Gennaio 4th, 2022 Riccardo Fucile
CHI ESCE FIRMANDO E POI FINISCE RIVOVERATO IN UN ALTRO OSPEDALE, CHI PRETENDE LA VITAMINA B O L’OZONOTERAPIA
La storia della pandemia di Coronavirus in Italia è costellata di piccole vicende come quelle che si raccontano ogni giorno nelle corsie degli ospedali.
Dove ci sono No vax che dicono di contattare il loro avvocato quando il medico chiede loro i nomi dei familiari.
Ma c’è anche chi esce firmando dagli ospedali: al policlinico Umberto I, racconta oggi Il Messaggero, tre pazienti se ne sono andati dalla terapia intensiva. Uno di questi dopo poco tempo è stato ricoverato in un altro ospedale.
«Sono episodi che capitano ciclicamente. Al pronto soccorso, per esempio, i No-Vax hanno la paura che gli si possa iniettare il vaccino a loro insaputa», raccontano i dottori. E non solo. «Qualche giorno fa in un grande ospedale del Veneto è arrivato un paziente con un testo di diffida scritto dall’avvocato e che tra l’altro ha chiesto di usare determinate terapie che sono assolutamente improprie, come l’ozonoterapia o l’integrazione di minerali. Ma anche di vitamina D, che non ha dimostrato alcun risultato», dice Alberto Giannini, anestesista e rianimatore dell’Asst Spedali Civili di Brescia.
Giannini è uno degli anestesisti che ha firmato l’appello di Siaarti a non abbandonare chi rifiuta le cure. Ma oggi racconta anche che ha avuto una paziente che ha rifiutato le trasfusioni di sangue perché aveva paura di ricevere il plasma da persone vaccinate. Per lui l’opposizione alle cure avviene «su base ideologica. Peccato che tutte queste convinzioni siano fondate su elementi deformanti della realtà. Sono letture irrazionali. All’inizio della pandemia non era affatto così. I medici non venivano guardati con questo sospetto».
Oggi invece arrivano testimonianze come quella di un infermiere di Varese: «Ci sono persone restie a sottoporsi alle terapie e che danno la colpa della loro condizione al fatto che non siano state curate a casa. Un paziente ha minacciato di staccarsi il casco per la respirazione. Ho cercato di tranquillizzarlo ma lui era davvero determinato. Abbiamo fatto venire la moglie per convincerlo. A quel punto se l’è rimesso ma le sue condizioni erano così compromesse che è stato necessario il ricovero in terapia intensiva. Oggi è ancora lì».
(da agenzie)
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Gennaio 4th, 2022 Riccardo Fucile
IL GOVERNATORE RISPONDE PER LE RIME ALLA NO VAX: “VENGA A PARLARE CON CHI LAVORA IN QUEI REPARTI”
Ha tentato l’arma dell’ironia, facendo la spiritosa anche su quelle persone che hanno scelto (come lei) di non vaccinarsi e che sono finite in un letto nei reparti di terapia intensiva.
Questo è il tema dello scontro social tra Stefano Bonaccini e Maddalena Loy, con la giornalista che ha voluto criticare le parole del governatore dell’Emilia-Romagna sui ricoverati in gravi condizioni nella sua Regione. Un cinismo rispedito al mittente
“Ma quando Stefano Bonaccini si lamenta delle TI ‘piene al 72% di non vaccinati’, perché non specifica che le TI in Emilia-Romagna, nonostante la stagione e i tanti contagi, sono ‘sature’ al 15%? Cosa ci sta dicendo, che non è in grado di occuparsi neanche di quel 15%?”, ha scritto Maddalena Loy sul proprio profilo Twitter.
La giornalista è salita agli onori della “cronaca” non tanto per il suo ruolo di coordinatrice della “Rete nazionale scuole in presenza”, ma soprattutto per alcuni scontri televisivi con medici (e non solo). Come quando fece perdere le staffe a Massimo Galli.
E a questa ironia, Stefano Bonaccini ha replicato su Facebook dopo il suo intervento a In Onda (La7) in cui ha parlato del livello di posti letto in terapia intensiva occupati (al 72%) da persone non vaccinate nella sua Regione: “La giornalista No-Vax che fa la spiritosa persino se si parla di terapie intensive. Venga a parlare con chi in quei reparti ci lavora. Prego”. Il governatore dell’Emilia-Romagna, infatti, ha sottolineato come i no vax rappresentino la fetta più consistente dei ricoverati in gravi condizioni. E non solo nella sua Regione.
Perché se è vero che i posti letto occupati rappresentano circa il 15% del totale messi a disposizione dagli ospedali in Emilia-Romagna, è altrettanto vero che dopo quasi due anni di pandemia quel numero continua a essere troppo elevato.
E ironizzare su chi, seguendo le stesse convinzioni di Maddalena Loy, ha scelto di non immunizzarsi e ora è ricoverato in gravi condizioni rappresenta lo specchio del cinismo per dare adito alle proprie ideologie. Contro tutti. Anche contro quelle persone che la pensano sul vaccino come la giornalista no vax.
(da agenzie)
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Gennaio 4th, 2022 Riccardo Fucile
I PICCOLI SONO STATI SOCCORSI, PER LA DONNA NON C’E’ STATO NULLA DA FARE… MORTA PER FUGGIRE DALL’AFGHANISTAN DOPO IL TRADIMENTO DELL’OCCIDENTE
Una terribile vicenda. Una tragedia figlia di quell’attualità che troppo spesso viene dimenticata e accantonata per dare precedenza a eventi più vicini.
Ma la eco di quel che è successo pochi giorni prima di Natale sulla rotta tra l’Iran e la Turchia deve tornare a riaccendere i riflettori sul dramma di chi è costretto ad affrontare lunghi viaggi, su sentieri scoscesi e dimenticati, per cercare la salvezza e una vita nuova insieme alla sua famiglia.
Perché c’è chi quella vita non potrà più averla, come successo alla migrante morta assiderata per proteggere i suoi figli dal freddo, dal gelo e dalle intemperie, per cercare una vita migliore lontano dall’Afghanistan.
La tragedia risale ai giorni prima di Natale ed è stata confermata solamente nelle ultime ore. A raccontarla è stata l’emittente Demokrat.tv che ha mostrato anche le immagini delle condizioni in cui è stata ritrovata la donna e i suoi due bambini. Fotografie forti che raccontano ancor di più quel dramma. Perché quella donna è morta per cercare una vita migliore insieme ai suoi figli. E proprio per proteggerli ha perso la vita
L’ufficio del governatore della provincia di Van, in Turchia, ha confermato le dinamiche che hanno portato alla morte della donna. Mentre lei e i suoi due bambini si trovavano ancora in territorio iraniani, è sopraggiunta un’improvvisa tempesta che ha portato neve e gelo sul loro cammino.
Un freddo inaspettato, con i piccoli che stavano patendo i primi effetti dell’ipotermia e del congelamento. La donna si è sacrificata: si è tolta il calzini per trasformarli in guanti da far indossare ai suoi piccoli e ha proseguito il suo cammino nella neve. Scalza. Usando solamente dei sacchetti di plastica di fortuna per tentare di non patire gli effetti del gelo.
I piccoli sono stati trovati e salvati dopo esser stati avvistati da alcuni abitanti del vicino villaggio di Özalp. Mentre la donna è stata ritrovata poco distante. Esanime, priva di vita.
Nel gelo della neve e di quel freddo che le ha provocato quell’ipotermia che l’ha uccisa. Morta per fuggire dall’Afghanistan, da dove era partita. Da quel regime dei talebani tornato in auge dopo il loro ritorno. Con tutte quelle leggi assurde che annientano la donna come essere umano.
(da agenzie)
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Gennaio 4th, 2022 Riccardo Fucile
IL MEDICO PUBBLICA LA CORRISPONDENZA CON UN SUO ASSISTITO
Il medico di famiglia non è un salumiere a cui si ordinano due etti di prosciutto e ti risponde “sono due e mezzo, che faccio: lascio?”.
Il medico messo a disposizione dal servizio sanitario nazionale a ogni cittadino è colui a cui ci si può rivolgere per una visita gratuita (proprio attraverso il SSN) e ricevere indicazioni su terapie e controlli da effettuare.
Ma la storia del dottor Diego Pavesio, che lavora a Torino e iscritto all’ASL di Moncalieri, racconta di una percezione alquanto stravolta delle dinamiche medico-paziente. E tutto è partito da un’assurda richiesta fatta da un assistito che pretendeva che il suo medico indossasse le vesti di un passacarte, firmando ricette per trovare un modo di evitare la vaccinazione.
Il medico ha raccontato questo scambio di “corrispondente” tra lui e il suo assistito avvenuto via mail alla vigilia dell’ultimo dell’anno. Ecco cosa si sono detti.
30/12 ore 21.12 Mutuato (non vaccinato): “Buonasera dottore, vorrei farmi prescrivere degli esami del sangue per fare un controllo generale prima di effettuare il vaccino. Grazie”
31/12 ore 09.08 Il sottoscritto: “Non esistono esami prevaccinali, non si possono prescrivere, non l’ho mai fatto e non lo farò mai perché non servono a nulla. Si vaccini IL PRIMA POSSIBILE, la variante omicron ha un’infettività mostruosa e contagerà tutti i non vaccinati in poche settimane
31/12 ore 13.01 Mutuato: “In quanto mio medico di base lei e tenuto a fare ciò che le chiedo cioè la prescrizione di alcuni esami generali perché ho piacere di farmi un controllo e non devo dare spiegazioni del motivo. Quindi le chiedo la cortesia di farmi la prescrizione di alcuni esami del sangue di controllo generale, sennò devo ritenermi obbligato a citare il suo nome ai carabinieri in quanto si rifiuta di fare il suo dovere, ed è già successo con mia moglie si è rifiutato di visitarla e di scriverle alcune cose richieste. Certo della sua comprensione la ringrazio anticipatamente.”
31/12 ore 16.48 Il sottoscritto: “Forse non ha capito bene cosa regola il rapporto tra un paziente e il medico di famiglia in regime SSN. Io sono tenuto a visitarla (il mio studio è sempre aperto) e solo SE lo ritengo a prescriverle degli esami. E sono sempre IO a decidere quali esami. Il medico di famiglia non è un salumiere e lei non sta ordinando un etto di prosciutto. Allo stesso modo non può richiedermi degli esami perché lo ha deciso lei. Lei mi ha richiesto espressamente “prima di effettuare un vaccino” e le ho risposto come avrei risposto a qualunque altro paziente.
Ma la storia non si è conclusa qui.
Diego Pavesio, infatti, ha spiegato che alla minaccia di “fare il suo nome ai carabinieri” lui ha risposto avviando la richiesta di ricusazione alla ASL TO5, visto che è venuto meno quel rapporto di fiducia tra medico e paziente.
Perché quella dell’assistito è stata una minaccia dopo un “no” legittimo del medico. E le norme prevedono che si possa cancellare un paziente dal proprio registro per questo motivo.
(da agenzie)
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Gennaio 4th, 2022 Riccardo Fucile
“OBBLIGATORIO PERCHE’ IL VIRUS RIGUARDA TUTTI”
Il segretario della Cgil Maurizio Landini chiede l’obbligo vaccinale per tutti i cittadini. E in un’intervista a Repubblica critica il governo Draghi perché non ha avuto ancora il coraggio di prendere la decisione: «È dal mese di agosto dello scorso anno che lo chiediamo! Pensiamo però che si debba estendere l’obbligo a tutti i cittadini del nostro Paese. La recrudescenza del virus impone al governo un’assunzione di responsabilità. Accanto alla quale va avviata un’iniziativa pubblica di informazione, coinvolgendo tutti i soggetti interessati. Non ci sono alternative al vaccino».
Secondo Landini il vaccino deve essere obbligatorio per tutti «perché il virus riguarda tutti. I luoghi di lavoro, grazie ai protocolli che abbiamo firmato con il governo e le aziende, non sono risultati focolai della trasmissione del virus. Anzi: la trasmissione avviene fuori dai posti di lavoro, sui mezzi di trasporto pubblici, nei luoghi affollati». Il segretario della Cgil considera timida l’azione dell’esecutivo, che si prepara a varare il Super Green pass obbligatorio sul lavoro a partire da febbraio: «Sinora il governo questa scelta non l’ha fatta. Banalmente i sindacati l’hanno proposta ad agosto. Penso sia un atto necessario anche per richiamare a una responsabilità collettiva tutte le persone».
E Landini risponde anche alle obiezioni sulla libertà di scelta: «La nostra Costituzione prevede che si possa fare purché lo stabilisca la legge. In ogni caso proprio per questo parlo di responsabilità collettiva. Oggi la tutela della salute dipende dalla responsabilità collettiva. Dunque la tutela del diritto della salute di tutti è la condizione per essere liberi».
(da agenzie)
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Gennaio 4th, 2022 Riccardo Fucile
PER IL TORNEO E’ PREVISTO L’OBBLIGO VACCINALE, MA BASTA UN MEDICO COMPIACENTE PER FOTTERSENE DELLE LEGGI
Novak Djokovic difenderà il titolo agli Australian Open. Il tennista serbo ha ricevuto da un medico l’esenzione dalla vaccinazione contro Sars-Cov2.
Da mesi si discute sulla partecizione del numero 1 del ranking Atp a Melbourne, primo appuntamento importante della stagione di tennis, al via il 17 gennaio.
Per il primo torneo del Grande Slam del 2022 è previsto l’obbligo vaccinale, e il campione serbo non ha mai nascosto la sua riluttanza a rivelare se sia immunizzato oppure no contro il Covid 19.
Le voci degli ultimi giorni riferivano proprio della possibilità che Djokovic richiedesse un’esenzione medica per giocare e poter così puntare al suo 21esimo titolo in singolare in un torneo del Grande Slam, che gli permetterebbe di superare i rivali Roger Federer e Rafael Nadal, fermi, con lui, a quota 20, e diventare il tennista più vincente di tutti i tempi nei tornei major.
(da agenzie)
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Gennaio 4th, 2022 Riccardo Fucile
FICO HA CONVOCATO IL PARLAMENTO IN SEDUTA COMUNE
Sarà un lunedì il giorno in cui comincia la partita del Quirinale, con la procedura di elezione del nuovo presidente della Repubblica italiana. Il presidente della Camera Roberto Fico ha convocato il Parlamento in seduta comune, con la partecipazione dei delegati regionali, per il 24 gennaio alle ore 15.
La decisone è avvenuta dopo aver sentito la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. L’avviso di convocazione, rende noto l’ufficio stampa della Camera, verrà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di oggi.
“Nelle prossime due settimane, all’attività ordinaria della Camera si affiancherà quella di preparazione al voto – sottolinea Fico su Facebook – Siamo al lavoro insieme al collegio dei questori per definire l’organizzazione e le misure per garantire la piena operatività e sicurezza del voto”.
(da agenzie)
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