CONCORSO TRUCCATO: ARRESTATI EX CONSIGLIERE REGIONALE DI FORZA ITALIA E DOCENTE UNIVERSITARIO
AVEVANO PASSATO IN ANTICIPO LE DOMANDE AL VINCITORE DEL CONCORSO
Concorsi pubblici truccati, la Finanza arresta due persone.
Due nomi molto noti: Gabriele Saldo, direttore generale di Riveracqua ed ex consigliere regionale di Forza Italia e Federico Fontana, presidente della commissione d’esame e docente all’università di Genova. Sono agli arresti domiciliari.
Così prevede l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Imperia.
Oltre ai due arrestati, sono indagati il vincitore del concorso, Fabio Cassella, che secondo l’accusa avrebbe ricevute le domande di esame in anticipo da Saldo, che a sua volta le aveva ricevute da Fontana; Gianluca Filippi, terzo classificato, che non è stato assunto, e il papà di quest’ultimo, Marco, professionista sanremese che secondo l’accusa si sarebbe mosso per far passare il figlio.
La sesta indagata è Flavia Carli accusata di aver partecipato alla prova di esame con degli auricolari collegati al cellulare del figlio
Il direttore generale della Rivieracqua S.c.p.a., società a capitale interamente pubblico costituita allo scopo di gestire il Servizio Idrico della Provincia di Imperia, e il presidente della commissione d’esame relativa a concorsi pubblici per l’assunzione di personale sono accusati di aver lasciato trapelare «fin da marzo» anticipazioni dalle Commissioni esaminatrici sugli argomenti oggetto delle prove di esame, per i concorsi pubblici banditi dalla Rivieracqua S.c.p.a..
Dall’analisi della copiosa documentazione cartacea e informatica acquisita nel corso delle perquisizioni effettuate a luglio dalle Fiamme Gialle Imperiesi, è emerso un quadro probatorio tale da far scattare l’ordine di custodia cautelare.
In particolare è stato possibile accertare, anche attraverso numerosi pedinamenti, riscontri visivi e riprese fotografiche che il presidente della commissione esaminatrice aveva fornito al direttore generale di Rivieracqua le domande d’esame, successivamente consegnate a un candidato, risultato poi vincitore di uno dei concorsi.
I due arrestati non sono gli unici indagati nell’inchiesta del concorso.
A Saldo e Fontana vengono contestati i reati di «rivelazione di segreto d’ufficio, per aver divulgato anticipatamente le domande delle prove d’esame, e di truffa ai danni dell’ente pubblico, per aver creato un nocumento alla pubblica amministrazione in quanto le graduatorie finali erano “viziate” dalle condotte illecite poste in essere».
Ma le indagini non sono concluse. Si sta valutando la posizione di altri candidati collocati in graduatoria in posizione utile per essere assunti e «che mantenevano assidui contatti con i vertici della Società ».
(da “il Secolo XIX”)
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