RENZI, IL PREMIER DELLA TRASPARENZA CHE SI DIMENTICA DELLE SPESE DEL SUO STAFF
METTE FRETTA AGLI ALTRI MA DOPO 67 GIORNI I COMPENSI DEI SUOI COLLABORATORI SONO ANCORA SEGRETI… COMPRESO QUELLI DEL SUO “FOTOGRAFO” PERSONALE
È il 22 febbraio 2014 quando la campanella di Palazzo Chigi passa dalle mani di Enrico Letta a quelle del nuovo presidente del consiglio Matteo Renzi.
Tiberio Barchielli, il paparazzo di Rignano sull’Arno, è già lì pronto a immortalare lo storico momento.
Passaggio solenne per l’ex sindaco di Firenze. Ma un bel salto anche per il suo fotografo personale, come ha raccontato l’Espresso .
Dalle foto in bikini di Gossip Blitz, il sito dei paparazzi da lui diretto, agli scatti ufficiali che immortalano Renzi con Obama, Hollande, Cameron.
Dalle immagini che testimoniano la storia del paesello toscano che ha dato i natali al premier, oltre che al suo fotografo del cuore, alle alte volte del governo.
Si racconta che Barchielli abbia anche una stanza a Palazzo Chigi. A titolo gratuito? Chi lo paga? E quanto?
La stessa domanda si potrebbe fare per gli altri collaboratori del premier. E la risposta dovrebbe essere di facile reperimento, sul sito del governo.
Tanto più che della trasparenza Matteo Renzi ha fatto fin dall’inizio una sua bandiera.
E invece nella sezione “amministrazione trasparente” tutto o quasi sembra congelato a prima del suo arrivo.
Uffici di diretta collaborazione del presidente? “Sezione in aggiornamento” è la scritta che campeggia da quando Renzi si è insediato.
E lo stesso vale per la sezione “Uffici di diretta collaborazione del Vice Presidente, dei Ministri senza portafoglio e dei Sottosegretari”.
Tanto in aggiornamento che ancora contempla l’esistenza di un “Vice Presidente”: figura come si sa, abolita da Renzi, che ha convinto Angelino Alfano ad abbandonare l’incarico.
Apparentemente più al passo con i tempi dovrebbe essere l’elenco dei consulenti e dei collaboratori: “Ultimo aggiornamento 7 aprile 2014”.
E tuttavia scorrendo il lungo elenco di esperti pubblicato sul sito di Palazzo Chigi salta agli occhi che non è così: non ce ne è neppure uno che abbia ricevuto l’incarico dopo la fatidica data del 15 febbraio 2014. Anche qui, insomma, tutto fermo a prima della fine del governo Letta.
Dal momento che, come si legge nella circolare emanata dall’ex segretario generale di Palazzo Chigi Roberto Garofoli il 20 dicembre 2013, “il legislatore impone il tempestivo aggiornamento dati pubblicati” ovvero che “il dato debba essere pubblicato immediatamente dopo la sua adozione/generazione”, si dovrebbe dedurre che di incarichi il premier non ne abbia ancora attribuiti.
In effetti, neppure il segretario generale di Palazzo Chigi, Mauro Bonaretti, ha ancora un vice a cui appoggiarsi.
Già capo di gabinetto dell’ex ministro Del Rio (oggi sottosegretario alla presidenza), Bonaretti è stato nominato al vertice della macchina amministrativa con Dpcm del 22 febbraio 2014.
Sul sito del governo ha una intera pagina dedicata nella sezione “Amministrazione trasparente”. Quanto guadagna? La voce “Compensi connessi all’assunzione della carica” è in aggiornamento. Un’altra nomina certa era quella dell’ex capo dei vigili fiorentini Antonella Manzione alla guida del dipartimento Affari giuridici legislativi di Palazzo Chigi. Ancora in stand by dopo la bocciatura della Corte dei Conti.
Insomma pare proprio che Renzi, pronto a bruciare i tempi su tutto, sulle nomine del suo staff e sulla trasparenza stia invece prendendo tempo.
Sono passati 67 giorni dal giuramento del governo, dei nuovi inquilini approdati con lui a Palazzo Chigi ci sono pochissime tracce.
E molti scatti.
Maria Grazia Gerina
(da “L’Espresso”)
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