PERCHE’ GRILLO E’ INDAGATO: NELLE CHAT DEI PARLAMENTARI M5S LE PRESSIONI PER AIUTARE MOBY
I LEGAMI CON L’INCHIESTA SULLA FONDAZIONE DI RENZI
Nuovi dettagli emergono nell’ambito dell’indagine a carico di Beppe Grillo, e coinvolgerebbero anche esponenti del M5s.
Nel fascicolo di indagine sono state inserite anche alcune chat tra il fondatore del Movimento e l’armatore Vincenzo Onorato, nelle quali quest’ultimo chiede interventi per aiutare la Moby spa, il gruppo di navigazione italiano gravato da debiti finanziari. Gli stessi messaggi sarebbero poi stati inoltrati da Grillo ad altri esponenti politici del M5s.
La procura di Firenze ha acquisito queste comunicazioni per usarle nell’ambito dell’inchiesta sulla fondazione Open prima di trasmetterle ai magistrati milanesi che hanno iscritto il comico e l’armatore nel registro degli indagati con l’accusa di traffico di influenze illecite, relative ad alcuni contratti pubblicitari.
Chi indaga intende fare luce proprio su questi contratti, capire se si tratti di accordi veri o fittizi.
In particolare, la procura di Milano vuole appurare se i compensi percepiti dalla società di Beppe Grillo fossero il pagamento frutto di prestazioni effettive oppure il costo relativo a una certa “mediazione” politica.
I pm milanesi ipotizzano che il garante dei 5 Stelle possa aver veicolato quelle richieste di aiuto del patron di Moby a politici del Movimento. La Procura valuta attentamente queste chat per capire come e in che misura sia stato favorito Onorato, che per il suo gruppo avrebbe richiesto «una serie di interventi a favore del suo gruppo» e che con il sito di Grillo aveva stipulato un contratto biennale per 120 mila euro all’anno per contenuti pubblicitari.
In sostanza, stando all’ipotesi investigativa, negli scambi di messaggi Onorato avrebbe chiesto a Grillo di intervenire su alcuni politici M5s per ottenere benefici per la sua società. Lo stesso Grillo avrebbe poi inoltrato al patron di Moby le risposte ricevute.
(da Open)
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