Destra di Popolo.net

LIGURIA LIBERA CANDIDA MUSSO GOVERNATORE E SPARIGLIA LE CARTE NEL CENTRODESTRA

Aprile 12th, 2015 Riccardo Fucile

ORA L’ELETTORE DI AREA HA UNA ALTERNATIVA A TOTI … E LA POSSIBILITA’ DI VOTARE UNA LISTA DI NON INQUISITI

Mentre Salvini, in visita in città , augurava a un motociclista che lo contestava al grido di “via i razzisti da Genova” di “schiantarsi in moto”, la novità  della giornata politica è un’altra ed è destinata a segnare le elezioni regionali di fine maggio.
Nonostante promesse e lusinghe, pressioni e ponti d’oro, Liguria Libera ha deciso di sparigliare le carte e presentare una seconda lista di centrodestra, con candidato governatore il docente universitario Enrico Musso, già  senatore del Pdl, da cui poi   si staccò per dare vita a una lista locale che alle scorse comunali di Genova raggiunse il 15%, superando Forza Italia, ferma al 12%.
E’ evidente che la discesa in campo di Musso pone fine ai vaneggiamenti di Toti e Salvini sul possibile sorpasso nei confronti di Raffaella Paita, ipotesi che peraltro non è mai esistita.
Ora le elezioni regionali vedono due candidati di sinistra, Paita (Pd) e Pastorino (a sinistra del Pd) accreditati del 33% e del 16%, Alice Salvatore (M5S) data al 22-23%, e due di centrodestra, Toti (dato fino ad oggi al 29%) e la new entry Musso non ancora quotato dai sondaggisti.
Musso non solo pescherà  nell’elettorato di Toti, ma anche tra quegli elettori di centrodestra che non avrebbero   mai votato un’alleanza tra Forza Italia e un partito xenofobo.
Non solo: mentre Toti rappresenta l’ennesimo paracadutato da Berlusconi in Liguria (c’è chi ricorda ancora Minzolini), Musso insegna all’università  di Genova, è consigliere comunale ed è persona stimata.
Ultimo dettaglio non trascurabile: mentre Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia portano come capilista tre inquisiti per le spese pazze in Regione, chi sta a destra perchè crede nei valori della legalità  può almeno votare per un non inquisito, il che pareva diventata una cosa impossibile.
E dopo la sceneggiata della finta candidatura di Rixi, falso paravento in cambio dell’appoggio in Veneto, e l’arrivo in deltaplano del cittadino di Novi Ligure, ora il M5S può puntare al secondo posto e Toti prenotare il ritorno a casa.

argomento: Musso | Commenta »

IL VERO COSTO DELLE PROMESSE DI RENZI

Aprile 12th, 2015 Riccardo Fucile

GLI 80 EURO SONO COSTATI 10 MILIARDI E ORA IL BUCO DA COPRIRE E’ DI 12 MILIARDI… SI PARLA DI UN TESORETTO, MA E’ ULTERIORE DEFICIT E LO PAGHERA’ CHI NON AVRA’ PIU’ DETRAZIONI

Le promesse possono diventare una maledizione, anche e soprattutto quando vengono mantenute.
L’ultima si trova nel Pnr, il Programma nazionale di riforme da mandare a Bruxelles, l’elenco degli impegni presi dal governo per ottenere i numeri indicati nel Documento di economia e finanza, il Def.
Il premier Matteo Renzi si impegna con la Commissione europea ad approvare la riforma della legge elettorale entro maggio 2015.
Nella bozza la scadenza era luglio, ma serve il voto prima che le elezioni regionali sconquassino il Parlamento.
E quindi ecco la promessa, per poter poi dire alla minoranza riottosa del Pd “ce lo chiede l’Europa”.
Questa è una piccola promessa, però, infilata quasi abusivamente in un programma economico. Quelle che lasciano tracce pesanti sono altre.
Prendete gli 80 euro, molto utili a Renzi e al Pd per ottenere il 40,8 per cento dei voti alle elezioni europee di un anno fa: valgono circa dieci miliardi all’anno, il governo continua a spiegare che gli italiani ora possono spenderli in tutta serenità , visto che la copertura finanziaria da provvisoria è diventata strutturale, cioè duratura.
Ma è così?
I numeri del Def si reggono sulle “clausole di salvaguardia” pronte a scattare: in assenza di tagli di spesa di pari entità , le aliquote dell’Iva e le accise sulla benzina saliranno per garantire all’erario 12,8 miliardi nel 2016, 19,2 nel 2017 e 22 dal 2018.
In altre parole: per vincere le Europee Renzi ha adottato una misura da 10 miliardi all’anno e oggi, un anno dopo, al bilancio dello Stato mancano oltre 12 miliardi all’anno. E per questo incombe un aumento delle tasse analogo allo sconto concesso dal premier, come certifica il documento del Tesoro.
Con le promesse si vincono le elezioni ma poi si rischia di governare male.
Anche lo scontro attuale con i Comuni, ora in fase di tregua armata, risale in parte a un’altra misura elettorale: l’abolizione dell’Imu sulla prima casa.
Il governo di larghe intese di Enrico Letta dovette concederla nel 2013, tamponando l’effetto contabile con un intreccio di altre imposte locali.
Alcuni Comuni alzarono al massimo l’aliquota Imu appena prima della sua abolizione, così da poter reclamare poi dallo Stato centrale maggiori risarcimenti.
Risultato: stanno ancora litigando su 625 milioni mentre già  comincia la nuova lotta sui 10 miliardi che il governo deve trovare con la prossima legge di Stabilità .
E almeno una parte toccherà  ai Comuni. I sindaci si irritano parecchio quando vedono tabelle come quella a pagina 98 del Programma di stabilità  del Def: nel 2015 le entrate delle amministrazioni locali scendono di 2,7 miliardi mentre le spese quasi del doppio, 4 miliardi.
Nel frattempo a Roma le amministrazioni centrali aumentano sia le entrate (+7,1 miliardi) che le spese (+8 miliardi).
L’ultima promessa elettorale è quella del “bonus Def”, il tesoretto da 1,6 miliardi che il governo si è attribuito lasciando correre di uno 0,1 per cento più del previsto il deficit nominale nel 2015 (cioè si spendono soldi che non ci sono e che andranno presi a prestito).
Un margine di spesa che “sarà  utilizzato per rafforzare l’attivazione delle riforme strutturali già  avviate”.
Si immagina che prima delle elezioni regionali seguiranno altri dettagli, a beneficio di elettori indecisi che potrebbero così orientarsi verso il Pd.
Eppure, a leggere la relazione definitiva del Def, si scopre che tra le misure di revisione della spesa, cioè i tagli, c’è la “razionalizzazione” delle agevolazioni fiscali.
Misura meritoria, ma che nel concreto significa che per qualcuno aumenteranno le tasse. Nello specifico, le agevolazioni fiscali dovranno contribuire per 2,4 miliardi di euro, mentre nelle bozze era soltanto 1,5.
Poi il governo ha “ipotizzato”, così si legge nel documento, che invece varrà  un miliardo in più.
Riepilogando: nel giro di una settimana il governo ha deciso che c’è un tesoretto per 1,6 miliardi ma che per qualcuno le tasse saranno più pesanti di un miliardo.
Cosa non si fa pur di avere un annuncio efficace da spendere in campagna elettorale.
A Palazzo Chigi, e soprattutto al Tesoro, sono però consapevoli che l’equilibrio è delicato e che più impegni si prendono maggiori saranno i problemi in autunno.
Ma a fine maggio ci sono le Regionali.

Stefano Feltri
(da “Il Fatto Quotidiano”)

argomento: Renzi | Commenta »

BLUFF SUI NUOVI OCCUPATI, GOVERNO IRRITATO CON L’INPS

Aprile 12th, 2015 Riccardo Fucile

IL MINISTERO DI POLETTI SI RIFIUTA DI COMMENTARE I DATI: “CHIEDETE A LORO”

“Non diremo nulla”. Il giorno dopo i dati sul Lavoro diffusi dall’Inps, colpisce soprattutto il silenzio del ministero guidato da Giuliano Poletti.
Per tutta la giornata dagli uffici di via Veneto traspare l’irritazione per l’ennesima smentita agli entusiasmi alimentati dal governo.
Diversamente da quanto accaduto a marzo — quando l’Istituto guidato da Tito Boeri aveva diffuso i dati sulle richieste di incentivi arrivate dalle imprese (76 mila, per 276 mila lavoratori), subito rilanciati con entusiasmo dal ministro —stavolta il silenzio è totale: “Sui dati Inps non diremo una parola, chiedete a loro”.
Eppure, i numeri comunicati venerdì dall’Istituto di previdenza raccontano di un mercato del lavoro fermo: nei primi due mesi dell’anno, rispetto a gennaio-febbraio 2014 ci sono solo 13 contratti in più.
Effetto dell’aumento di quelli stabili, e del crollo di quelli precari e di apprendistato.
In sintesi: la qualità  dell’occupazione migliora, ma la quantità  non cresce.
Una rivelazione che ha gelato la compagine di governo, e che ha rischiato di guastare l’effetto del “bonus Def”.
Solo poche settimane prima Poletti aveva parlato di 79 mila contratti stabili in più nel primo bimestre 2015, salvo poi ridimensionarlia 45 mila comunicando anche le cessazioni.
Venerdì l’Inps ha spento gli ultimi entusiasmi.
Stavolta la “trasparenza” voluta da Boeri ha provocato l’imbarazzo del ministero. Scene che non si vedevano dai tempi di Elsa Fornero, il ministro che accusò l’Istituto di previdenza di non fornire dati precisi sugli esodati.
“C’era un’opacità  forte, la trasparenza crea attriti. Se avessi avuto Boeri sarebbe andata diversamente — spiega l’ex ministro Fornero — Poletti è un politico, e si muove come tale: la verità  è che le numerose stabilizzazioni dimostrano chel’articolo 18 non c’entra nulla”. “C’è stata un’isteria collettiva sui numeri generata forse da un eccesso di entusiasmo —spiega Filippo Taddei, responsabile economico del Pd —. Nessun intento propagandistico, ma solo la fretta di arrivare a interpretazioni e conclusioni che non c’erano. Bisogna attendere almeno i dati dell’Istat del primo semestre: il contratto a tutele crescenti è partito il 7 marzo, e gli effetti si vedranno dopo, però i contratti stabili crescono: è un gran risultato”.
Secondo Cesare Damiano, deputato Pd, presidente della Commissione lavoro, “non si scopre ora che il governo comunica dati che gli fanno comodo. Gli incentivi stanno funzionando, ma vanno estesi oltre il 2015, altrimenti le imprese ne approfitteranno per accaparrarsi lo sgravio e poi licenziare”.
“Ministero e governo hanno male interpretato i dati — spiega l’economista Carlo Dell’Aringa —.Nel Def la disoccupazioneè prevista in calo di 80 mila unità . Non è molto: senza la crescita si può fare ben poco”.
Ieri mattina l’irritazione è arrivata alle stelle dopo che il Sole 24 Ore ha rivelato che nel decreto legislativo sul riordino dei contratti, la Ragioneria dello Stato ha ottenuto l’inserimento di una clausola di salvaguardia: se le risorse per le stabilizzazioni dei contratti di collaborazione non dovessero bastare, saliranno i contributi a carico di imprese e lavoratori autonomi.
Una misura comparsa solo quando il testo è arrivato nelle Commissioni Lavoro di Camera e Senato: “C’è un livello di decenza sotto il quale non si dovrebbe scendere”, si leggeva in prima pagina.
La clausola scatterebbe se la le stime dal governo (37.000 trasformazioni più altre 20.000 aggiuntive) dovessero essere superate dalle richieste: il bacino potenziale è formato da 370 mila collaboratori monocommittenti.
Il governo aveva destinato alle 20 mila conversioni aggiuntive 136 milioni di euro fino al 2018, prelevandoli dagli 1,9 miliardi stanziati per la decontribuzione (fino a 8.060 l’anno, per tre anni).
Se le stime dovessero essere superate, scatterebbe l’aggravio per autonomi e imprese, chiamate a pagare con un paradossale contributo per la decontribuzione.
“Bisognerebbe trovare il nome di cotanto genio, di sicuro Renzi interverrà ”, auspicava ieri il giornale di Confidustria.
Appena letto, da Palazzo Chigi sono partiti gli strali alla volta del ministro Poletti.
Non è la prima volta che il premier sconfessa il titolare del Lavoro, ma stavolta sono bastate poche ore.
E così poco dopo pranzo tocca a Poletti rassicurare: “Verrà  superata”.

Carlo Di Foggia
(da “Il Fatto Quotidiano”)

argomento: Lavoro | Commenta »

ESILARANTE POLI BORTONE: “CON ME SI PUO’ COMPORRE UN NUOVO CENTRODESTRA”

Aprile 12th, 2015 Riccardo Fucile

SALVINI VOLTAGABBANA ORA APPOGGIA LA “NUOVA” CHE IERI ERA “VECCHIA”… LA BASE PUGLIESE DI FDI VUOLE APPOGGIARE SCHITTULLI, LA MELONI NON SI ASSUME RESPONSABILITA’ E CONVOCA LA DIREZIONE… LA POLI BORTONE POTREBBE LASCIARE ANCHE IL QUINTO PARTITO

Chi avanza un nome da un lato, chi lo ritira dall’altro, chi stoppa membri del proprio partito, chi propone “ticket”: c’è tutto l’occorrente per far venire il mal di testa agli elettori pugliesi
Riassumendo per il lettore che si sarà  già  perso nel vortice dichiarazioni contrastanti: Fitto gioca l’abile mossa di risolvere il nodo delle liste con l’idea di presentare entrambi i candidati – Schittulli, area Fitto, e Poli Bortone, area FI, Lega e FdI – alle elezioni.
Invece che accettare, visto che fino a ieri appoggiava con baci e abbracci Schittulli, la Poli Bortone, in piena overdose di poltronismo, dice no, ormai Silvio l’ha candidata a governatore, non si accontenta.
Fitto ha lanciato l’esca e i pesci abboccano: diciamo quasi tutti , salvo i più intelligenti ed esperti.
Il moderatore Matteoli invita a riflettere su una ipotesi che va perseguita e che sarebbe una soluzione equa e il capogruppo alla Camera Fdi Rampelli crede che la formula di Fitto possa essere “vincente per dare un buon governo alla Puglia”.
La pantomima non è finita, perchè in serata Vitali esce con l’ennesimo annuncio che si spera definitivo: “Mi hanno telefonato e mi hanno detto che” Poli Bortone “ha accettato la nostra proposta” precisando però di “non aver ancora parlato con lei”.
“Per noi – ha aggiunto- la partita è chiusa”.
La diretta interessata conferma con una nota: “Dopo le dichiarazioni della Lega ci sono le condizioni per arrivare in Puglia alla composizione di un centrodestra nuovo”.
Il centrodestra “nuovo” sarebbe rappresentato ovviamente da lei, reduce da cinque partiti diversi, e da Salvini che fino a ieri l’aveva accostata al vecchio ma che oggi diventa il nuovo.
Ci sarebbe da scompisciarsi dalle risate: una ex missina alleata con la becerodestra antinazionale, antimeridionale e xenofoba.
Ora si aspetta l’allineamento della Meloni che fino a ieri giurava fedeltà  a Schittulli e Fitto, ma la base del partito in Puglia non vuole sentire parlare della Poli Bortone.
Se la Meloni cambia versante dimostra per l’ennesima volta di essere la ruota di scorta di Berlusconi., con il rischio di rimediare un gran flop elettorale.
Non si vuole assumere la responsabilità  e rimanda la decisione, convocando il direttivo di FdI per domani alle 16.
Fdi rischia di spaccarsi e si vocifera che la Poli Bortone potrebbe lasciare anche il suo quinto partito.
E’ il nuovo che avanza, tra vecchie cariatidi e rutti padani.

argomento: Forza Italia, Fratelli d'Italia | Commenta »

LA MORETTI FIRMA L’APPELLO CINQUESTELLE: “MI TAGLIERO’ LO STIPENDIO”

Aprile 12th, 2015 Riccardo Fucile

LA CANDIDATA PD SPIAZZA TUTTI: “NON SOLO FIRMO, MA ESTENDIAMO L’IMPEGNO A TUTTI I CONSIGLIERI REGIONALI”…E ADESSO IL LEGHISTA ZAIA RIMANE L’UNICO RAPPRESENTANTE DELLA CASTA PADAGNA

Alessandra Moretti firma l’appello del Movimento 5 Stelle per tagliarsi lo stipendio. La candidata Pd alle elezioni Regionali in Veneto, già  eurodeputata e già  parlamentare e coordinatrice della campagna elettorale di Pierluigi Bersani, ha risposto con una lettera alla proposta della avversario M5S Jacopo Berti per la riduzione della paga da consigliere regionale.
“Non ci metto solo la firma ma prendo un impegno davanti agli elettori”, ha detto, “e propongo di estenderlo a tutti gli eletti futuri in Regione”.
La Moretti nel suo programma prevede un intervento per la riduzione dei costi della politica con alcuni interventi simili a quelli dei grillini (che in più chiedono l’abolizione integrale del vitalizio). “Riconosco che il Movimento di cui fai parte”, ha concluso la candidata, “sia stato tra i promotori della battaglia contro i costi della politica e sono la prima a voler prendere un impegno”.
I candidati si siederanno al tavolo e firmeranno insieme l’accordo.
L’appuntamento è per martedì 14 aprile alle 9 e 30 e per il momento l’unica divergenza sembra essere su chi dei due candidati dovrà  offrire la colazione all’altro. Due anni fa Grillo aveva lanciato un appello simile all’allora neo eletto segretario Pd Matteo Renzi: “Per ridurre i costi della politica”, aveva detto il comico ai tempi, “non e’ necessaria una legge, è sufficiente che ‘Renzie’ dichiari su carta intestata, come ha fatto il M5S, la volontà  di rifiutare i rimborsi elettorali con una firma”.
Ora i due candidati per le Regionali in Veneto siglano l’inedita intesa.
Tutto è cominciato in rete la settimana scorsa. Berti dal blog di Beppe Grillo ha lanciato l’appello con l’hashtag #Morettifirmaqui.
“La Moretti — scriveva il grillino — dice di voler tagliare gli stipendi e i vitalizi dei consiglieri. Una cosa che noi 5 stelle facciamo da sempre, e mi fa piacere che lei ne parli con tanto entusiasmo. È per questo che al posto di parlarne e basta, la invito a fare come noi: a firmare un documento dove si rinuncia completamente ai vitalizi, ai privilegi e ci si riduce lo stipendio”.
E la Moretti ha deciso di rispondere accettando l’invito: “Apprezzo l’attenzione che hai rivolto alle mie proposte contro gli sprechi della politica”, ha scritto nella lettera a Berti.
“Ne approfitto per chiarire un punto: attualmente non percepisco nè stipendio, essendomi dimessa da europarlamentare, nè vitalizio”.

(da “il Fatto Quotidiano”)

argomento: elezioni | Commenta »

HO DECISO, VOTERO’ PER “LIGURIA CAMBIAMOLI”

Aprile 12th, 2015 Riccardo Fucile

CI RIPROPONGONO ANCHE GLI INDAGATI PER LE SPESE PAZZE IN REGIONE

Piangere per disperazione, incazzarsi dalla rabbia di essere stati fregati o ridere a crepapelle?
A leggere l’elenco degli indagati per le spese pazze in Regione Liguria possiamo farci prendere indifferentemente da questi tre generi di reazioni.
La meschinità  umana (confronta il termine sul Sabatini-Coletti) non ha limiti di decenza se riferita a signori che percepiscono prebende vicine ai diecimila euri al mese.
Questi “meschinetti” (confronta il termine sul Sabatini-Coletti) appartengono a destra, sinistra e puranco centro.
Meschinetti perchè si sono fatti pagare da noi non solo irreprensibili (mah?) trasferte di lavoro a Roma per difendere così bene i diritti del nostro territorio, ma vacanze   passando le acque alle terme con famiglia al seguito, cene non dietetiche in grandi ristoranti all’insegna dello sbafo illimitato, ma anche “oggetti” inconsueti o fantasiosi.
Dalla consigliera che ha messo sul conto da noi pagato alcuni bottoni (mi strazia l’idea che la poveretta non avesse nemmeno qualche euro per chiudere la camicetta con il rotondo   accessorio madreperlaceo) a quello che ha inserito in   rimborso spese anche una confezione di Imodium (loperamide).
Non sapete che cosa è? E’ un farmaco che blocca la diarrea, cementifica le viscere scombussolate, frena le corse forsennate a caccia di una water. Strepitoso!
Sarebbe divertente sapere dove il suddetto iper-colitico ha avuto gli attacchi.
A un vertice del suo partito? Ad Arcore?
Meravigliosa la netta separazione fra gli sbafi di destra, tutti all’insegna del più sfrenato capitalismo, con bagni turchi e massaggi, a quelli di stampo bolscevico Mosca anni Sessanta, con viaggi nel paradiso cubano ad ascoltare Raul Castro e magari aggiungere al folle divertimento del comizio anche due passi di merengue.
C’è chi nella città  di papa Giovanni Paolo II ha scelto di farsi rimborsare cenoni al ristorante Cyrano de Bergerac.
Sublime coincidenza con il sagace eroe di Rostand munito di un lungo nasone da bugiardissimo!
Qualcuno, invece,   ha distribuito utili consulenze ad amici e compagni.
Avete scritto un illeggibile saggetto sulla classe operaia nel modenese del dopoguerra? Ecco che il compagno vi appioppa una consulentina da cinquemila euro per suggerire a una Regione ricca di bravi dirigenti e funzionari generosi consigli su come sviluppare…l’economia del territorio.
Pare addirittura che ci sia chi ha fatto i ritocchini sulle ricevute: con la bianchetta che si usava per correggere le insufficienze scolastiche.
Lo sbianchettatore da consiglio regionale avrebbe modificato il numero degli ospiti a un luculliano pranzetto in agriturismo con contorno di caprette e pecorelle brucanti.
Amici, un suggerimento: nella cabina elettorale portate anche la lista della spesa pazza.
Aggiornata, mi raccomando.
E’ l’ultima occasione per cambiare stile di vita.
Io ho deciso: voterò per “Liguria Cambiamoli!”.

Mario Paternostro
(da “Primocanale“)

argomento: Genova | Commenta »

POCHI SOLDI AI PARTITI: PRESSING DEI TESORIERI PER IL FINANZIAMENTO

Aprile 12th, 2015 Riccardo Fucile

“SENZA FINANZIAMENTO PUBBLICO, LA POLITICA FINIR’ IN MANO ALLE LOBBY”

Si sono guardati negli occhi, con aria un po’ smarrita, quasi impotente, la prima volta che si sono incontrati, i tesorieri dei partiti.
Appuntamento a Montecitorio, al gruppo Pd, nella sala Berlinguer.
Giro di tavolo piuttosto sconsolato. “Ci vorrebbe di nuovo il finanziamento ai partiti. Ma come facciamo a riproporlo ai cittadini?”.
La questione di fondo, il problema quasi irrisolvibile.
Alla prima riunione hanno partecipato un po’ tutti: Francesco Bonifazi (Pd), Maria Rosaria Rossi (Forza Italia), Franco Bonato (Sel), Gianfranco Librandi (Scelta Civica), Paolo Alli (Ncd), rappresentanti di Fratelli d’Italia e Lega.
Non c’erano quelli di Camera e Senato del M5S: non sono stati convocati, visto che il finanziamento pubblico loro non l’hanno mai preso.
Nell’ultimo mese i tesorieri si sono incontrati due volte. E si rivedranno ancora.
Primo accusato: il fallimento del meccanismo del 2 per mille che gli italiani avrebbero dovuto destinare ai partiti nella dichiarazione dei redditi .
Secondo la legge fatta dal governo Letta avrebbe dovuto portare un “tetto massimo” di 7,75 milioni di euro nel 2014.
Evidentemente sovrastimando e non di poco le potenzialità  del meccanismo: alla fine sono state solo 325.711 euro le risorse recuperate così.
“Per garantire un funzionamento minimo dei partiti i soldi servono — ha chiarito Alli — per mantenere dipendenti, sedi, iniiniziative. Si tratta di una garanzia minima della democrazia”.
E dunque, “senza finanziamento pubblico il rischio è che la politica finisca nelle mani delle lobby, come succede in America”.
Sono mesi che le cronache raccontano di bilanci in rosso, dipendenti in cassa integrazione e affitti non pagati.
Ma sono anni che i giornali sono pieni di scandali legati a tesorieri che sisono intascati tesori (vedi Lusi per il Pd e Belsito per la Lega).
Perchè di soldi i partiti ne hanno ricevuti a palate (oltre 2 miliardi e 253 milioni di euro solo tra il 1994 e il 2008).
“Davanti ai cittadini riproporre il finanziamento pubblico è insostenibile. Ma dovremo comunque trovare un modo alternativo di ricevere soldi”.
Quale? Come? “Ci torneremo a una forma di finanziamento pubblico”, dice Librandi (quello che ha appena proposto di affittare i parlamentari).
Che la mette così: “I politici ne hanno combinate di tutti i colori e i 5 euro a voto che ricevevano i partiti prima erano troppi. Ma meno, 1 o 2, sarebbe un compromesso accettabile”.
Poi spiega: “Magari faremo una proposta di legge condivisa da noi tesorieri”.
Un bel problema per Bonifazi, che a quelle riunioni ha partecipato come tesoriere, ma anche come rappresentante del partito di governo.
Lui combatte con i conti che non tornano e con la dubbia riuscita delle cene di fund raising , tra ospiti imbarazzanti (c’era anche il Buzzi di Mafia Capitale) e elenchi di partecipanti impossibili da completare (e da offrire all’opinione pubblica).
Ma sa che il governo Renzi la faccia su una legge che reintroduca il finanziamento pubblico proprio non ce la può mettere.
Guai in arrivo.

Wanda Marra
(da “Il Fatto Quotidiano”)

argomento: Politica | Commenta »

DUE PER MILLE AI PARTITI: SOLO 16.518 CONTRIBUENTI SU 41 MILIONI L’HANNO DESTINATO ALLA POLITICA

Aprile 12th, 2015 Riccardo Fucile

ALLO STUDIO PROPOSTE ALTERNATIVE

Chi l’avrebbe mai detto: indifferenti ai cosiddetti “costi della democrazia”, insensibili al presunto “primato della politica”, per nulla commossi dal grido di dolore dei partiti in bolletta che piangono miseria dopo l’abolizione del finanziamento pubblico diretto, anzi piuttosto scandalizzati dalle loro fonti di sostentamento alternative (rimborsi istituzionali per spese private, tangenti mascherate da donazioni a fondazioni e aziende vinicole, oltre — si capisce — alle vecchie care mazzette), gli italiani non hanno alcuna intenzione di foraggiare la Casta.
Anche quando è gratis perchè paga lo Stato: solo 16.518 contribuenti sui 41 milioni (0,4 su mille) hanno approfittato dell’occasionissima offerta dalla legge Letta di destinare il 2 per mille delle loro tasse al loro partito.
O perchè un partito non ce l’hanno, o perchè sono disposti al massimo a votarlo, non certo a foraggiarlo.
La riforma aveva fissato in 7,7 milioni l’anno il tetto massimo dei contributi, vedi mai che i contribuenti inondassero di dobloni i partiti.
Nel 2014 sono arrivati la miseria di 325.711 euro, da suddividere fra le varie sigle: 199 mila al Pd, 24 mila a FI, 23 mila a Sel, 16 mila a Sudtiroler, 9.600 al Psi (quando c’è da incassare c’è sempre), 9.300 a FdI, 4 mila a Union Valdotaine, 3 mila a Udc, 656 al Partito tirolese.
Perciò i tesorieri dei partiti hanno preso a riunirsi in conciliaboli carbonari, in catacombe e sottoscala, per studiare il da farsi prima di dichiarare bancarotta.
Scartate le rapine in banca, troppo rischiose, l’idea che va per la maggiore è ripristinare il finanziamento pubblico diretto.
Ma non si escludono proposte alternative, decisamente meno impopolari.
Casa chiusa, partito aperto.
L’iniziativa, che viene incontro all’esigenza di modernizzare, regolamentare e tassare la prostituzione levandola dai marciapiedi, prevede l’affidamento delle nuove case di appuntamento alle fondazioni di partiti e singoli politici, che oggi si barcamenano in attività  culturali perlopiù fittizie o inutili, mentre in futuro potranno rendersi utili gestendo bordelli attraverso maà®tresses lottizzate per correnti, in base ai voti delle primarie: 80% alla renziana Katiusciah, 20 per cento alla minoranza interna che si è subito divisa fra la bersaniana Marisa, la cuperliana Barbara, la fassiniana (nel senso di Fassina) Genoveffa, la dalemiana Cesarina e la civatiana Luisa.
Unica controindicazione: la ferma ostilità  di Forza Italia, il cui leader teme di perdere il monopolio del settore.
Chi vuol esser detenuto.
Il nuovo gioco a premi per rimpolpare le casse vuote, abbinato alla Lotteria
Ogni lunedì gli italiani potranno acquistare un Grattaevinci su cui dovranno indovinare i nomi dei politici arrestati e indagati nel corso della settimana.
Il ricavato andrà  al partito che riuscirà  a totalizzare più nuovi detenuti e inquisiti. L’idea, lanciata comprensibilmente dal tesoriere del Ncd, ha suscitato le immediate proteste di FI per la concorrenza sleale.
Balle a tassametro.
I renziani rilanciano con un’idea moderna e innovativa, subito appoggiata da Salvini: più menti, più incassi.
Un’Authority indipendente, scelta con gli stessi criteri di imparzialità  del nuovo Cda Rai, quindi nominata dal governo, premierà  ogni mese la bugia più grossa di un politico, a cui assegnerà  un bonus in denaro esentasse.
Contraria Forza Italia: il suo leader, dall’avvento di Renzi, è fuori forma.
Olgettine Panini.
Gli azzurri, in evidente conflitto d’interessi, insistono per un nuovo album di figurine, le Olgettine Panini: al posto dei calciatori o dei protagonisti dei cartoons, si collezionano immagini di ragazze allegre, maggiorenni e non.
Vista l’età  media degli elettori berlusconiani, si è pensato di rinverdire i fasti del programma radiofonico I 4 moschettieri trasmesso dall’Eiar fra il 1934 e il 1937 (primo compleanno di B.), che faceva incontrare gli eroi di Dumas con personaggi del cinema e della mitologia: il tutto abbinato a un concorso legato a una raccolta di figurine ispirate ai personaggi coinvolti nei racconti, presenti nei prodotti Buitoni e Perugina e nei pacchetti di sigarette; l’handicap era quella, introvabile, del feroce Saladino. Che, nella versione moderna, è la nipote di Mubarak.
Possibili gli scambi di doppioni fra concorrenti: tre Polanco per due gemelle De Vivo e così via.
Al primo leader che completa l’album, finanziamento tutto l’anno.
Riffa Capitale.
Si tratta di una lotteria da affidare —in ossequio alla par condicio — a Massimo Carminati detto il Nero e Salvatore Buzzi detto il Rosso, che potranno dirigerla anche dal carcere nell’ora d’aria.
Vince chi si aggiudica il maggior numero di appalti truccati o chi riesce nell’impresa di mettere in piedi un’associazione mafiosa senza neppure un mafioso.
“E dove sarebbe il problema?” han commentato all’unisono Pd e FI. Baci a tassametro. Memore della lunga fila di senatori di ogni partito in coda nell’agosto scorso per baciare la ministra Boschi dopo il Sì alla riforma costituzionale, col contorno di grattini sulla schiena a Denis Verdini e a Donato Bruno, la segreteria Dem ha deciso di monetizzare la chance sul modello Happy Days , dove Fonzie organizzava serate di beneficenza facendosi pagare dalle ragazze un tot a bacio.
Per ogni effusione dell’avvenente ministra, bisognerà  metter mano al portafogli: grattino 50 euro, bacio 100 euro, bacio con grattino 130. Sconti comitive.
Audiolibri griffati.
Per elevare il dibattito, si era pensato di mettere in commercio una serie di audiolibri con i classici della letteratura declamati dai parlamentari più popolari.
A Maurizio Gasparri era toccato il montaliano Ossi di seppia. Ma l’interessato ha fatto sapere che gli occorre tempo: “Io a pesca ce vado solo in vacanza, e poi come se fa a disossà  ‘ste seppie?”.

Marco Travaglio
(da “Il Fatto Quotidiano”)

argomento: Politica | Commenta »

ABILE MOSSA DI FITTO: “PROPONGO UN TICKET SCHITTULLI-POLI BORTONE”, VITALI CI CASCA E DICE NO, ORA E’ CHIARO CHI SI OPPONE A UN CENTRODESTRA UNITO

Aprile 12th, 2015 Riccardo Fucile

COSI’ FITTO ESCE COME COLUI CHE HA CERCATO FINO ALLA FINE DI UNIRE E BERLUSCONI SI ASSUME LA RESPONSABILITA’ DELLA CAPORETTO: MA IN FORZA ITALIA UNO NORMALE ESISTE?

“Come ulteriore prova di buon senso e di ragionevolezza, alla luce della situazione delle ultime ore , avanzo l’ipotesi di un ticket Schittulli-Poli Bortone, unendo tutte le energie migliori”.
E’ la proposta di Raffaele Fitto nella giornata dell’autoconvocazione dei fedelissimi a Lecce.
“Naturalmente – aggiunge l’ex ministro -, devono cadere tutti i veti sui nostri candidati nelle liste del nostro partito Forza Italia e predisporre, come è logico che sia, liste forti e competitive. Chi non accetta neanche questa soluzione, sta giocando un’altra partita che nulla ha a che fare con le elezioni regionali. Questo è il mio personale contributo di proposta politica, di ragionevolezza, anche per togliere a tutti ogni possibile scusa o alibi e per avere un una coalizione unita e vincente. La Puglia, le elettrici e gli elettori di questa Regione lo meritano”.
Ma la mediazione di Fitto viene respinta da Luigi Vitale: ” L’ipotesi di un ticket Schittulli-Poli Bortone   non sta sul tappeto. Al massimo potremmo analizzare l’ipotesi di un ticket Poli Bortone-Schittulli, nel senso che lei è il candidato presidente e lui vicepresidente”. ha dichiarato il commissario in Puglia di Forza Italia.
L’ultimo harakiri del plenipotenziario di Berlusconi che a questo punto resta inchiodato alle proprie responsabilità  sullo sfascio del partito.

argomento: Forza Italia | Commenta »

« Previous Entries
  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.592)
    • criminalità (1.404)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.536)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.080)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.796)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.396)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.415)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (544)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (32.579)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.690)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Giugno 2025 (450)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (308)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (437)
    • Giugno 2014 (392)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (210)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Aprile 2015
    L M M G V S D
     12345
    6789101112
    13141516171819
    20212223242526
    27282930  
    « Mar   Mag »
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • TRUMP HA PERSO LA PAZIENZA, IMPRECANDO IN DIRETTA TV, SULLE “VIOLAZIONI” DELLA TREGUA IN MEDIO ORIENTE DA PARTE DI NETANYAHU: “NON SANNO COSA CAZZO STANNO FACENDO. DOBBIAMO FAR CALMARE ISRAELE, PERCHÉ STAMATTINA SONO ANDATI IN MISSIONE”?
    • TRUMP NON HA CAVATO URANIO DAL BUCO: GLI STATI UNITI HANNO DISTRUTTO I SITI NUCLEARI IRANIANI DI FORDOW, NATANZ E ISFAHAN… MA ERANO VUOTI
    • MA COME SCEGLIE I COMPONENTI DELLE COMMISSIONI L’INFOSFERICO MINISTRO DELLA CULTURA, ALESSANDRO GIULI?
    • I TASSISTI SONO ALLERGICI ALLE TASSE: CHI GUIDA UN TAXI IN MEDIA DICHIARA AL FISCO 19.900 EURO LORDI ANNUI, PARI A UN INCASSO DI 1.492 EURO MENSILI. È QUANTO EMERGE DALLE DICHIARAZIONI DEI REDDITI DEL 2023
    • SPERIAMO CHE KHAMENEI CAMPI ANCORA A LUNGO: GLI UOMINI CHE LO CIRCONDANO SONO MOLTO PEGGIO DI LUI
    • PUTIN VUOLE UCCIDERE ZELENSKY A OGNI COSTO, LO SCORSO ANNO IL PRESIDENTE UCRAINO HA RISCHIATO, PER DUE VOLTE, DI ESSERE ELIMINATO
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA