TRENI IN TILT INTORNO A ROMA: “MANCANTI O ROTTI I SISTEMI PER SCALDARE GLI SCAMBI?
SECONDO IL CORRIERE CI SONO SOLO META’ DELLE RESISTENZE ANTIGHIACCIO NECESSARIE
Tutta colpa delle “scaldiglie“. Cioè i sistemi installati negli scambi ferroviari per evitare che ghiaccino e impediscano il corretto passaggio dei vagoni.
Intorno alla stazione Termini gli scambi sono circa 300 e la metà , secondo il Corriere della Sera, è sprovvisto di scaldiglie.
In altri casi ci sono ma non hanno funzionato a dovere.
Così lunedì Rete ferroviaria italiana ha dovuto mandare squadre di operai a cercare di risolvere la situazione.
Cosa che ha finito per causare ritardi fino a 8 ore e la soppressione del 20% dei treni a lunga percorrenza e del 70% di quelli del traffico regionale.
Non ha aiutato il guasto a un treno Italo sulla direttissima Roma-Firenze all’altezza di Orte, in provincia di Viterbo, che ha ridotto la circolazione a un unico binario creando una lunga coda di convogli in entrambe le direzioni.
Il giorno dopo, la situazione resta critica: martedì sarà garantito solo l’80% dei treni alta velocità e il 50% dei treni del trasporto regionale nel Lazio. Inoltre tutti i treni alta velocità in arrivo e partenza da Roma fermeranno nella stazione Tiburtina.
Lunedì sera il ministro dei Trasporti Graziano Delrio ha fatto sapere di aver chiesto “con la massima urgenza un dettagliato rapporto in riferimento ai rilevanti ritardi registrati oggi nella circolazione dei treni, nel nodo di Roma e nel Centro-nord del Paese, che hanno causato notevoli disservizi e disagi ai passeggeri”, anche “al fine di poter valutare eventuali responsabilità anche delle imprese ferroviarie che eserciscono il servizio”.
Il ministero chiede delucidazione “sulle cause che hanno, di fatto, generato tale situazione, con riferimento ai vari sottosistemi della rete ferroviaria, nonchè alle attività e ai comportamenti delle medesime imprese”.
In particolare Delrio vuol sapere “se siano state attuate le corrette azioni manutentive e se e quali misure siano state adottate preventivamente, in ragione delle già note previsioni meteorologiche, ai fini della tutela dei viaggiatori”. Si vedrà dunque se la risposta del gestore della rete confermerà i problemi alle scaldiglie.
Silvano Spada, esperto di sistemi ferroviari interpellato dal quotidiano di via Solferino, aggiunge comunque che oltre alla condizione della rete va valutato lo stato del materiale rotabile: “Per i convogli bisogna assicurarsi che il sistema di innalzamento/abbassamento del pantografo funzioni correttamente: se questo non accade, i vagoni si fermano”.
Occorre poi che i cavi ad alta tensione siano adeguatamente ricoperti di grasso antigelo.
Il Codacons presenterà oggi un esposto a 104 procure in tutta Italia. “Dopo le indagini chieste dal Ministro dei Trasporti Delrio, sul caos ferroviario che nelle ultime ore ha devastato il paese sarà la magistratura ad intervenire — si legge nel comunicato — Il Codacons chiede di aprire inchieste sul territorio per accertare cause e responsabilità dei pesantissimi disagi ferroviari che hanno interessato tra ieri e oggi il paese”. “Le Procure dovranno indagare per interruzione di pubblico servizio verificando le inefficienze dei gestori ferroviari — afferma il presidente del Codacons Carlo Rienzi — E’ intollerabile che maltempo e basse temperature possano mettere in ginocchio l’intero settore dei trasporti su rotaie, coinvolgendo migliaia di incolpevoli passeggeri che hanno subito disagi assurdi”.
(da “il Fatto Quotidiano”)
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