LA VERGOGNA DEI FISCHI DI SAN SIRO ALL’INNO SPAGNOLO: PRIMA DI DARE LEZIONE DI CIVILTA’ AGLI ALTRI, PENSIAMO A CASA NOSTRA
L’INNO RAPPRESENTA UN POPOLO E COME TALE VA SEMPRE PORTATO RISPETTO…LUIS ENRIQUE E’ UN SIGNORE, CHI HA FISCHIATO UN CIALTRONE
L’allenatore della Spagna ha voluto gettare acqua sul fuoco al termine della semifinale di Nations League che ha visto la sua squadra battere l’Italia, qualificandosi per l’evento finale (affronterà la vincente tra Francia e Belgio, in campo questa sera a Torino).
Ma quel che è accaduto pochi istanti prima dell’inizio della partita è vergognoso. Perché in molti hanno parlato della sonora contestazione del pubblico menghino contro Gianluigi Donnarumma (“reo” di aver preferito i soldi del Paris Saint-Germain a una permanenza al Milan), ma in pochi hanno sottolineato il vero scandalo: i fischi all’inno spagnolo
“Ho visto Bonucci e altri fare gesti per chiedere alla gente di smettere di fischiare. È molto bello vedere il rispetto che c’è tra Italia e Spagna”, ha detto Luis Enrique al termine della partita (vinta per 2-1 dagli iberici).
Un pensiero in linea con il personaggio che non ha mai cavalcato l’onda delle polemiche, raccontando e raccontandosi solamente attraverso le pagine del suo romanzo calcistico.
Ma quei fischi inno spagnolo sono una sconfitta per l’Italia e quel facile moralismo fatto in passato contro gli altri. Una vera e propria vergogna, come sottolineato anche dal giornalista Paolo Condò.
Perché i fischi a Donnarumma possono anche essere ritenuti sbagliati, ma rientrano nell’ambito della civile contestazione pallonara. Senza entrare nel merito delle decisioni prese dal portiere azzurro nella sua ancor giovane carriera, si possono stigmatizzare quei fischi in quanto “giocatore dell’Italia”, ma di certo non si può impedire a nessuno di esprimere, in modo civile (rispetto ad altri eventi) il proprio dissenso.
Ma quel che è accaduto durante l’inno spagnolo resta e resterà vergognoso. E non solo per motivi di opportunità, ma perché si può chiedere e pretendere un legittimo rispetto solamente se ci si comporta in modo consono e leale nei confronti degli altri.
(da NextQuotidiano)
Leave a Reply