si aspettava che nel giro di pochi giorni sarebbe stato organizzato il trasloco. Questo invece non è accaduto, così la Difesa ha deciso di avviare la procedura sottolineando le “cessate esigenze” e comunicando in una lettera i termini per la riconsegna dell’appartamento.
Il parlamentare del M5S, scrive Fiorenza Sarzanini, non risulta aver effettuato il trasloco, nonostante abbia un’altra casa nella Capitale e dunque non ci sia alcun motivo concreto per mantenere la titolarità del contratto. L’alloggio è disponibile a 300 euro (cui vanno aggiunti circa 100 euro per le utenze), ma la cifra che dovrebbe essere stata “ritoccata” visto che Tofalo lo occupa come “ospite”.
La vicenda ricorda il caso scoppiato a novembre 2019 intorno a Elisabetta Trenta (M5S), che aveva mantenuto l’alloggio di servizio dopo essersi dimessa da ministra della Difesa. In quell’occasione, Trenta spiegò che ne aveva diritto perchè il marito è un militare, ma poi aveva dovuto lasciare la casa perchè la coppia aveva un’abitazione di proprietà a Roma.
L’ appartamento assegnato a Tofalo ha camera da letto, bagno, soggiorno e cucina. Si trova nello stabile di via Castro Pretorio, di fronte al palazzo che ospita lo Stato Maggiore dell’ Arma azzurra, dove lo stesso Tofalo aveva l’ ufficio.
Il prezzo dichiarato come alloggio di servizio era 300 euro, cifra che adesso dovrebbe essere stata «ritoccata» visto che lui lo occupa come «ospite». A questa somma vanno aggiunti circa 100 euro per le utenze. Sembra scontato che debba andare via, rimane da capire perchè non l’ abbia fatto appena ha smesso di essere sottosegretario. Perchè abbia ritenuto di continuare a utilizzarlo pur non avendo più alcun incarico di governo e soprattutto alla Difesa.
Nel gennaio 2020 era stato proprio Tofalo, nel pieno delle polemiche sugli alloggi occupati dai «sine titulo», a sostenere che «la Difesa deve accelerare nella riacquisizione dei propri beni». Buona intenzione che nel suo caso deve aver trovato eccezione
La scelta di ristrutturare l’ appartamento è comunque apparsa eccessiva visto che nello stesso palazzo per nessun altro alloggio si è deciso di fare altrettanto e tanto è bastato per scatenare le ironie sul «Movimento 5 stanze». Ma nulla è stato eccepito.
Ora sono però cambiate le condizioni e proprio perchè si trattava di un’ eccezione ci si aspettava che nel giro di pochi giorni sarebbe stato organizzato il trasloco. Non è accaduto e lo Stato maggiore ha deciso di avviare la procedura comunicando con una lettera i termini per la riconsegna dell’ appartamento. I 90 giorni dopo i quali scatta lo «sfratto» scadono il 16 maggio.
Alla Difesa giurano che Tofalo farà i bagagli al più presto.
(da agenzie)
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