PROCURA DI GENOVA SENZA PERSONALE, IL PROCURATORE CAPO COZZI : “A RISCHIO INDAGINI SU 49 MILIONI LEGA E PONTE MORANDI”
SCOPERTI IL 28% DEGLI ORGANICI AMMINISTRATIVI E 1L 13% DEI MAGISTRATI
“Chi nu cianze nu tetta. A Genova si dice così, se non piangi non ciucci il latte.
Bisogna pur dirlo come più volte è stato fatto nelle sedi competenti. Altrimenti si diventa conniventi: la nostra Procura, che deve occuparsi del Morandi, è scoperta per il 28% degli organici amministrativi e per il 13% dei magistrati. Ne vanno di mezzo le inchieste”.
Lo dice il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi, intervistato dal Fatto Quotidiano. E “non c’è solo il ponte…”, sottolinea elencando le numerose indagini, tra cui quella “sui 49 milioni della Lega”.
“Per decenni non si sono fatti concorsi, oggi ne vediamo le conseguenze – osserva – È paradossale: c’è disoccupazione ma restano posti vacanti in servizi essenziali, come Asl e uffici giudiziari. Non voglio polemiche, ma mi chiedo se ci siano le stesse carenze negli studi di quiz e talk show”.
Cozzi spiega che “noi dovremmo avere 30 pm, ce ne sono 26. Due sono impegnati solo per ponte e autostrade. Ma il problema è soprattutto la mancanza di amministrativi che rendono un servizio fondamentale”:
“Senza impiegati la giustizia non va. In procura invece di 173 sono 119″. A che punto è l’inchiesta sul ponte? “I periti hanno chiesto una proroga dei termini fino a marzo. È un lavoro complesso: 40 quesiti e decine di indagati. Impossibile dire quando arriverà il processo, non dipende solo da noi”, conclude.
(da “il Fatto Quotidiano”)
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