LA MANOVRA “SOCIALE” DEL GOVERNO TREMONTI-BOSSI: METTERE LE MANI NELLE TASCHE DEL CETO MEDIO-BASSO
SU 24 MILIARDI DI TAGLI, LA META’ RIGUARDANO GLI ENTI LOCALI CHE COSI’ DOVRANNO RIDURRE I SERVIZI E AUMENTARE LORO LE TASSE….LA FARSA DELLE 9 PROVINCE TAGLIATE, NESSUNA DEL NORD…NON SI CERCANO I FINTI INVALIDI, SI AUMENTA LA PERCENTUALE DI INVALIDITA’…STIPENDI BLOCCATI PER 4 ANNI A CHI GUADAGNA 1.200-1500 EURO AL MESE E CONDONO AGLI EVASORI
La filosofia della manovra varata ieri dal governo si può leggere in un titolo di stamane di “Libero”: “manovra nordista che fa sorridere Bossi e Tremonti”. Nel testo si precisa: “Tremonti prende le forbici e Bossi applaude, il Pdl del Sud ingoia il rospo, la legge prepara il terreno al federalismo fiscale”.
In altre pagine dei quotidiani nazionali si rivela la tensione ormai esistente tra Tremonti e Berlusconi, per nulla soddisfatto di come è stata messa a punto la manovra.
Il premier ha in mano dei sondaggi che gli fanno esclamare: “Così si aumentano le tasse, la fiducia nel governo è scesa al 40%, Giulio ci sta facendo perdere voti, stiamo bruciando la fiducia degli italiani”.
E il confronto personale di ieri con Tremonti è stato di fuoco: “Le Regioni saranno costrette ad aumentare le tasse e io ci farò una brutta figura, noi la pressione fiscale dobbiamo diminuirla, non aumentarla”.
Per concludere che “Giulio mi sta nascondendo i numeri, questa è la verità , se potessi ne farei a meno”.
Quello che non ha ancora compreso Berlusconi è che il pericolo nel Pdl non è rappresentato da Fini che perlomeno le cose le dice in faccia, ma dall’asse Tremonti- Bossi che si candida non a caso a governare in futuro quello che resterà del Paese.
Tremonti non da oggi rappresenta, per ambizione personale, le istanze della Lega, non certo del Pdl: decide tutto lui, qualsiasi iniziativa dei ministeri dipende solo dal fatto che lui allarghi o meno i cordoni della borsa.
Sfatiamo anche una leggenda: il professore di Sondrio è un tipo spocchioso e ambizioso, e passi, ma per gestire l’economia come sta facendo lui basterebbe un amministratore di condominio che dica sempre no a qualsiasi richiesta.
Basta con il Moloch del “grande esperto”: è anche lui un politico al servizio di un programma preciso, un economista pieno di contraddizioni che ha imparato presto l’arte dell’inganno e dello spot.
Guardiamo la sostanza della manovra, premettendo che era ovviamnete necessaria.
Fosse dipeso da noi, avremmo cercato i quattrini azzerando la corruzione nella Pubblica Amministrazione che è stata quantificata dalla Corte dei Conti in 60 miliardi annui, più deldoppio di quanto ora è necessario.
Se due anni fa, al momento di insediamento del governo, si fosse organizzata una task force di ispettori da mandare in giro per l’Italia con pieni poteri, a controllare anche gli spilli di ogni appalto e concorso, magari accompagnati da una legge che permettesse qualche decina di ergastoli senza sconti ai corrotti, oggi nelle casse dello Stato entrerebbero già almeno 20 miliardi l’anno in più.
Questione solo di volontà politica.
Altrettanto nel recuperare 90 miliardi che le agenzie che gestivano le slot machine sono state condannate a pagare dalla Corte dei Conti in quanto non le avevano collegate al terminale del ministero.
Ma dato che queste nove aziende erano espressione dei partiti politici chissà come mai si sta cercando di condonare il furto, riducendo a pochi spiccioli la restituzione del malloppo.
Per non parlare di evasione dei grandi capitali che non sono al Sud, con buona pace del condannato per Tangentopoli a 8 mesi di carcere, Umberto Bossi.
Vedremo sui 9.000 nomi che la Finanza ha sequestrato a Montecarlo, quanti sono gli imprendutori del Nord e quanti del Sud.
Servono 24 miliardi?
Troppo facile reperirne la metà togliendole a Regioni, Province e Comuni, ben sapendo che ciò si tradurrà in tagli ai servizi sociali e in nuove tasse locali.
E’ solo ipocrita vigliaccheria scaricare su altri l’onere della tassazione.
Troppo facile bloccare per quattro anni gli stipendi dei “tanto decantati” (quando fa comodo) agenti di polizia e dei dipendenti pubblici a 1200-1500 euro al mese.
Mentre un ministro che guadagna 20.000 euro al mese, al massimo se ne ritrova 19.000.
Avrà la stessa difficoltà a fare la spesa, secondo voi?
E il condono a 2 milioni di case abusive?
Le hanno fotografate col satellite, sappiamo quali e dove sono, ma abbiamo uno Stato talmente di cacca che invece che bussare alla porta di chi le ha edificate e tassarlo come prescirve la legge, preferisce condonarlo per evitare il fastidio di “disturbarlo”.
Vi sono oltre 2 milioni di invalidi civili in Italia e si sospetta che il 17% sia fasullo?
Ma lo Stato non ha controllato prima di concedere la pensione?
Che ci stanno a fare gli uffici, chi verifica il loro operato?
Prima non dopo, possibilmente.
E sentite l’ipocrisia: non si va a cercarli tutti, si alza la percentuale di invalità dal 74% all’80%, così si elimina una fetta di aventi diritto.
Col risultato che ora se la prenderà in quel posto il povero invalido “vero” al 77% che potrà così farà la fame.
E le Province che dovevano essere abolite e che grazie ai ladroni padani che devono mantenere le chiappe sulle poltrone sono ancora liì?
Ecco lo spot: si progetta di abolirne, tra qualche anno., solo nove, quelle sotto la soglia di 220.000 abitanti.
E sapete, caso strano, dove sono collocate queste nove? Tutte al centro sud, nessuna del Nord, guardate un po’ la coincidenza.
Aggiungiamoci il blocco delle pensione, delle liquidazioni e i tagli alla sanità e qualcuno ci dimostri, se in buona fede, se non si tratta di di una manovra a danno dei ceti deboli e del Paese intero.
Con un preciso mandante e un cinico esecutore.
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