LA MULTA IMMOTIVATA PER IL 25 APRILE ALLA PRESIDENTE DELL’ANPI DI COSENZA: DISTANZIAMENTO E OBBLIGO MASCHERINE RISPETTATI
ATTENDIAMO CHE ANCHE SALVINI E MELONI CHIEDANO CHE VENGA ANNULLATA LA MULTA: COSI’ SI DIMOSTRA DI NON AVERE PREGIUDIZI
La presidente dell’Anpi di Cosenza non ci sta e fa ricorso contro la multa per aver portato i fiori a un luogo simbolo della Resistenza lo scorso 25 aprile.
Quanto avvenuto durante il lockdown alla rappresentante dell’Associazione nazionale partigiani torna alla ribalta oggi, il giorno dopo le evidenti violazioni delle norme per il contenimento del coronavirus viste sabato a Roma nelle manifestazioni dei neofascisti.
Lo scorso 25 aprile Maria Pina Iannuzzi, presidente dell’Anpi provinciale di Cosenza “Paolo Cappello” era stata multata per aver violato le prescrizioni atte al contenimento del rischio epidemiologico Covid-19.
Iannuzzi si è adesso rivolta al prefetto Cinzia Guercio perchè possa cancellare la multa.
L’Anpi provinciale precisa che nel giorno della festa della Liberazione, in pieno lockdown, erano state prese “le giuste precauzioni (mascherine, guanti, distanziamento)” per “portare dei fiori in un luogo fortemente simbolico: il Largo dei Partigiani, nella città vecchia, proprio di fronte a quel carcere giudiziario luogo di prigionia e dunque sofferenza per tanti antifascisti cosentini, a cominciare da Paolo Cappello, il muratore socialista che fu ucciso nel 1924”.
L’Anpi sottolinea inoltre che le associazioni partigiane e combattentistiche erano autorizzate a partecipare alle celebrazioni per il 75 º anniversario della Liberazione.
Dalla foto si capisce chiaramente che i 13 partecipanti erano tutti a distanza di sicurezza e con adeguate protezioni, quindi appare evidente che la multa andrebbe revocata.
Per noi tutte le manifestazioni vanno misurate con lo stesso metro, senza distinzioni.
Attendiamo che anche Salvini e Meloni si uniscano alla richiesta.
(da agenzie)
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