ADDIO A SILVIA, L’ANGELO DI KABUL, OPERATRICE UMANITARIA DI “EMERGENCY” SEMPRE A DIFESA DEGLI ULTIMI
“IL TUO SORRISO ERA LUCE. ERI SEMPRE PRONTA A BATTERTI PER I TUOI IDEALI”: L’ITALIA CIVILE E NON RAZZISTA (QUINDI IL 55%) SI INCHINA DAVANTI A UNA DONNA CORAGGIOSA
Avrebbe compiuto 38 anni ieri Silvia Longatti, l’operatrice umanitaria di Emergency di stanza a Kabul morta nei giorni scorsi.
Silvia era originaria di San Cassiano di Prata Camportaccio, in Valchiavenna, dove tutti la conoscevano.
Aveva studiato Scienze Internazionali e Diplomatiche all’università di Genova e International relations alla Luiss Guido Carli di Roma. “Silvia – si legge sui social della ong fondata da Gino Strada – era con noi da molti anni. Era stimata come collega ed era amata come persona sempre disponibile e attenta a chi aveva intorno. Siamo vicini alla sua famiglia, ai suoi amici, ai colleghi che hanno condiviso con lei il suo tempo. Il nostro pensiero è costantemente con loro”.
La giovane sarebbe stata vinta, secondo fonti non ancora confermate, da una polmonite. “Ricordiamo la ragazza solare e sorridente che proprio ieri avrebbe compiuto 38 anni, il suo impegno civile per i diritti e le cause umanitarie che l’hanno portata sin da giovanissima a seguire progetti nei posti più difficili del mondo. Piena di idee e iniziative, perdiamo troppo presto una donna che si batteva con passione per i suoi ideali. Ci stringiamo ai suoi familiari, ai suoi cari e a tutti quanti hanno collaborato con lei, certi che il suo sorriso contagioso non è passato inosservato”, spiega il sindaco di Prata, Davide Tarabini che la conosceva da decenni e la descrive come una ragazza “molto generosa, che attraverso la sua attività con Croce Rossa prima, varie Ong ed Emergency ha vissuto ed è stata testimone nei luoghi degli ultimi battendosi per i diritti dei deboli. Era spesso lontano da casa ma quando aveva l’occasione tornava da noi ed era sempre molto cordiale con tutti in paese e in Valchiavenna, dove aveva molti amici”.
Le pratiche per il rientro della salma in Italia dall’Afghanistan sono ancora in corso.
Tantissimi i messaggi diffusi sui social di amici, colleghi e conoscenti: “Ti ho conosciuta così, pronta a partire per una missione insieme nel 2020…Abbiamo passato tanti momenti insieme, tanti turni estenuanti, tante chiaccherate rinfrancanti.Tu hai continuato a donare la tua vita per aiutare gli ultimi, i più deboli e oggi te ne sei andata.Conoscerti è stato un grande onore per me, e perderti sarà un gran dolore per tutti e tutte.Che la terra ti sia davvero lieve”, ha scritto un’operatrice della Croce Rossa su Facebook.
(da agenzie)
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