FASSINA ATTACCA RENZI: “LUI NON DIA PATENTI”
“SOFFRE DI DELIRIO DI ONNIPOTENZA: LA MAGGIORANZA DEL PD NON VUOLE STARE CON LUI”
Renzi ha dato l’altolà alle candidature di Finocchiaro e Marini al Quirinale e attacca Bersani “alzo zero”.
Nel Pd, volano gli stracci, Fassina?
«Renzi continua a fare prevalere le sue pur legittime aspirazioni personali rispetto agli interessi del paese e mi sembra irresponsabile. Ormai è evidente che i sondaggi creino deliri di onnipotenza… non si capisce a quale titolo il sindaco di Firenze dia patenti per l’accesso o meno al Quirinale».
L’unico metodo per scegliere un nome per il Colle è solo quello della condivisione, secondo lei?
«Se l’obiettivo è quello di uscire dalla Seconda Repubblica l’unica strada è un consenso largo, una condivisione».
Una condivisione che spacca i Democratici, però…
«Ritengo che nel Pd, che guarda agli interessi del paese, la stragrande maggioranza sia per questa linea. Andiamo avanti lungo la via intrapresa di ricerca di un nome in comune con le altre forze politiche. Se vogliamo affrontare le nuove sfide e andare verso la Terza Repubblica, la rotta è questa».
Il Pd dice “no” a Prodi, che è il “padre” fondatore del partito?
«Prodi è una delle personalità più autorevoli e di prestigio internazionale che l’Italia abbia. Ma prima di tutto viene il mandato che al segretario Bersani hanno dato i gruppi parlamentari e la direzione del partito».
Quale è il mandato?
«Noi riteniamo che per il Colle sia necessaria, come del resto prevede la Costituzione, una figura in grado di avere un riconoscimento ampio delle forze politiche. Oltre a essere garante della Carta, deve rappresentare l’unità nazionale».
L’intesa sul Quirinale sembra a questo punto, a tre giorni dal voto, ancora lontana?
«Non siamo vicini, è vero, ma neppure così lontani».
(da “La Repubblica“)
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