Novembre 24th, 2008 Riccardo Fucile
RICORDATE LA CLINICA DEGLI ORRORI DOVE AI PAZIENTI VENIVANO ASPORTATI ORGANI SANI SOLO PER ARRICCHIRE LA DIREZIONE?… L’AMMINISTRATORE DELLA CLINICA HA PATTEGGIATO 4 ANNI E 4 MESI… ALLE VITTIME DEL BISTURI NEMMENO UN EURO… DOVRANNO ASPETTARE ANNI E ANNI IN SEDE CIVILE… I COLPEVOLI RISULTANO NULLATENENTI
E’ il luglio scorso quando si scatena lo scandalo nella clinica privata Santa Rita di Milano. Sotto intercettazione da tempo, carabinieri e G.d.F. sequestrano 4.000 cartelli cliniche.
Alla fine i casi sospetti più evidenti sono una novantina: pazienti operati senza motivo solo per “gonfiare” i rimborsi riconosciuti dal Servizio Sanitario nazionale.
In manette finiscono 14 persone, tra cui il notaio e amministratore unico Francesco Paolo Pipitone, ritenuto la mente della truffa, e il chirurgo Pierpaolo Brega Massone con il suo staff che agiva per arricchire le casse del Santa Rita e di riflesso le sue.
In questi giorni sono sfilati davanti ai pm Siciliano e Pradella i legali delle vittime, operati e devastati nel reparto di chirurgia toracica.
E si sono sentiti dare il consiglio ai loro clienti di mettersi l’anima in pace. Se vorranno vedere qualche soldo dovranno fare una causa civile che durerà anni perchè, come ha sottolineato un giudice, “abbiamo un codice che non tutela le vittime”.
Infatti i patteggiamenti e gli sconti di pena non tengono in considerazione il diritto delle vittime ad ottenere giustizia. Continua »
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Novembre 23rd, 2008 Riccardo Fucile
PREVISTA UNA MULTA SALATA E LA MENZIONE SULLA FEDINA PENALE… IN CASO DI DONNA VITTIMA DI PROTETTORI SCATTA L’ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE… I CLIENTI POTREBBERO FINIRE SU UNA LISTA DELLA VERGOGNA RESA PUBBLICA
I clienti delle prostitute costrette a vendere il proprio corpo potranno venir perseguiti penalmente, rischiando in casi estremi anche l’accusa di stupro.
La campagna di moralizzazione è stata lanciata pochi giorni fa dal ministro laburista per gli Interni, Jacqui Smith, nel tentativo di sferrare un attacco profondo al commercio sessuale a cui sempre più donne, anche minorenni, vengono costrette in Gran Bretagna.
L’operazione, denominata “Name and shame”, si propone di coprire di vergogna gli abituali utenti del giro della prostituzione, nella speranza di minare le radici del fenomeno.
Se la domanda di sesso diminuisce, si spera insomma cali anche l’offerta sulle strade. La riforma introdotta nella legge d’Inghilterra e Galles andrà quindi ad allinearsi con la normativa già vigente in Scozia, dove chiunque tenti di abbordare una prostituta rischia una multa fino a 1.200 sterline.
La filosofia è quella che “vendere o comprare sesso” direttamente dal “produttore”, ancora non è reato, ma farlo con qualcuno che viene sfruttato sì. Continua »
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Novembre 23rd, 2008 Riccardo Fucile
DUE ANNI FA GLI IMPRENDITORI DEL NORD EST SCESERO IN PIAZZA CONTRO PRODI…ORA C’E’ CRISI: LA CASSA INTEGRAZIONE E’AUMENTATA DEL 29%… SI CHIEDE UNA REVISIONE DEGLI STUDI DI SETTORE E UNA RIDUZIONE DELLE TASSE… LA LEGA AL GOVERNO IN FORTE IMBARAZZO
La contraddizione è evidente: nell’autunno di due anni fa gli imprenditori e gli artigiani del Nord est scesero in piazza per protestare contro il governo Prodi e le tasse di Visco. In quei cortei c’erano tanti politici del centrodestra, alcuni dei quali oggi sono al Governo.
Se non fosse per dare loro un’ultima chance, la base avrebbe già deciso una manifestazione antigovernativa, esasperata dall’aggravarsi della situazione economica internazionale, ma anche dall’immobilismo del governo amico. Il famoso Nord est produttivo che ha superato gli anni della svalutazione e della delocalizzazione, ormai pensava che i peggiori difetti della globalizzazione fossero passati.
Invece il crollo del sistema finanziario mondiale taglia le gambe anche al “modello veneto”, già provato dall’impennata del costo delle materie prime e del cambio sfavorevole del dollaro.
Un insieme di tante piccole e medie imprese che messe insieme formano la locomotiva produttiva italiana.
La disoccupazione è un incubo che si allarga: nella sola provincia di Treviso, dove c’e’ una partita Iva ogni 8 abitanti, da gennaio ad agosto le assunzioni a tempo indeterminato sono calate del 30%, mentre parallelamente è cresciuta la cassa integrazione ( + 29,3% quella ordinaria, + 22% quella straordinaria).
Boccheggiano i distretti manifatturieri, dalle scarpe al tessile, dalla meccanica al legno, dagli occhiali all’oreficeria… Continua »
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Novembre 22nd, 2008 Riccardo Fucile
NEI GUAI IL PRESIDENTE DELL’AUTORITA’ PORTUALE FRANCESCO NERLI, EX SENATORE DS… L’ACCUSA E’ DI CONCUSSIONE AGGRAVATA: CHIEDEVA DAI 5.000 AI 25.000 EURO AGLI IMPRENDITORI PER IL PARTITO… BUFERA NEL PD, GIA’ LOGORATO DALLA LOTTA INTERNA
Chiunque avesse affari o rapporti di lavoro all’interno del porto di Napoli doveva versare “contributi” da 5 a 25 mila euro all’allora partito dei Democratici di Sinistra.
Una tangente che – secondo l’accusa – il presidente dell’Autorità portuale, attraverso dipendenti a lui fedeli, avrebbe invitato a versare, sollecitando gli imprenditori e operatori portuali.
Su queste basi la Guardia di Finanza ha bussato alla porta dell’ex onorevole Francesco Nerli, notificandogli un provvedimento che gli vieta la dimora nell’intera Regione Campania. L’accusa è concussione aggravata, nei guai anche una sua strettissima collaboratrice. Perquisizioni domiciliari invece per sette funzionari.
Secondo le indagini della Procura, il presidente dell’Autorità portuale, Francesco Nerli, “forte dei potentissimi poteri attribuitigli dalla legge, ha indotto numerosi operatori del porto di Napoli ad effettuare contribuzioni economiche a favore del suo partito politico di riferimento”.
Nerli era stato eletto deputato del Pci nel 1987, senatore del Pds nel 1992, sempre nel collegio di Siena, nel 1995 viene nominato capo dell’Autorità portuale di Civitavecchia e nel 2000 di quella di Napoli. Continua »
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Novembre 22nd, 2008 Riccardo Fucile
COSTRUIRE CASE E FREQUENTARE NEGOZI NECESSITA DI SOLDI DA SPENDERE CHE NON CI SONO… LO STATO PAZIENZA CHE NON AIUTI, MA CHE PENALIZZI CON STUDI DI SETTORE CHE ORMAI SONO SBALLATI PER IL 50% DEGLI ESERCIZI E’ TROPPO…NON POSSONO CONTINUARE A PAGARE AL FISCO SOMME PRESUNTE CHE NON INCASSANO NEANCHE
La crisi economica colpisce soprattutto le imprese del commercio e dell’edilizia.
Nei primi 9 mesi si registra un saldo negativo per oltre 30.600 unità nel commercio e di meno 142 nelle costruzioni ( nel 2007 c’erano state 9.500 aperture).
A denunciarlo è la Cgia di Mestre che ha analizzato l’andamento delle iscrizioni e delle cessazioni di attività delle aziende italiane presso le Camere di Commercio.
In sofferenza anche l’industria del mobile e degli alimentari: quello che preoccupa non sono tanto le chiusure, per certi versi in linea con quelle dell’anno scorso, ma il forte calo delle nuove iscrizioni. L’Italia è entrata in una fase di recessione, ci sono meno soldi da spendere, sia per frequentare i negozi, che per costruire case e appartamenti nuovi.
L’edilizia popolare che il Governo si era proposto di rilanciare è sempre nel libro dei sogni e il piatto piange.
I dati emersi dall’indagine non lasciamo spazio a dubbi. L’edilizia ha registrato un saldo negativo nei primi mesi di quest’anno pari a 142 aziende. Nel 2007 il settore segnava un attivo di 9.496 unità . Rispetto a poco più di 52.700 attività che hanno chiuso i battenti quest’anno, l’anno scorso sono state 1.150 in meno. Continua »
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Novembre 21st, 2008 Riccardo Fucile
VIALE MAZZINI AFFONDA IN UN BUCO DI 50 MILIONI DI EURO… DEBITO CONSOLIDATO DI 200 MILIONI… 10.000 DIPENDENTI, 3.000 PRECARI… MA PER SEGUIRE LE ELEZIONI USA INVIATI 40 CRONISTI
Secondo l’Osservatorio di Pavia abbiamo i telegiornali più brutti d’Europa, con una percentuale doppia di temi politici rispetto a quelli degli altri Paesi europei, ma in una cosa la Rai è sempre in testa: nei debiti che riesce ad accumulare di anno in anno e che hanno portato a un debito consolidato di 200 milioni di euro.
Solo quest’anno il deficit previsto si aggira sui 50 milioni per una struttura clientelare ed elefantiaca, con oltre 10.000 dipendenti e circa 3.000 precari, sedi in tutte le Regioni, inviati con spese a manetta, viaggi e alberghi di lusso compresi.
Ora il direttore generale Claudio Cappon cerca di “tagliare” anche lui, costretto dagli eventi, cercando di prevedere un risparmio futuro di 110 milioni per far fronte principalmente al “buco” derivante dai mancati introiti pubblicitari e dai mancati ricavi commerciali ( 92 milioni di euro in meno, rispetto alle previsioni).
Solo il calo della raccolta pubblicitaria della Sipra è stata calcolata in 50 milioni di euro e, in assenza di una governance, è derivante dalle perenni liti tra i partiti e la situazione si fa sempre più drammatica. Continua »
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Novembre 21st, 2008 Riccardo Fucile
NO AI LAVORI SOCIALMENTE UTILI PER CHI DEVE SCONTARE PENE FINO A 4 ANNI… AN E LEGA AFFOSSANO IL DECRETO PROPOSTO DAL MINISTRO ALFANO PER TIMORE DI RISVOLTI MEDIATICI NEGATIVI… IL PROBLEMA DELLE CARCERI
Il Consiglio dei Ministri due giorni fa ha deciso di rinviare l’esame di un disegno di legge, presentato dal Guardasigilli, Angelino Alfano, che conteneva una norma definita tecnicamente “messa in prova”.
In altre parole: chi, incensurato, fosse accusato di reati che prevedono pene detentive fino a 4 anni, potrebbe vedersi cancellato il reato ( e non solo la pena) se accetta di aderire ad un piano di lavori socialmente utili.
In pratica oggi esiste la “condizionale” fino a due anni per cui il condannato viene “perdonato” entro questo limite e nulla deve fare in cambio, la proposta invece porterebbe la condizionale a 4 anni, ma con l’obbligo a ripagare la società con dei lavori sociali per la comunità , altrimenti sconterebbe in carcere tutti gli anni che gli spettano.
La misura che secondo il ministro Alfano sarebbe stata condivisa dall’Associazione Magistrati, è stata bloccata da An e Lega in quanto sarebbero stati cancellati troppi reati connessi all’immigrazione clandestina e mal si sarebbe conciliata con il battage mediatico sulla “linea dura” adottata virtualmente dal Governo.
L’opposizione invece rimarca che sarebbero stati così cancellati reati quali il furto, il falso in bilancio, l’usura, la truffa, la corruzione di minorenne. Continua »
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Novembre 21st, 2008 Riccardo Fucile
10 CONCORSI PUBBLICI PER 24 POSTI… SI ISCRIVONO A CENTINAIA SENZA SAPERE CHE CHI GIA’ LAVORA COME PRECARIO PARTE CON ANCHE 16 PUNTI DI VANTAGGIO… LA GIUNTA PROV. UN GIORNO BLANDISCE I PRECARI, UN ALTRO TEME LA SCURE DI BRUNETTA… I PRECARI SI LAMENTANO, COLPA DI CHI LI HA ILLUSI PER ANNI E UTILIZZATI PERSINO PER FARE LA CAMPAGNA ELETTORALE
Ci risiamo: ogni volta ci tocca ritornare sulla prassi ormai consolidata presso la Provincia di Genova di indire dei concorsi pubblici per tot posti, cui si iscrivono centinaia di ragazzi e ragazze genovesi per poi essere presi per i fondelli, in quanto trattasi di concorsi per assumere qualcuno che già lavora come precario all’interno dell’Ente.
Con una commissione d’esame che vede come “giudice” magari il suo capoufficio con cui collabora da anni. Avevamo parlato in estate del concorso per 11 posti di cui si sanno già i vincitori ( sono stati fatti gli scritti e i superstiti affronteranno gli orali a breve), ma che ha visto quasi 800 candidati partecipare, illusi dalla definizione di concorso pubblico.
Quegli undici in realtà sono i privilegiati, coloro che hanno amicizie consolidate, per quello vinceranno. Li hanno tutelati con una prima fase di “concorso pubblico” dove è evidente che fanno valere la propria conoscenza dell’ingranaggio provinciale, rispetto a chi non ha mai messo piede nell’Ente. Noi abbiamo dichiarato di conoscere una buona metà de chi risulterà vincitore ma la cosa evidentemente è ritenuta normale. Continua »
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Novembre 20th, 2008 Riccardo Fucile
LA CORTE DEI CONTI SI ESPRIME SULLA LEGGE DELEGA SUL FEDERALISMO FISCALE E ROMPE IL CLIMA OMERTOSO… EVIDENZIA IL RISCHIO CHE IL SUD AVRA’ BISOGNO DI ATTINGERE AL FONDO PEREQUATIVO IN MODO MASSICCIO… IPOTIZZA ESODI FISCALI E RILEVA CARENZE E CONTRADDIZIONI NEL PROGETTO
C’è il rischio che con il federalismo aumentino le tasse. Non solo, i contribuenti potrebbero essere spinti a veri e propri esodi fiscali a caccia di zone del Paese nelle quali il fisco è più buono.
La Corte dei Conti ha fatto le pulci al decreto di legge delega sul federalismo fiscale durante un’audizione del presidente Tullio Lazzaro davanti alla commissione Bilancio, Finanze e Affari costituzionali del Senato.
Non solo, anche l’Istat mette in evidenza una criticità : è possibile che le Regioni del Mezzogiorno avranno bisogno di attingere maggiormente al fondo perequativo e in modo sempre più massiccio. C’e’ chi comincia a vedere nel progetto “carenze e contraddizioni evidenti”, chi, come Casini, ne propone la “sospensione” per un’analisi più approfondita.
La Corte dei Conti ha, infatti, sostenuto che “il reticolo dei principi e delle prescrizioni che animano il disegno di legge delega rischia di portare non già a una riduzione, ma ad un aumento della pressione tributaria ed in particolare dell’imposizione personale sui redditi”. Continua »
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