ANTAGONISTI DI SINISTRA: “NON STIAMO CON I FORCONI, INFILTRATI DALLA DESTRA”
IN PIAZZA MA DISTINTI I MOVIMENTI PER LA CASA E PER I MIGRANTI
La Questura di Roma alla fine ha ceduto. Oggi, in concomitanza con la mobilitazione dei cosiddetti forconi di Danilo Calvani, le strade della Capitale vedranno un corteo dei migranti e dei movimenti per la casa.
Le due manifestazioni non si toccheranno: la prima rimarrà a piazza del Popolo a cominciare dal primo pomeriggio, la seconda partirà alle 16.30 da piazza Esquilino e si concluderà a piazza Indipendenza per rinnovare le richieste del 19 ottobre: il diritto all’alloggio per tutti, anche per gli stranieri e per coloro che chiedono asilo.
La data scelta dai movimenti romani è casualmente la stessa dei forconi.
Il 18 dicembre è infatti la Giornata di Azione Globale per i migranti e per i rifugiati, e i comitati in difesa dei diritti dei migranti scenderanno nelle piazze di molte città italiane e del mondo.
A Roma c’era il timore da parte delle forze dell’ordine che due piazze politicamente antagoniste potessero originare tensioni, scontri e tafferugli.
Ecco perchè, come denunciavano da giorni gli organizzatori di piazza Esquilino, la Questura fino a lunedì aveva negato l’autorizzazione al corteo.
Le due mobilitazioni dunque rimangono geograficamente distanti.
Tuttavia, ricorda il leader dei Blocchi precari metropolitani Paolo di Vetta, “la nostra manifestazione sarà un sano anticorpo a quella dei forconi a piazza del Popolo, in parte monopolizzata dalla destra radicale che cerca visibilità strumentalizzando un disagio sociale vero”.
“Le proteste di questi giorni sono composte anche da persone realmente impoverite dalla crisi”, spiega Di Vetta, “eppure non è il momento per noi di manifestare con loro, specialmente a Roma dove i presidii sono stati alimentati dalla destra estrema”.
Il percorso concordato con le forze dell’ordine prevede anche un avvicinamento alla sede di Casapound, a pochi passi da piazza Vittorio.
“Se un giorno dovesse esserci una vera sollevazione di popolo allora ci saremo”, conclude il portavoce: “Ma non possiamo pensare di affiancarci a persone xenofobe e razziste”.
Il corteo antirazzista che avrà lo slogan “La lotta all’austerità non avrà frontiere” è promosso anche dalle scuole di italiano per stranieri di Roma, le associazioni per i diritti dei migranti e i movimenti sociali della Capitale.
Alle richieste di chiudere i Cie e annullare la Bossi-Fini si incrocia la battaglia per il diritto alla casa così come era avvenuto il 19 ottobre, quando moltissimi stranieri per la prima volta avevano sfilato lungo le vie della città accanto agli italiani.
(da “Huffington Post“)
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