Ottobre 2nd, 2020 Riccardo Fucile
ISS: “PRUDENZA O RISCHIO PEGGIORAMENTO”
Nel periodo 10-23 settembre 2020, l’indice di trasmissibilità Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,01. Sono 12 le Regioni/PPAA con un Rt maggiore di 1 questa settimana.
È quanto evidenzia il consueto monitoraggio settimanale del ministero della Salute e Istituto superiore di sanità . Un dato che conferma la tendena al progressivo peggioramento segnalata dal rapporto nelle ultime nove settimane. E la conseguenza è un maggiore carico sui servizi sanitari.
Bisogna inoltre “interpretare con cautela – afferma il report – l’indice di trasmissione nazionale in questo particolare momento dell’epidemia. Infatti, l’Rt calcolato sui casi sintomatici, pur rimanendo l’indicatore più affidabile a livello regionale e confrontabile nel tempo per il monitoraggio della trasmissibilità , potrebbe sottostimare leggermente la reale trasmissione del virus a livello nazionale”.
I numeri dei contagi
I focolai attivi riportati sono complessivamente 3.266, di cui 909 nuovi: numeri entrambi in aumento per la nona settimana consecutiva (nella precedente settimana di monitoraggio erano stati segnalati 2.868 focolai attivi di cui 832 nuovi). Sono stati riportati focolai nella quasi totalità delle province (101/107).
Questa settimana sono stati segnalati anche 14 focolai in cui la trasmissione potrebbe essere avvenuta in ambito scolastico, anche se non sempre confermata. Nelle prossime settimane si potrà meglio valutare l’impatto dei contagi nelle scuole.
Nonostante l’aumento di focolai attivi, le Regioni hanno segnalato “3.026 nuovi casi non associati a catene di trasmissione note (+13,7% rispetto alla settimana precedente)”.
Per quanto riguarda il contesto di trasmissione, si mantiene stabile la percentuale dei focolai che si sono verificati in ambito familiare (76,5% di tutti i focolai attivi vs 76,1% la settimana precedente).
Aumenta la percentuale di focolai verificati in ambito lavorativo (7,2% vs 5,6% la scorsa settimana) e diminuiscono invece i focolai associati ad attività ricreative (4,5% vs 6,3% la settimana precedente).
E quelli dei ricoveri
A livello nazionale continua a salire il numero di persone ricoverate (2.846 contro 2.365 in area medica, 254 contro 222 in terapia intensiva nei giorni 27/9 e 20/9, rispettivamente) e, conseguentemente, aumentano i tassi di occupazione delle degenze in area medica e in terapia intensiva.
Si conferma dunque la necessità di rispettare le quarantene e le altre misure raccomandate dalla autorità sanitarie sia per le persone che rientrano da Paesi per i quali è prevista la quarantena, e sia a seguito di richiesta dell’autorità sanitaria essendo stati individuati come contatti stretti di un caso.
“Rispettare le misure anti-contagio”
“Continuano ad aumentare i casi di Covid 19 nel nostro Paese e l’Rt supera anche di poco l’unità – commenta Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione ministero della Salute – Si registrano focolai e casi sporadici un po’ in tutte le regioni italiane il che sta a dimostrare una trasmissione diffusa del virus. Anche se non si registra un sovraccarico delle strutture ospedaliere, i ricoveri in ospedale e in terapia intensiva tendono gradualmente ad aumentare. Si raccomanda di tenere comportamenti prudenti: distanziamento fisico, mascherine, lavaggio delle mani e soprattutto evitare assembtramenti di qualsiasi tipo”.
Il ministero sottolinea che la situazione attuale “evidenzia importanti segnali di allerta legati ad un aumento della trasmissione locale. Al momento i dati confermano l’opportunità delle ulteriori misure di prevenzione e controllo adottate dalle Regioni/PPAA e invitano ad essere pronti all’attivazione di ulteriori interventi in caso di peggioramento”. In questo quadro, si legge nel report, “un rilassamento delle misure, in particolare per eventi e iniziative a rischio aggregazione in luoghi pubblici e privati, e dei comportamenti individuali, anche legati a momenti di aggregazione estemporanei, rende concreto il rischio di un rapido peggioramento epidemico”. E ancora: “Rimane fondamentale mantenere una elevata consapevolezza della popolazione generale circa il peggioramento della situazione epidemiologica e sull’importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali lavaggio delle mani, l’uso delle mascherine e il distanziamento fisico”.
Per contenere i contagi – segnala il monitoraggio – “è importante il rafforzamento, anche attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici come la “app” Immuni, dei servizi nelle attività di diagnosi e ricerca dei contatti”.
(da agenzie)
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Ottobre 2nd, 2020 Riccardo Fucile
“CHI DEVE FAR RISPETTARE LE REGOLE, LO FACCIA CON GIUSTIZIA”
“Con enorme dispiacere siamo costretti a comunicare che, alla luce dell’attuale situazione economico-finanziaria aggiornata a seguito dell’ultima tranche di versamenti in scadenza nella giornata del 30 settembre, siamo costretti a procedere alla sospensione di alcuni servizi e all’annullamento di attività e/o iniziative programmate per il trimestre ottobre-dicembre 2020”.
E’ l’avviso, pubblicato in apertura del Blog delle Stelle, con il quale l’Associazione Rousseau informa che “come già anticipato, infatti, in assenza delle entrate previste non risultano ovviamente più sostenibili le spese necessarie per supportare specifici servizi che devono essere quindi ridotti, sospesi o slittati nel tempo”.
“L’Associazione Rousseau garantisce l’infrastruttura organizzativa, amministrativa, burocratica, tecnologica e comunicativa, nonchè la tutela legale e le attività di formazione necessarie per oltre 2000 eletti e 170 mila iscritti al MoVimento 5 Stelle e che svolge questa attività con enorme impegno, sacrificio e trasparenza pubblicando tutti i dettagli e le attività svolte nel bilancio annuale dell’associazione. Ricordiamo, inoltre, che il meccanismo di sostentamento attraverso il contributo dei portavoce di 300 euro è quello che abbiamo adottato negli ultimi due anni, dopo averne sperimentati diversi nei tredici anni precedenti senza mai aver attinto a finanziamenti pubblici dei quali con coerenza non faremo mai uso”. Così, sul Blog delle Stelle, l’Associazione Rousseau, che annuncia la sospensione di alcuni servizi a causa delle mancate entrate.
“Continuiamo ad augurarci che nel rispetto di tutti gli eletti che, con coerenza, lealtà e onestà onorano gli impegni presi e anche verso tutti gli iscritti, chi ha la responsabilità di far rispettare le regole la eserciti con giustizia ed equità in modo da poter consentire – come è giusto che sia – che gli attivisti del MoVimento possano continuare ad avere lo spazio e le possibilità di partecipazione che meritano”, conclude l’Associazione presieduta da Davide Casaleggio.
(da “Huffingtonpost”)
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Ottobre 2nd, 2020 Riccardo Fucile
SI TEMONO DISORDINI TRA LE TRUPPE CAMMELLATE DI INVASIONE DI SALVINI E I CATANESI
Per mettere in scena il suo circo, Matteo Salvini ha trasformato Catania in un campo di battaglia: la città etnea si blinda, preparandosi a due giorni di fuoco per il processo al capoleghista per il caso Gregoretti, che Salvini ha trasformato in un raduno dell’estrema destra con migliaia di persone e dirigenti del partito che si stanno mobilitando in massa per venire a supportarlo.
Il Comitato per l’ordine e la sicurezza presieduto dal prefetto Claudio Sammartino ha messo in campo un imponente dispositivo di protezione, ben 500 uomini tra poliziotti, carabinieri e guardia di finanza provenienti anche dalla Campania e dalla Puglia per evitare che l’atmosfera attorno al Palazzo di giustizia (dove domani sarà proibito entrare) si surriscaldi
Ma il vero pericolo sono gli scontri: è stata infatti annunciata anche a una contro-manifestazione della rete ‘Mai con Salvini’, cui parteciperà anche il Pd. È molto facile che possa esplodere la scintilla, visto che ormai la politica non è più dibattito e confronto, ma sputi, insulti, violenza.
(da agenzie)
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Ottobre 2nd, 2020 Riccardo Fucile
IL PICCOLO BOSS UNGHERESE FARNETICA DI “INVASIONE” CHE NON ESISTE… LA MELONI CONTENTA DEI COMPLIMENTI DI UNO CHE NEGA I DIRITTI E VUOLE ASSERVIRE LA MAGISTRATURA E LA STAMPA AI SUOI INTERESSI
Alla vigilia del giorno in cui Matteo Salvini sarà processato a Catania, non è a lui che vanno i pensieri di Viktor Orban.
Il premier nazionalista ungherese infatti sta coltivando la sua amicizia con Giorgia Meloni, diventata presidente dei conservatori europei, forse prevedendo che la parabola di Salvini ha iniziato la sua discesa mentre quella della leader di Fratelli d’Italia è in piena crescita.
Orban scrive quindi a Meloni una lettera dche Meloni pubblica sul suo canale twitter: “In questi tempi così inquietanti in cui il mondo si trova ad affrontare gravi crisi economiche, politiche e morali, in Europa ci vuole unità , ragionevolezza e ci vogliono combattenti coraggiosi. Colgo l’occasione di congratularmi per i risultati della coalizione di centrodestra ottenuti alle elezioni regionali italiane. L’Italia ha bisogno di un centrodestra solido che protegga i nostri amici italiani dall’ondata dell’immigrazione, che preservi i valori della famiglia tradizionale (quella di avere figli senza sposarsi?) e della cultura cristiana e che aiuti ad evitare il collasso economico” scrive Orban.
“Sono lieto che, come leader del Partito dei Conservatori e Riformisti Europei, avrà la possibilità di difendere anche in Europa i valori conservatori e cristiani perchè all’interno del centrodestra europeo c’è bisogno di unità . Spero che il rispetto e l’amicizia reciproca maturati tra di noi si manterranno in futuro. Le auguro molto successo e buona salute per il Suo lavoro pieno di responsabilità ”.
Un lavoro per far chiudere i giornali indipendenti e mettere il bavaglio alla magistrura, certo.
Un po’ di vergogna, mai.
(da agenzie)
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Ottobre 2nd, 2020 Riccardo Fucile
GIA’ A LUGLIO UN’ALTRA ANALISI DAVA LO STESSO ESITO
Quasi un abitante su due ha sviluppato gli anticorpi contro il Coronavirus in Val Seriana.
A renderlo noto è l’Agenzia di tutela della salute (Ats) di Bergamo che ha reso pubblici gli esiti dell’indagine sierologica promossa dai comuni della Val Seriana, in accordo con Ats Bergamo e Regione Lombardia.
Eseguita a luglio 2020, ha visto la partecipazione di 22.559 persone. Il 95,2% di questi, ovvero 21.467 soggetti, sono residenti o domiciliati nella zona della Val Seriana.
Già nel mese di luglio un’altra analisi, riportata dall’Eco di Bergamo, riferiva che quasi la metà degli abitanti della Val Seriana fosse stato positivo al Coronavirus. In quel caso 5.246 cittadini, su un totale di circa 12 mila, erano stati sottoposti ai test sierologici, effettuati nella provincia di Bergamo, dopo il pressing dei sindaci. Di questi il 41,2% ha sviluppato gli anticorpi.
(da agenzie)
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Ottobre 2nd, 2020 Riccardo Fucile
IL LEADER DELLA CGIL DIFENDE IL REDDITO DI CITTADINANZA MA CHIEDE DI CORREGGERNE LE GRAVI DISTORSIONI
“Il Sussidistan è quello delle aziende che vivono di contributi pubblici. Tra il 2015 e il 2020 alle imprese sono andati sussidi per più di 50 miliardi. E più di un terzo dei 100 della manovra del 2020. Una cifra consistente, una parte è prevista anche nella manovra più recente. Sono sussidi per incentivare assunzioni, sgravi fiscali, aiuti di ogni genere. Noi chiediamo di uscire dalla logica degli aiuti a pioggia per una nuova politica industriale che incentivi a creare lavoro di qualità e non precario innanzitutto per giovani e donne”. A dirlo è Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, in un’intervista alla Stampa.
“Dobbiamo distinguere bene. Un conto è combattere la povertà , un altro discutere come si crea lavoro. Non bisogna cancellare il reddito di cittadinanza perchè è un intervento di emergenza per combattere la povertà – aggiunge Landini -. Ci sono gravi distorsioni che vanno duramente colpite. Ma non per questo sarebbe giusto abolire uno strumento che combatte la povertà , soprattutto in questo periodo. Non è questa la battaglia che mi aspetto da Confindustria”.
“Non l’ho sentita indicare da Bonomi tra le priorità , non lo fa con convinzione -aggiunge Landini – Viviamo in un Paese in cui l’evasione fiscale sottrae alle casse pubbliche 107 miliardi, la metà di quanto ci porterà il Recovery Fund. E con lo scandalo che il 93 per cento dell’Irpef arriva dai lavoratori dipendenti e dai pensionati”.
(da agenzie)
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Ottobre 2nd, 2020 Riccardo Fucile
NUOVO INTERROGATORIO PER IL PRESTANOME SOSTEGNI
I due commercialisti della Lega Nord erano finiti ai domiciliari, insieme al loro collega Michele Scillieri, lo scorso 10 settembre, accusati di peculato, turbativa d’asta, ed evasione nell’inchiesta sulla Lombardia Film Commission.
Un’indagine che ha al centro la compravendita dell’immobile di Cormano, che doveva ospitare la nuova sede dell’ente della Regione, guidato da Di Rubba. Per il procuratore aggiunto Eugenio Fusco e per il pm Stefano Civardi era giustificata dall’unico scopo di distrarre e appropiarsi di fondi pubblici.
Quinto interrogatorio oggi davanti ai pm di Milano per Luca Sostegni, il presunto prestanome nel caso Lombardia Film Commission da cui è partita l’inchiesta che sta scavando anche su presunti ‘fondi neri’ della Lega raccolti dai tre commercialisti finiti ai domiciliari, tra cui i due revisori contabili per il partito in Parlamento Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni.
Oggi, da quanto si è saputo, l’ennesimo faccia a faccia tra Sostegni, difeso dal legale Giuseppe Alessandro Pennisi, e il pm Stefano Civardi, che coordina le indagini con l’aggiunto Eugenio Fusco, riguarda in particolare la fiduciaria Fidirev (il responsabile Roberto Tradati è indagato per riciclaggio) attraverso la quale sarebbero transitati parte degli 800mila euro incassati in relazione alla presunta vendita gonfiata del capannone per la LFC
Alla Fidirev, infatti, risulta collegato un conto in Svizzera su cui sarebbero finiti circa 400mila euro. “Questa Fidirev è una società che mi è stata sottoposta …..cioè Scillieri (commercialista arrestato, ndr) mi ha presentato, che dovevamo fare questo conto in Svizzera della Fidirev, che è una fiduciaria dove questi 400 mila euro sarebbero ritornati versati in questa Fidirev, dove Scillieri aveva la mia firma per operare sul conto, e poi da lì io non so dove sono andati a finire i soldi”, ha messo a verbale Sostegni. Negli atti, tra l’altro, i pm parlano anche di una “società di sede panamense che scherma un conto in Svizzera” sempre usata per far transitare denaro
Sostegni nell’ultimo interrogatorio del 25 settembre ha anche parlato del “controllo” che i contabili della Lega avevano sulla LFC: “”Scillieri era preoccupato perchè sapeva che Di Rubba non sarebbe stato per sempre presidente della Fondazione e Di Rubba lo tranquillizzava, assicurando che comunque non ci sarebbero stati problemi perchè sarebbe comunque rimasta sotto il loro controllo”.
(da agenzie)
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Ottobre 2nd, 2020 Riccardo Fucile
UNO SCANDALO RISCHIA DI TRAVOLGERE IL PARTITO DELLA MELONI
Uno scandalo rischia di travolgere il calcetto italiano (e non solo).
Dopo le dimissioni del presidente Andrea Montemurro coinvolto in un sexgate (accusato di aver fatto confidenze a un dirigente che gli prometteva di fargli incontrare una ragazza), Giuseppe Caridi è diventato commissario straordinario della divisione calcio a 5.
Quest’ultimo lo scorso 17 luglio si è presentato in procura a Roma con in mano una relazione dell’organo di vigilanza della Lega Nazionale Dilettanti, che denuncia varie irregolarità di gestione.
Protagonisti: la Divisione calcio a 5 e l’ente di promozione sportiva Opes Italia (Organizzazione per l’educazione nello sport), fortemente permeato da Fratelli d’Italia, partito di cui è sostenitore Montemurro.
Nel suo libro “Miracolo Islanda” per SportItalia Edizioni ci sono le prefazioni di Giorgia Meloni e Giovanni Malagò, numero uno del Coni.
In particolare, sempre secondo La Repubblica, sotto la lente c’è un progetto sociale chiamato: “In campo diversi ma uguali”.
Promosso dall’Opes, ente affiliato al Coni e guidato da Marco Perissa, ex presidente di Gioventù Nazionale (le “giovanili” di Fratelli d’Italia, ruolo che ereditò da Giorgia Meloni; oggi il presidente è Fabio Roscani, anche lui impiegato di Opes).
Per questo progetto l’ente ha ottenuto un finanziamento pubblico fino a 125 mila euro dal Dipartimento alle Pari opportunità . Nell’aprile 2018 costituisce un’associazione temporanea di scopo con altri enti, tra cui la Divisione calcio a 5 che riceve una quota di spettanza di 40 mila euro.
Cifra iscritta a bilancio tra i ricavi, che però non entrerà mai nelle casse della Divisione. Nel 2019 l’allora presidente Montemurro chiede a Opes l’erogazione dei primi 19 mila euro (resteranno gli ultimi) come rimborso di tre fatture per lavori su questo progetto. La prima di 4 mila euro pagati per “consulenza, coordinamento e pianificazione degli eventi progettuali” a Marco Perissa (presidente di Opes), che emette la relativa fattura a novembre con una partita Iva risultata chiusa da tempo.
Anche le altre due fatture sono emesse da società riconducibili ai vertici di Opes: una da 5 mila euro pagati all’Agenzia Elite Social Media Teams (l’amministratore è Andrea Bigioni, uno dei vice presidenti di Opes, più volte nelle liste di Fratelli d’Italia, il socio di maggioranza all’80% è Juri Morico, segretario generale di Opes e braccio destro di Perissa); l’altra da 10 mila euro per materiale e gadget emessa da Sport Marketing Management che ha come socio al 50% Emiliano Lodi, anche lui dirigente di Opes.
In sintesi: Opes accede a contributi pubblici in associazione con altri enti, ne gira una parte alla Divisione calcio a 5, e il Calcio a 5 li usa per pagare società riconducibili agli stessi vertici di Opes.
Tutto questo è oggetto dell’esposto presentato in procura da Caridi, che ipotizza reati dalla malversazione ai danni della pubblica amministrazione alla falsa fatturazione, dall’indebita percezione di erogazioni alla truffa aggravata.
Come si legge nella denuncia querela, l’organo di vigilanza ritiene “oltremodo verosimile” che Perissa e gli altri “ottenessero grazie alla compiacenza di soggetti interni alla Divisione calcio a 5 il pagamento di somme non dovute, a fronte di prestazioni mai effettuate”.
E non finisce qui: c’è il nodo delle tv. Dalla Rai il calcio a 5 incassa alcune decine di migliaia di euro all’anno dalla vendita dei diritti.
Poi, però, paga un canale privato (SportItalia) per trasmettere due gare a settimana: 158.500 euro, in base all’accodo siglato da Montemurro, più altri 57 mila per due trasmissioni tv sul calcetto e 14.500 euro per gestire la comunicazione.
In cambio SportItalia offre spazi pubblicitari “per un valore di 225 mila euro”. Ma che alla Divisione non risultano aver fruttato un euro.
L’anomalia è che per contratti sopra i 100 mila euro la Divisione avrebbe dovuto chiedere l’autorizzazione alla Lega Dilettanti. Ma al momento del rinnovo del 2019 la cifra è stata spalmata in due contratti con due soggetti giuridici, entrambi però riferibili alla stessa persona: Michele Criscitiello, direttore di SportItalia, la società che ha pubblicato il libro di Montemurro.
(da agenzie)
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Ottobre 2nd, 2020 Riccardo Fucile
IL SINDACO DI BENEVENTO E FONDATORE DELL’UDEUR REPLICA AL CINQUESTELLE
È un noto conoscitore della geografia, ma non della storia politica italiana. Con queste parole Clemente Mastella risponde a Di Battista dopo l’anticipazione dell’intervista dell’ex deputato pentastellato che aveva paragonato il cammino intrapreso dal Movimento 5 Stelle all’Udeur (partito fondato dall’attuale sindaco di Benevento).
Il primo cittadino non ha lasciato correre quell’allusione e ha risposto per le rime definendo l’ex parlamentare del Movimento 5 Stelle come «il leader delle idiozie politiche».
Intervistato da AdnKronos, Clemente Mastella ha ricordato la storia del suo partito e il suo peso nella politica italiana, sottolinenando le differenze con il Movimento 5 Stelle: «Voglio ricordare che senza di noi, all’epoca, il governo non ci sarebbe stato, altro che chiedere poltrone. Potevamo farlo ma non l’abbiamo fatto anche se eravamo decisivi. Infatti, senza di noi, l’esecutivo saltò. Di Battista dice quindi cose senza senso, dice un’idiozia politica che lo rende il leader delle idiozie politiche».
E la replica non si ferma qui. Clemente Mastella risponde a Di Battista definendolo «piccolo Robespierre dei miei stivali» e gli dedica quello che i pentastellati — ex grillini — gridavano contro i politici: «Vaffa».
Insomma, un macigno dalla scarpa dopo quel parallelismo utilizzato da uno degli uomini più in voga all’interno del Movimento 5 Stelle. La stoccata indiretta è stata parata ed è arrivata una contro-risposta.
«Di Battista non conosce la storia italiana mentre conosce la geografia, avendo girato il mondo a spese di qualche giornale, con reportage inutili e noiosi — conclude Mastella -. Ci sono persone che hanno la capacità e l’intelligenza e la manifestano in ogni occasione pur avendo opinioni differenti rispetto magari ad altri partiti. Altri, invece, hanno una finta intelligenza sopravvalutata al di là del dovuto».
(da agenzie)
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