UNA VOCE DALLA TRINCEA DI TERZIGNO: L’INSABBIAMENTO DELLA VERITA’ E L’APPELLO A NON DIMENTICARE
L’INQUIETANTE TASSO DI TUMORI DOVUTI ALLA COABITAZIONE CON LA DISCARICA… LA MANCATA ATTIVAZIONE DEL REGISTRO TUMORI DELLA CAMPANIA, UNICO STRUMENTO SCIENTIFICO RICONOSCIUTO DAI TRIBUNALI, AL FINE DI BLOCCARE I PROCEDIMENTI PENALI PER RISARCIMENTO DANNI… IL MANCATO FINANZIAMENTO ALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA PER FAVORIRE IL BUSINESS DEGLI INCENERITORISTI
Vi scrivo dalla trincea di Terzigno, dove un tanfo indescrivibile e acre ti invade fino al cuore, dove ho visto uomini forti piangere come bambini per lo sfregio inferto senza pietà a questa terra martoriata e dove si percepisce un senso di disperata desolazione, unito a un sentimento di rivalsa e dignità .
Mi sono sempre definita un’ambientalista di trincea ed è per questo che negli ultimi giorni mi sono decisa a denunciare quanto scoperto in seguito alle risultanze delle mie personali indagini su Terzigno, a partire dai retroscena del fallimento politico della gestione del ciclo smaltimento rifiuti, fatto di irreparabili omissioni, violazioni gravi a normative comunitarie inderogabili, insabbiamento della verità .
La mia delicata attività professionale mi ha spinto a sostenere legalmente e pubblicamente la battaglia per Terzigno senza se e senza ma, perchè lo reputavo un dovere civico prima che un impegno professionale, che tra l’altro ho intrapreso a titolo gratuito.
In seguito a questa scelta ho stravolto il ritmo abituale delle mie giornate e sento quasi sulla mia stessa pelle lo strazio di questa gente: le mie denunce ed azioni legali sono finite sulle pagine di testate nazionali, fino alla mia presenza in un programma RAI di prima serata.
Questa visibilità forzata e necessaria, non confacente all’indole riservata della mia persona, sta però dando frutti insperati: ho scovato una serie di interessanti “cavilli” per dare una speranza di giustizia a questa gente che presenta un inquietante tasso di incidenza tumori, in seguito alla convivenza criminale con la vecchia discarica Sari.
Inoltre, ho fatto luce sullo scandalo della mancata attivazione dei Registri Tumori in Campania, unico strumento scientifico e riconosciuto dai Tribunali per provare il nesso di causa-effetto tra contaminazione ambientale territoriale e incremento tumori.
Questa scelta politica “mancata” ha avuto conseguenze inimmaginabili perchè ha bloccato i procedimenti penali di risarcimento danni per le vittime e perchè ha impedito di dimostrare la nocività dell’insediamento di discariche nei pressi di centri abitati .
Ecco il vero motivo per cui ci raccontano che non ci sono dati che dimostrano che non si possa convivere con le discariche cittadine.
La verità è che si è affossata l’osservazione epidemiologica sulla popolazione campana perchè i numeri del disastro ambientale in atto sono agghiaccianti e il tasso di incremento delle morti per tumore segnala un picco in costante crescita, secondo gli scarsi e sottostimati dati dell’unico Registro ufficiale che segna il trend dell’incidenza della malattia in Campania.
Per non parlare del mancato finanziamento della raccolta differenziata: dare slancio a questa misura di smaltimento sarebbe la prova che gli inceneritori sono in realtà una misura estrema e residuale e non preferenziale e prevalente, se non fosse per il colossale business degli inceneritoristi che dalla costruzione di queste “macchine di morte” lucrano profitti da capogiro, sfruttando una norma vergognosa dello Stato italiano che ci è già costata una procedura d’infrazione presso la Corte Europea.
Potrei continuare a raccontarvi altre amenità , ma preferisco interrompere questa cronaca scritta in piena notte, mentre ho appena terminato di raccogliere gli incartamenti che mi serviranno per domani.
Faccio appello a tutti voi, non dimentichiamo Terzigno perchè la prossima Terzigno può essere casa nostra.
Vittoria Operato
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