ARRESTATO PER TRUFFA IL SINDACO DI PRIOLO, CANDIDATO PER FORZA ITALIA CHE APPOGGIA MUSUMECI
ENNESIMO ASSIST AI CINQUESTELLE, NON SI PUO’ ACCETTARE L’APPOGGIO DI UNO CHE HA 4 PROCESSI IN CORSO E 22 REATI CONTESTATI… MUSUMECI HA INTORNO VENTI IMPRESENTABILI
Gli agenti di polizia di Priolo hanno arrestato, con l’accusa di truffa e tentata truffa, il sindaco di Priolo e candidato alle elezioni regionali siciliane nelle liste di Forza Italia Antonello Rizza.
Secondo il provvedimento del gip Giuseppe Tripi, su richiesta della Procura, Rizza farebbe parte di un “consolidato sistema di illegalità diffuso all’interno e all’esterno dell’amministrazione comunale priolese”, finalizzato al “condizionamento e alla prevaricazione per il perseguimento illecito di finalità di tipo personale e clientelare”. Come Repubblica ha raccontato in questi giorni Antonello Rizza, sindaco di Priolo Gargallo, ha quattro processi in corso e 22 contestazioni di reato: concussione, tentata violenza privata, associazione a delinquere, falso, truffa, intralcio alla giustizia, tentata estorsione, turbata libertà di scelta del contraente.
Poi, naturalmente, l’abuso d’ufficio e via lungo una lista che sembra l’indice del codice penale.
Coinvolti nell’inchiesta funzionari del Comune di Priolo: il gip ha disposto l’obbligo di presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria per Salvatore Cirnigliaro, dirigente del Settore sport e spettacolo del Comune di Priolo Gargallo, per il reato di turbata libertà degli incanti, anch’esso in concorso; Francesco Artale, imprenditore ed amministratore della “Indie Sound Music s.a.s”, per turbativa del procedimento di scelta del contraente, truffa aggravata e frode nelle pubbliche forniture; Flora La Iacona, dirigente del settore Pubblica Istruzione del Comune di Priolo, che all’epoca dei fatti era dirigente del settore Politiche Sociali per il reato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e truffa aggravata.
Cancelleri, candidato Cinque Stelle, attacca Musumeci: “Avevamo ragione. Hanno arrestato uno degli impresentabili di Musumeci che era nella lista che abbiamo pubblicato pochi giorni fa”.
Così il candidato a Governatore del M5s in Sicilia Giancarlo Cancelleri su Facebook. “Ieri un condannato. Oggi un arrestato. Domani chissà . La presentazione delle liste di Musumeci – scrive – ha dato avvio a un conto alla rovescia. Ogni giorno un candidato di Musumeci si sveglia e sa che potrebbe essere condannato o arrestato. Tic tac tic tac”.
“Dopo l’ex sindaco di Milazzo condannato ieri per concorso in abuso d’ufficio – prosegue – oggi hanno arrestato il sindaco di Priolo che si trova adesso ai domiciliari. Un altro schiaffo agli elettori siciliani che non meritano questo trattamento. Musumeci ora ha il dovere di parlare chiaro. Non può continuare pilatescamente a lavarsene le mani come se niente fosse. Non può fare finta che succeda per caso”.
“Vi avevo detto che stavano svuotando le carceri per provare a battere Giancarlo Cancelleri. Stamattina i magistrati hanno ricominciato a riempirle. Hanno arrestato uno degli impresentabili della lista che aveva pubblicato Giancarlo, ma il vero impresentabile è Musumeci e la schiera di gente che si sta portando dietro per provare a batterci”. Lo scrive in un post su Fb il candidato premier M5S Luigi Di Maio.
L’inchiesta che ha portato all’arresto del sindaco di Priolo Antonello Rizza, accusato anche di turbativa d’asta, ha avuto inizio alla metà del 2016.
La polizia di Priolo ha focalizzato l’attenzione su tre appalti assegnati, secondo la ricostruzione della Procura di Siracusa, a persone vicine al primo cittadino del centro industriale del Siracusano.
Al centro ci sono gli acquisti di beni attraverso la Consip con codici alterati e tali da consentire all’imprenditore segnalato la vendita dei beni a prezzi maggiorati.
Nel fascicolo c’è anche un episodio di frode nelle pubbliche forniture ed infine un episodio di tentata concussione, sempre in relazione alla finalità di pervenire all’assegnazione di appalto all’ imprenditore vicino al sindaco.
Nei confronti di due indagati, tra cui l’imprenditore Francesco Artale, è stata disposta la misura cautelare del sequestro preventivo, rispettivamente per 15.461 euro in relazione alle condotte di truffa e frode e per 86.278 in relazione alla truffa ai danni del Comune in relazione alla gestione della piscina comunale.
Secondo l’accusa Rizza farebbe parte di un “consolidato sistema di illegalità diffuso all’interno e all’esterno dell’amministrazione comunale priolese”, finalizzato al “condizionamento e alla prevaricazione per il perseguimento illecito di finalità di tipo personale e clientelare”
(da agenzie)
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