OGGI FELTRI SOSTIENE CHE IL VIRUS E’ LA GIUSTA PUNIZIONE PER CHI NON VUOLE SPENDERE SOLDI PER FARE IL TAMPONE
“LA SALUTE E’ PRIVATA E NON DELLO STATO, GLI ITALIANI PAGHINO PER FARE IL TEST”… “SE SEI TIRCHIO, GUSTO CHE TI AMMALI, IL TAMPONE DEVE ESSERE GRATIS SOLO PER I POVERI”
Pagate e tamponatevi. È questa la tesi, edulcorata, sostenuta da Vittorio Feltri nel suo editoriale pubblicato oggi, venerdì 9 ottobre 2020, su Libero Quotidiano. L’ex giornalista ha parlato delle code a Roma e Milano per sottoporsi ai test effettuati dalle Asl per verificare il contagio da Coronavirus.
Nel suo pensiero fa riferimento alla Salute, che secondo lui deve essere interesse privato e personale (e non dello Stato) e ai costi per sottoporsi agli esami di rito. Vittorio Feltri sui tamponi gratuiti è categorico: se sei tirchio, è giusto che il virus ti punisca.
Nel suo editoriale pubblicato su Libero Quotidiano, Feltri sottolinea che nel nostro Paese ci siano 4/5 milioni di poveri. Secondo lui sono loro — e solamente loro — a dover usufruire del tampone gratuito. I restanti 56 milioni di cittadini, invece, dovrebbero pagare di tasca propria il test, evitando di creare code ai drive in (fa riferimento a quelli di Roma e Milano, come mostrato da alcuni servizi ai telegiornali) e snellire le procedure.
«L’utilizzo del tampone richiede un intervento del dottore della durata di cinque minuti — scrive Vittorio Feltri su Libero quotidiano -. Poi si sgancia una banconota arancione e dodici ore dopo si riceve il responso […]. Se poi uno è così tirchio da rifiutarsi di mettere mano al portafogli ed estrarvi una somma ridicola (ha citato, all’inizio del suo editoriale, una cifra tra i 50 e i 60 euro, ndr) è giusto che il virus lo punisca e magari lo mandi al cimitero».
Feltri sui tampini gratuiti, dunque, è categorico e sottolinea come la grande maggioranza degli italiani dovrebbe pagare di tasca propria il tampone, senza partecipare e rendere infinite le code ai drive in per usufruire (dietro prescrizione medica) del test pagato dallo Stato. Una semplificazione molto libera.
(da agenzie)
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