I GIOVANI DI CONFINDUSTRIA: “I MINIBOT? COME USARE I SOLDI DEI MONOPOLI”
GLI IMPRENDITORI RIUNITI A RAPALLO: “QUOTA 100? UN BOOMERANG” …. “DOPO UN ANNO ANCORA NIENTE PER IMPRESE E GIOVANI, SBAGLIATO SFORARE IL 3%”
Anche i giovani imprenditori bocciano senza appello i minibot. “Pensare che il problema del debito pubblico sia risolvibile con i minibot è come provarci con i soldi del Monopoli”, ha detto il presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria, Alessio Rossi, nelle tesi al 49mo convegno a Rapallo.
Rossi si è sfogato contro la scarsa reattività del governo. “Torniamo per un attimo ad un anno fa: 1 giugno 2018, giuramento del governo Conte. Una settimana dopo, il nostro convegno qui a Rapallo. Allora chiedevamo al Parlamento più giovane della storia repubblicana di saldare un’alleanza con le imprese giovani. Un anno dopo, ancora niente alleanza e niente per i giovani. Solo crescita ingessata”.
Quindi Rossi ha proseguito: “Da anni facciamo proposte, ci siamo rivolti a tutti i governi. Stavolta non c’è più niente da aggiungere. Non è che non abbiamo niente da dire, non sappiamo a chi dirlo, perchè davanti a noi ci sono solo campagne elettorali interminabili e mai un confronto serio”, ha detto agiungenmdo che è “finita la nostra pazienza”. Allora “la nostra proposta al governo è una sola: dobbiamo riattivare una cabina di regia per la crescita, ma stavolta chiamate i protagonisti, non le comparse”.
Rossi ha criticato duramente anche quota 100, spiegando che “ci sta tornando indietro come un boomerang, perchè la Commissione europea l’ha messa all’indice. Ma il problema vero è che questa misura genera un paradosso: in uno dei Paesi più vecchi d’Europa non si può avere un sistema pensionistico insostenibile”.
Dall’assemblea di Federgomma è intervenuto invece il presidente Vincenzo Boccia: “Sui minibot siamo in linea con Draghi, perchè significa debito pubblico”, ha detto. “Il problema è che noi non possiamo più realizzare debito pubblico, salvo che lo facciamo per investimenti nella logica degli eurobond, da concordare con gli altri Paesi”.
Il presidente di Confindustria ha ribadito che il governo non deve sfondare i parametri euroepei sui conti pubblici. “Abbiamo già detto che lo sforamento del 3% è un errore e la procedura di infrazione non è nell’;interesse del Paese e questo è un elemento essenziale”.
“Altra cosa – ha aggiunto – è l’emissione di eurobond per una grande dotazione infrastrutturale transnazionale che va nella direzione dell’interesse dell’Europa e dell’Italia”.Sul clima nella maggioranza di Governo, Boccia ha detto che lo “vedremo nel merito su come sarà affrontata la prossima manovra finanziaria, che non è affatto una questione marginale. Spero che il governo ci ascolti ma il problema è che il governo deve iniziare a fare gli interessi del Paese guardando al medio e lungo termine”.
(da agenzie)
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