LIGURIA LIBERA CANDIDA MUSSO GOVERNATORE E SPARIGLIA LE CARTE NEL CENTRODESTRA
ORA L’ELETTORE DI AREA HA UNA ALTERNATIVA A TOTI … E LA POSSIBILITA’ DI VOTARE UNA LISTA DI NON INQUISITI
Mentre Salvini, in visita in città , augurava a un motociclista che lo contestava al grido di “via i razzisti da Genova” di “schiantarsi in moto”, la novità della giornata politica è un’altra ed è destinata a segnare le elezioni regionali di fine maggio.
Nonostante promesse e lusinghe, pressioni e ponti d’oro, Liguria Libera ha deciso di sparigliare le carte e presentare una seconda lista di centrodestra, con candidato governatore il docente universitario Enrico Musso, già senatore del Pdl, da cui poi si staccò per dare vita a una lista locale che alle scorse comunali di Genova raggiunse il 15%, superando Forza Italia, ferma al 12%.
E’ evidente che la discesa in campo di Musso pone fine ai vaneggiamenti di Toti e Salvini sul possibile sorpasso nei confronti di Raffaella Paita, ipotesi che peraltro non è mai esistita.
Ora le elezioni regionali vedono due candidati di sinistra, Paita (Pd) e Pastorino (a sinistra del Pd) accreditati del 33% e del 16%, Alice Salvatore (M5S) data al 22-23%, e due di centrodestra, Toti (dato fino ad oggi al 29%) e la new entry Musso non ancora quotato dai sondaggisti.
Musso non solo pescherà nell’elettorato di Toti, ma anche tra quegli elettori di centrodestra che non avrebbero mai votato un’alleanza tra Forza Italia e un partito xenofobo.
Non solo: mentre Toti rappresenta l’ennesimo paracadutato da Berlusconi in Liguria (c’è chi ricorda ancora Minzolini), Musso insegna all’università di Genova, è consigliere comunale ed è persona stimata.
Ultimo dettaglio non trascurabile: mentre Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia portano come capilista tre inquisiti per le spese pazze in Regione, chi sta a destra perchè crede nei valori della legalità può almeno votare per un non inquisito, il che pareva diventata una cosa impossibile.
E dopo la sceneggiata della finta candidatura di Rixi, falso paravento in cambio dell’appoggio in Veneto, e l’arrivo in deltaplano del cittadino di Novi Ligure, ora il M5S può puntare al secondo posto e Toti prenotare il ritorno a casa.
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