STAMPA ESTERA IMPIETOSA SUL GOVERNO: “NEMICI DELL’EUROPA ALLA CONQUISTA DELL’ITALIA”
PREOCCUPAZIONE PER EUROSCETTICISMO E POPULISMO
Dai titoli americani a quelli inglesi, spagnoli e tedeschi, la stampa estera non risparmia pesanti critiche verso il governo italiano a firma Lega e Movimento 5Stelle che nascerà ufficialmente oggi con il giuramento del Presidente del consiglio e dei ministri davanti al Presidente della Repubblica.
“Un’amministrazione euroscettica al potere in Italia, la terza economia d’Europa”, così si legge sull’americano Wall Street Journal.
Nella lista di cariche e ministri annunciata ieri, i due leader M5S e Lega saranno entrambi vicepresidenti del Consiglio.
“Un ruolo che permetterà a Luigi Di Maio e Matteo Salvini di guidare il governo – si legge ancora sul Wsj – verosimilmente oscurando il primo ministro Giuseppe Conte, un avvocato e un accademico poco conosciuto”, “emerso come candidato di compromesso dopo che i leader dei partiti della coalizione hanno rinunciato a rivendicare la premiership come parte del loro patto per formare un governo”.
Preoccupazioni sul quotidiano americano per la figura scelta come ministro dell’economia, Giovanni Tria, “un economista che ha criticato l’eurozona affermando che ha fallito l’obiettivo di raggiungere la convergenza tra le diverse economie che compongono l’euro area e di eliminare gli squilibri macroeconomici”.
I media tedeschi si occupano anche oggi del governo italiano e la copertina weekend del giornale economico Handelsblatt sceglie un’immagine significativa: lo stivale si stacca dal continente e il sud affonda in mare con il titolo “fine settimana speciale’.
“I populisti ci provano di nuovo”, titola la Sueddeutsche Zeitung.
“Giuseppe Conte dovrà costruire il governo”, scrive Frankfurter Allgemeine Zeitung in prima pagina. All’interno, un articolo dedicato alla “coalizione dei volenterosi”, nella quale definisce il professore Tria, ministro dell’Economia al posto del professo Savona, come un politico “a favore dell’euro”.
Nelle pagine di economia lo stesso giornale pubblica un articolo sul fatto che “l’Italia ha bisogno di investitori di lungo periodo”: “la tempesta peggiore sembra almeno per ora superata”, si legge nell’articolo, dove si citano i sondaggi che mostrerebbero che nel 62% (per altri il 70%) di casi gli italiani rispondono di voler restare nell’euro. “Secessione. Nemici dell’Europa di destra e sinistra hanno conquistato l’Italia e alimentano l’odio contro la Germania. Come si è potuto arrivare a questo”, è il titolo dell’intervento del germanista Angelo Bolaffi sulla Sueddeutsche Zeitung.
Il settimanale economico inglese l’Economist dedica ai fatti italiani la copertina con il disegno d’un gelato tricolore esplosivo e il titolo: “Maneggiare con cura”. Per il resto la formula di rito che si ripete ovunque come chiave di lettura è quella della svolta “populista”, ma con titoli prevalentemente di pura cronaca e toni che virano verso l’attesa dopo gli allarmi dei giorni scorsi legati ai contraccolpi sui mercati e i commenti – in alcuni casi al vetriolo – pubblicati su giornali come il Financial Times o il Guardian.
“Accordo su un nuovo governo in Italia”, riporta la Bbc, annunciando l’avvento d’una “coalizione populista dopo mesi di scontro politico”.
“L’Italia pronta a un governo populista”, fa eco SkyNews, che sul sito dedica pure un profilo a Conte tornando fra l’altro sulla sua “limitata esperienza politica” e sulle polemiche sul curriculum.
“I leader populisti raggiungono un accordo per far risorgere la coalizione”, informa da parte sua all’interno il progressista Guardian, che nell’edizione online ripropone poi in un richiamo il disinvolto titolo sulle parole di Jean-Claude Juncker su Sud, lavoro e corruzione che ieri ha contribuito a scatenare una bufera sul presidente della Commissione europea. “I partiti populisti raggiungono un nuovo accordo per formare un governo”, scrive a sua volta senza enfasi il conservatore Daily Telegraph, mentre il tabloid Daily Mail osserva come la compagine di Conte (“un avvocato poco noto”) s’appresti a partire al “secondo tentativo” dopo “l’approvazione della lista dei ministri”
“Lo spread, il timore di nuove elezioni, la tenacia di Sergio Mattarella hanno consentito ieri quello che sembrava impossibile lunedì mattina: a tre mesi dalle elezioni di marzo e nel mezzo di una crisi istituzionale senza precedenti Lega e M5S hanno ceduto e chiuso un accordo per la formazione dell’esecutivo, spostando dal ministero dell’economia l’euroscettico Paolo Savona”, scrive El Pais.
“Le ultime 48 ore sono state da infarto – spiega El Mundo -: mentre Carlo Cottarelli aveva praticamente chiuso la lista dei suoi ministri, Luigi di Maio ha proposto in extremis a Matteo Salvini di indicare un altro candidato come ministro delle finanze”. Sarà , scrive il quotidiano di Madrid, “il primo governo populista d’Europa”.
Anche Abc rileva che il nuovo esecutivo italiano “sarà il primo governo completamente populista d’Europa. Sarà un test importante per l’Italia e per l’Europa”.
(da Globalist)
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