L’ESTATE DI TOMMASO, 8 ANNI: “RACCOLGO L’IMMONDIZIA LASCIATA IN STRADA, MA NON LO DICO AI MIEI AMICI, NON CAPIREBBERO”
A CACCIA DI BOTTIGLIE, LATTINE E MATERIALI ABBANDONATI: “LO FACCIO PER LA NATURA, LE STRADE E I GIARDINI SONO PIU’ FELICI SE SONO PULITI”
Altro che estate coi nonni. O al centro estivo. «Sto raccogliendo la spazzatura che le persone buttano per terra, agli angoli delle strade. Anche se in realtà la gente lascia i rifiuti anche nei giardini. Ieri ho raccolto tre bottiglioni di vetro vuoti, di quelli per il vino, sotto gli alberi. Io non so perché lo fanno, però non è giusto».
È l’estate sicuramente alternativa di Tommaso: otto anni, vive con papà Sandro Giacomodonato e mamma Tiziana Miranda a Montalenghe, un paesino di appena mille abitanti fuori Torino, vicino Chivasso.
Un piccolo «Greta Thunberg» in chiave piemontese, che passa al setaccio strade, boschi e giardini almeno una volta al giorno. La famiglia non riesce a ricordare quando sia scattata la scintilla a difesa dell’ambiente in Tommaso: «Ce l’ha sempre avuta credo – scherza il papà -. Era davvero piccolo, ancora sul passeggino, e indicava le cartacce o i rifiuti per terra». Crescendo ha iniziato poi a chiedere di poterle raccogliere per buttarle al loro posto.
I genitori di Tommaso sono operai in due fabbriche appena fuori Montalenghe, per cui capita spesso che «quando finiamo il turno Tommaso ci chieda di andare a fare un giro per raccogliere la spazzatura. È un bambino molto sensibile».
Per cui capita di vederli spesso per la città o fuori paese con una carriola, a caricare ciò che trovano: bottiglie, mozziconi, copertoni, lattine. «Lo faccio per la natura. Perché le strade e i giardini sono più felici se sono puliti. Io ci rimango male quando vedo sporco in giro», risponde timidamente Tommaso alla domanda perché preferisca passare l’estate con le mani nella spazzatura piuttosto che davanti alla televisione, ma il tono della risposta è allo stesso modo stupito sul perché non lo facciano anche altre persone.
Tommaso a settembre inizierà la quarta elementare ma «non ho mai raccontato di questa cosa ai miei compagni – spiega il bambino -, non so se i miei amici potrebbero capirmi che mi piace aiutare la natura. Non lo so, forse si. Magari quando inizia la scuola provo a dirglielo».
Intanto in provincia di Torino Tommaso sta diventando una piccola star: «L’altra sera eravamo in una pizzeria e una signora, non di Montalenghe, ci ha fermati per chiedere se mio figlio fosse proprio quello che pulisce le strade con la carriola», scherza papà Giacomodonato. Tommaso è stato anche premiato dalla Società Canavesana Servizi come «operatore ecologico per un giorno».
(da agenzie)
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