Gennaio 3rd, 2021 Riccardo Fucile
UNA PETIZIONE FIRMATA DA 83 DOCENTI PER NON RIAPRIRE LE SUPERIORI
La riapertura della scuola, il prossimo 7 gennaio, si avvicina, e i numeri dei positivi e l’indice di contagiosità , rimasti alti anche durante la pausa di Natale, aumentano da più parti dubbi e perplessità sull’opportunità di far tornare sui banchi tutti i ragazzi.
Ieri è stato Stefano Bonaccini, a nome delle Regioni, a chiedere un nuovo confronto con il Governo. Oggi sono i sindacati a frenare.
“La riapertura della scuola il 7 gennaio è troppo rischiosa. Stiamo prendendo atto dei problemi dell’aumento dei contagi di questi giorni. Il 18 gennaio potremmo già avere un’idea dell’andamento epidemiologico e decidere a ragion veduta”. A dirlo all’Ansa è Elvira Serafini, segretario dello Snals, uno dei sindacati più rappresentativi della scuola.
Per Maddalena Gissi della Cisl Scuola si legge molto sui giornali, ma “con il Ministero non c’è nessun tipo di confronto. I dirigenti scolastici sono stremati; continuano a fare e rifare orari per le attività didattiche in presenza al 50%. Le famiglie sono confuse, i docenti si stanno reinventando modalità didattiche”, mentre “non è ancora chiaro se alle Regioni sono arrivate le risorse per ampliare la mobilità con mezzi aggiuntivi”. C’è una “dissociazione schizofrenica tra quanto si dice sulla necessità di rientrare a scuola e quanto si riesce a mettere in campo realmente!”. Il 7 si rientrerà ? “La soluzione sarà estratta il giorno della Befana come succedeva un tempo con la Lotteria Italia!”.
Per Pino Turi della Uil Scuola, ”è un errore scaricare sulla scuola le evidenti inadempienze diffuse che la scuola e il futuro del paese subisce e subirà nel tempo”. La campagna di vaccinazione “deve fare perno sulla scuola e non come sta accadendo per i trasporti e lo scaglionamento, su altre sia pure importanti attività che vorrebbero la scuola in posizione ancillare, di adattamento continuo alle esigenze altrui, non volendo capire l’importanza del settore per il futuro sociale ed economico che è evidenziato solo a parole”.
Nel frattempo, sono oltre 83mila le persone, soprattutto docenti, che in pochi giorni hanno sottoscritto la petizione dell’Unsic che chiede di proseguire con la Dad per qualche altra settimana, almeno alle superiori. Entro il 7 gennaio il sindacato punta a superare le 100mila adesioni. “Una maggioranza silenziosa è preoccupata per questo rischio e vuole responsabilmente salvaguardare vite umane e attenuare le sofferenze”.
Per Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi, si dovrebbero abbandonare le polemiche politiche e “ci si deve basare sulle evidenze scientifiche rappresentate dal Cts e quindi sì alla riapertura in presenza ma solo se non ci sono rischi per l’incolumità di studenti e personale. La frequenza deve essere ripristinata ma senza turnazioni dannose per l’organizzazione di vita e di studio dei ragazzi, limitando al massimo l’ampiezza degli scaglionamenti”. Per l’Anp “fondamentale requisito è che sui mezzi di trasporto vengano rispettate adeguate misure di sicurezza. Dentro le scuole le regole vengono rispettate e il rischio di contagi è minimo, come attestato da studi internazionali. Chiediamo da mesi che anche fuori dagli istituti scolastici le regole vengano rispettate e che si pratichi uno screening capillare e continuo tramite tamponi rapidi”.
(da agenzie)
argomento: emergenza | Commenta »
Gennaio 3rd, 2021 Riccardo Fucile
LA LOMBARDIA E’ FANALINO DI CODA E GALLERA HA LA CODA DI PAGLIA
La Lombardia è fanalino di coda nella classifica delle regioni che hanno fatto più vaccini. Secondo la spiegazione fornita dall’assessore al Welfare Gallera in realtà la campagna vaccinale inizierà il 4 gennaio, perchè il personale sanitario durante le festività natalizie ha usufruito di ferie bloccate per l’emergenza COVID.
Ma come sempre Gallera ci mette del suo e in un’intervista alla Stampa se la prende con le altre regioni, che secondo lui hanno corso, come se non fosse un’urgenza vaccinare al più presto tutti, per dimostrare di essere più brave delle altre.
«Agghiacciante una simile classifica. Per non parlare di quelle regioni che hanno fatto la corsa per dimostrare di essere più brave di chissà chi. Noi siamo una regione seria. Partiamo domani con 6000 vaccinazioni al giorno nei 65 hub regionali. I conti facciamoli tra 15 o 20 giorni»
Invece la Lombardia, che è “una regione seria”, parte domani. Ma chi è che si mette in competizione con gli altri Gallera o le altre regioni? Perchè se l’assessore ha l’animo in pace sapendo di aver agito al meglio accusa altri? Non sarà un tipico caso di coda di paglia? I sintomi ci sono tutti. Il vaccino forse non è stato ancora inventato, o forse Gallera NON lo ha ancora fatto.
(da “NextQuotidiano”)
argomento: denuncia | Commenta »
Gennaio 3rd, 2021 Riccardo Fucile
ARCURI: “SIAMO SECONDI IN EUROPA PER DOSI SOMININISTRATE”
L’Italia è seconda in Europa, dopo la Germania, per numero di vaccinati contro il Coronavirus.
Lo fanno sapere gli uffici del Commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri, in serata, mentre il totale delle somministrazioni, dopo le 22 del 2 gennaio tocca quota 67.461 vaccinazioni (20 mila in più di stamane) su 479.700 distribuite.
A due giorni dalla partenza del piano di vaccinazioni, è il Lazio a guidare la classifica degli enti locali in cui sono state somministrate più dosi del vaccino Pfizer rispetto a quelle già distribuite: 16.366.
Il totale di vaccinazioni riguarda 38.937 donne e 28.524 uomini. Nella classifica delle regioni, dopo il Lazio con il 35,7% dosi somministrate su quelle distribuite, segue Trento con il 34,8% di vaccinazioni (1.730 dosi su 4.975 distribuite), la Toscana con il 24% (6.824 su 27.920). Scende in diciannovesima posizione (stamane era la quindicesima) la Lombardia, che ha somministrato ad oggi il 3% delle dosi, cioè 2.446 su 80.595
In questa prima fase che prevede la vaccinazione per gli operatori sanitari, il personale e gli ospiti delle Rsa, la fascia d’età più vaccinata è quella tra i 50 e 59 anni (19.105), poi quella tra i 40 e i 49 anni (15.459) e quella tra i 30 e 39 anni (11.991). 57.393 sono gli operatori sanitari e sociosanitari che hanno ricevuto le prime dosi, seguiti da 4.990del personale non sanitario e 4.351degli ospiti delle Rsa.
(da agenzie)
argomento: emergenza | Commenta »
Gennaio 3rd, 2021 Riccardo Fucile
SONO I DATI MONDIALI A SMENTIRE IL TITOLO DEL QUOTIDIANO, MA IN ITALIA DIFFONDERE NOTIZIE FALSE NON E’ REATO
Dopo una lunga battaglia, i numeri sono in chiaro e disponibili a tutti. Nonostante questo, la ricerca del titolo scandalistico non abbandona le modalità comunicative di Libero Quotidiano che oggi titola così: «Tutti i Paesi vaccinano. Noi no».
I bersagli sono, ovviamente, il governo e il commissario Domenico Arcuri.
Ma i dati mondiali smentiscono questa tesi portata avanti dal quotidiano fondato da Vittorio Feltri e diretto da Pietro Senaldi.
Addirittura l’Italia è al secondo posto tra i Paesi dell’Unione Europea (quindi Regno Unito escluso) per vaccini effettuati.
Certo, a una settimana dal via della campagna vaccinale ci si attendeva qualcosa in più, ma dire che in Italia non si stiano facendo vaccini è una trovata per solleticare i fini palati di chi contesta a prescindere. Insomma, Libero sui vaccini non dà l’esatta misura della situazione.
Purtroppo (o per fortuna) la situazione nel resto del mondo non è come quella che sostiene Libero sui vaccini.
E ci sono i dati raccolti che smentiscono questa narrazione che ha un unico scopo: andare contro il governo. Ribadiamo: a una settimana dall’inizio della campagna vaccinale ci si attendevano numeri più elevati, ma sostenere che in Italia non si stiano effettuando vaccini mentre nel resto del mondo sì è sbagliato.
I numeri sono stati raccolti e sono pubblici. Già sappiamo del portale italiano che aggiorna — quasi in tempo reale — le dosi utilizzate. Poi c’è il resto del mondo che si mostra in questo grafico generato dai dati ufficiali (non ufficiosi) diffusi dai singoli Stati e sintetizzati da Ourworldindata.org.
Dire che sia un Paese che non fa vaccini — utilizzando un paragone con gli altri Stati che non regge — è un classico esercizio di narrazione non corretta della realtà . Purtroppo per Libero ci sono i dati a sovvertire il titolone a nove colonne.
(da agenzie)
argomento: denuncia | Commenta »
Gennaio 3rd, 2021 Riccardo Fucile
ACCERTAMENTI SE IL MEDICO FOSSE STATO DI RECENTE SOTTOPOSTO AL TAMPONE
Un medico in servizio all’ospedale Umberto I di Siracusa è risultato positivo al Covid19 dopo essersi sottoposto al vaccino a Palermo sei giorni fa.
La dottoressa Antonella Franco, direttore del reparto Malattie Infettive dell’ospedale di Siracusa, si era recata, insieme a un primo gruppo di persone facenti parte del personale sanitario di Siracusa, a Palermo per la somministrazione delle dosi di vaccino.
Le autorità sanitarie locali sono al lavoro per verificare se prima di mettersi in viaggio avesse contratto il virus e se fosse stata di recente sottoposto al tampone, magari asintomatico.
Le attenzioni sono adesso per le persone entrate in contatto con la dottoressa Franco, tra cui quelle che erano con lei a bordo del pullman per la trasferta a Palermo, e gli altri che ha incontrato nel corso delle procedure per le vaccinazione.
La notizia potrebbe suscitare preoccupazioni e timori riguardo all’efficacia del vaccino. Ma il presidente dell’Istituto superiore di sanità , Franco Locatelli, rassicura ricordando che la protezione immunitaria dall’infezione è completa solo dopo la somministrazione della seconda dose.
“Negli articoli scientifici – osserva – è chiaramente riportato che anche negli studi clinici si sono infettate persone dopo la prima dose proprio perchè la risposta immunitaria non è ancora completamente protettiva. E lo diventa soltanto dopo la seconda dose. Questa è una delle ragioni per non abbandonare comportamenti responsabili dopo essere stati vaccinati”.
“Sono risultata positiva al Covid, ma rifarei il vaccino e farò il richiamo che rappresenta l’unica grande opportunità che abbiamo per vincere questa battaglia. Se non l’avessi fatto, il virus indisturbato mi avrebbe arrecato magari un danno irreversibile”, ha detto la dottoressa Franco.
“Proprio il vaccino, che produce una proteina Spike che aiuta a formare gli anticorpi anticoronavirus e blocca la progressione virulenta del virus, contribuirà a bloccare la replicazione virale e a contenere gli effetti patogeni del virus. Vi assicuro che prima di fare il vaccino avevo eseguito più di un tampone ma il virus molto probabilmente era ancora in incubazione”, ha spiegato.
(da agenzie)
argomento: emergenza | Commenta »
Gennaio 3rd, 2021 Riccardo Fucile
IL GIOVANE 34ENNE AVREBBE CONFESSATO: LITIGIO PER LA GESTIONE DELLA TRATTORIA
C’è una incredibile svolta nell’indagine sull’omicidio dell’ex segretario provinciale di Bergamo della Lega Franco Colleoni. I carabinieri hanno arrestato uno dei figli della vittima, Francesco di 34 anni.
Secondo gli investigatori, ieri mattina dopo un nuovo diverbio per la riapertura della loro trattoria “Il Carroccio”, padre e figlio, hanno litigato furiosamente e nel corso della colluttazione il giovane ha picchiato violentemente il padre facendolo cadere a terra. Franco Colleoni avrebbe sbattuto più volte la testa su una pietra del cortile e sarebbe deceduto
Colleoni e il figlio, secondo quanto accertato dai carabinieri, avrebbero avuto da molto tempo rapporti burrascosi.
Francesco, cuoco nella trattoria del padre, avrebbe avuto più volte da ridire sulla gestione del locale. Nel corso della notte l’arrestato avrebbe ammesso ai militari del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Treviglio la colluttazione con il padre, ma avrebbe anche detto di non ricordare nulla dell’evento.
Un black out di almeno un paio d’ore, tanto tempo sarebbe passato tra l’omicidio e il momento in cui ha dato l’allarme. È stato quindi arrestato e trasferito nel carcere di Bergamo su ordine del pm Fabrizio Gaverini.
Le indagini si erano da subito concentrate nella cerchia di familiari e conoscenti di Colleoni. i cani della cascina non sono stati sentiti latrare al momento della colluttazione e da casa e dal ristorante non mancava nulla.
Molto disordine c’era invece tra l’appartamento al primo piano del proprietario e la cassa al piano terra. Segni di lotta. L’ipotesi dei ladri sorpresi a rubare non era stata presa davvero in considerazione, anche perchè nelle casse della trattoria chiusa per le norme anti Covid non c’era tanto contante, i colpi numerosi e violenti hanno piuttosto fatto pensare da subito a motivi personali, a un delitto d’impeto scatenato da risentimenti profondi.
A trovare il corpo di Colleoni ieri mattina dopo le 11,30 sono stati l’ex moglie Patrizia, che abita in zona, e i figli Federico e Francesco. E tutti e tre sono stati sentiti dai carabinieri fino a notte fonda. Poi le prime ammissioni di Francesco.
La notizia dell’arresto di Francesco Colleoni ha destato stupore nell’abitato di Brembo di Dalmine dove sia lui sia il padre Franco, sono molto conosciuti. Qualche vicino racconta che nell’ultimo periodo, durante la chiusura della trattoria per il lockdown, le liti tra i due si erano acuite.
(da agenzie)
argomento: Giustizia | Commenta »
Gennaio 3rd, 2021 Riccardo Fucile
“MESSAGGIO SBAGLIATO IN UN CITTA’ OSTAGGIO DELLA MAFIA”
Con una lettera inviata al sindaco di Foggia, Franco Landella, il presidente del Consiglio comunale Leonardo Iaccarino ha annunciato le sue dimissioni dopo il video in cui spara con una pistola a salve per festeggiare l’arrivo del nuovo anno.
“Come noto – scrive – uno scampolo della mia vita privata è diventato, mio malgrado, di pubblico dominio. Ciò ha leso la mia immagine pubblica (che è stata sempre ineccepibile) e l’Istituzione che rappresento. È superfluo – aggiunge – evidenziare che sono del tutto consapevole che in una città ostaggio della mafia, in cui le pistole sparano per uccidere, è doveroso evitarne qualsiasi utilizzo, per il forte disvalore simbolico che esse rappresentano”.
“Devo anteporre l’interesse dell’Istituzione che rappresento e della intera città , che per mia responsabilità si trova negativamente al centro della cronaca, e pertanto compiere un gesto per me doloroso ma inevitabile. Rassegno, pertanto – conclude – le mie dimissioni dalla presidenza dell’assise comunale”.
(da agenzie)
argomento: denuncia | Commenta »