OGGI LO CHIAMA “GRANDE MAESTRO”, MA SALVINI DEFINI’ BATTIATO “PICCOLO UOMO”
BATTIATO AVEVA DEFINITO LA CLASSE POLITICA “TROIE CHE IN PARLAMENTO FAREBBERO QUALSIASI COSA”… SALVINI EVIDENTEMENTE SI ERA RICONOSCIUTO NEL RIFERIMENTO
“‘Perché sei un essere speciale ed io, avrò cura di te…’ Una preghiera, un ricordo e una canzone per il grande Maestro, Franco Battiato”.
Così Matteo Salvini ha voluto ricordare, con un post pubblicato su tutti i suoi canali social, il cantautore che si è spento, nella notte, nella sua casa di Milo (in provincia di Catania).
In passato, però, il rapporto tra i due non fu dei più idilliaci e l’attuale segretario del Carroccio arrivò a definire il cantautore siciliano perfino “piccolo uomo”.
Ma cosa aveva portato a questa posizione di Matteo Salvini su Battiato? Il tema era, già all’epoca, molto spinoso e controverso.
Così come quella dichiarazione, rilasciata a Bruxelles, del cantautore siciliano – all’epoca dei fatti Assessore al Turismo della Regione Sicilia – riportata da il Fatto Quotidiano: “Queste troie che si trovano in parlamento farebbero qualsiasi cosa. È una cosa inaccettabile. Aprissero un casino”.
Insomma, in quella occasione (era il 26 marzo del 2013), Franco Battiato aveva utilizzato epiteti controversi da tutta la classe politica. Il suo discorso era riferito, non alle donne ma ai politici in generale. Una critica tout-court al sistema italiano (e non solo) con parlamentari disposti a tutto pur di mantenere il proprio status.
(da NextQuotidiano)
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