Giugno 20th, 2018 Riccardo Fucile
DOPO IL VOTO PER LA VIA AD ALMIRANTE ORA ARRIVA LA MOZIONE CHE LA NEGA
Mercoledì è un giorno pari. Per questo motivo il M5S oggi è orgogliosamente antifascista.
La confusione generata nel già ideologicamente confuso partito di Grillo e Casaleggio ha raggiunto livelli mai visti quando la sindaca di Roma — apparentemente all’oscuro di tutto — prima disse da Vespa che l’Aula del Campidoglio era sovrana e poi annunciò che avrebbe fatto presentare una contro-mozione per impedire che venissero intitolate vie, piazze, portici e androni a esponenti del fascismo o persone che si siano esposte con idee antisemite o razziali.
Ed eccola qui la mozione, a prima firma di Virginia Raggi che sarà presentata domani per ribadire un concetto fondamentale della Repubblica Italiana: l’antifascismo. Scrive il M5S Roma che «Roma città aperta non tradisce le sue radici e la sua memoria che l’Aula ha il dovere di tramandare alle generazioni future, per questo motivo proporremo di inserire nello Statuto chiari riferimenti ai valori antifascisti della Capitale».
Tra i firmatari della mozione spicca anche il nome della consigliera Eleonora Guadagno quella che si è giustificata dicendo che quando ha votato la mozione non si era resa conto di cosa stava votando.
Chissà se questa volta la Guadagno avrà letto il testo dove è scritto che si vuole introdurre il divieto della possibilità di intitolare toponimi ed eccetera a persone che “si siano esposte con idee antisemite e razziali”.
Ora resta solo da capire come questa decisione si rifletterà sul resto del MoVimento. Ad esempio che ne penserà quel Beppe Grillo che nel 2014 ebbe a dire che «l’antifascismo è un problema che non mi compete».
Che dirà Luigi Di Maio che annoverò Almirante tra i “padri nobili” del M5S oppure come la prenderà Roberta Lombardi che qualche anno fa scrisse un post per difendere il fascismo “buono” e che di recente ha raccontato che «Almirante è sempre stato un punto di riferimento per i miei».
E visto che siamo in tema di padri siamo tutti ansiosi di conoscere l’opinione di Vittorio Di Battista, l’orgogliosamente fascista e pentastellato padre dell’ex deputato.
(da “NextQuotidiano”)
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Giugno 20th, 2018 Riccardo Fucile
CHI INVECE HA FATTO SACRIFICI E HA GIA’ SALDATO IL DEBITO SE LO PRENDE IN QUEL POSTO, IN PURO STILE SOVRANISTA
“Chiudere da subito tutte le cartelle esattoriali di Equitalia per cifre inferiori ai 100mila euro, per liberare milioni di italiani incolpevoli ostaggi e farli tornare a lavorare, sorridere e pagare le tasse”.
Tradotto: chi ha frodato il fisco fino a 100.000 euro di imposte non pagate (quindi con un giro di affari in nero di almeno tre volte superiore) sarebbe un “incolpevole ostaggio”, non un traditore dell’Italia che ha fregato i suoi connazionali.
Pagando il 6% di 100.000 euro (cioè una miseria) l’evasore salviniano può tornare a lavorare in nero, a frodare il fisco e a sorridere.
Solo un coglione può pensare che tornerà a pagare le tasse.
Piccolo dettaglio: nel corso degli anni, milioni di italiani hanno fatto fronte al debito con il fisco, magari rateizzando.
In pratica costoro sono degli imbecilli, visto che potevano cavarsela pagando solo il 6% se avessero aspettato il guru dell’evasione fiscale e dei condoni.
Spacciare come “pace sociale” il più vergognoso condono che in Italia vi sia mai stato, è indecoroso.
Questi sarebbero coloro che si riempiono la bocca di “legalità ” e onestà .
(da agenzie)
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Giugno 20th, 2018 Riccardo Fucile
OGGI ALLA CAMERA: “NON VI E’ STATO ALCUN ATTO FORMALE DI CHIUSURA DEI PORTI ITALIANI”… IL SERVO DI SALVINI CERCA DI EVITARE DI FINIRE DAVANTI ALLA CORTE DI GIUSTIZIA
“Non vi è stato alcun atto formale di chiusura dei porti italiani”. Questo ha detto oggi il ministro per le Infrastrutture e i trasporti Danilo Toninelli, nel corso del question time nell’Aula di Montecitorio — rispondendo a un’interrogazione parlamentare presentata da LEU sul caso della nave Aquarius — aggiungendo che “si è raccolta la disponibilità dimostrata all’apertura del porto di Valencia da parte del governo spagnolo”.
In Aula Toninelli ha ricostruito la vicenda di Aquarius: “Dopo aver tratto in salvo 629 migranti, la Guardia Costiera italiana ha richiesto un porto di sbarco alla Valletta trattandosi del porto più vicino e sicuro. Nel frattempo, analoga richiesta è stata effettuata anche per un porto di sbarco italiano”.
Il ministro ha precisato che “l’articolo 83 del Codice della Navigazione affida al ministro dei Trasporti il potere di limitare o vietare il transito o la sosta di navi mercantili nel mare territoriale per motivi di ordine pubblico. In mancanza dell’assenso del ministro dell’Interno competente in materia di ordine pubblico non sarebbe stato possibile per la Guardia Costiera dirigersi verso alcun porto italiano, neppure in quelli delle città i cui sindaci avevano offerto la disponibilità all’accesso”.
Il deputato di Liberi e Uguali Nico Stumpo è andato all’attacco: “Da Toninelli sul mancato approdo della nave Aquarius una risposta incredibile che smentisce Salvini. Ci hanno detto per giorni che avevano chiuso i porti e oggi scopriamo che non è stato fatto nessun provvedimento in tal senso. Questo è un governo di irresponsabili: chiudono i porti a mezzo stampa mettendo in pericolo oltre 600 persone costringendoli ad altri giorni di navigazione verso Valencia. Una vera e propria odissea altro che crociera. L’unica cosa certa è che ad oggi ancora non sappiamo quali erano i motivi di ordine pubblico che hanno permesso il mancato attracco della Aquarius”.
(da “NextQuotidiano“)
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Giugno 20th, 2018 Riccardo Fucile
UGO FORELLO, CAPOGRUPPO AL COMUNE DI PALERMO:: “SALVINI PARLA ALLA PANCIA, MA GLI ITALIANI HANNO TESTA”
“Non so se alzare la voce paghi e se il caso Aquarius sia stata una vittoria per qualcuno, ma per il popolo italiano è stato solo uno specchio per le allodole, una decisione che nulla risolve, rivolta alla pancia dei cittadini che sono anche dotati (e per fortuna…) di un grandissimo cuore e testa”.
L’ex candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Ugo Forello, adesso capogruppo grillino al Comune di Palermo, scarica l’alleato del suo partito, il ministro degli Interni Matteo Salvini, con un lungo post su Facebook: “Il problema – scrive – sta nel modo, che ritengo eticamente e politicamente sbagliato, con cui in queste prime settimane si è mosso il neo ministro degli interni con le dichiarazioni sui migranti, sull’omicidio di Regeni e, per ultimo, sui Rom. Sembra che la propaganda e gli spot, superficiali per definizione, abbiano preso il sopravvento; ma argomenti di tale importanza, invece, dovrebbero essere affrontati con particolare accuratezza e meticolosità “.
Non è la prima crepa fra grillini palermitani e leghisti sul tema migranti, ma è la prima volta che lo scontro esce dai retroscena ed entra nelle dichiarazioni apertamente rilasciate.
Qualche giorno fa, ancora al Comune, Forello si era scontrato con un altro consigliere grillino, l’ex sindacalista di polizia Igor Gelarda, sulla linea da tenere sull’hotspot di Palermo: votato all’accoglienza il primo, più propenso alle espulsioni indicate dal “contratto” gialloverde il secondo.
Adesso, però, l’ex candidato sindaco va giù duro: “L’Italia – prosegue Forello – non è solo un luogo nel quale dilaga un senso di fragilità , insicurezza, paura e inquietudine, ma è anche un Paese capace di sognare, di creare relazioni sociali basate sull’empatia, di avere fiducia nel prossimo e nel futuro”.
“Il Movimento – aggiunge Forello – è stato in grado di essere l’interprete di una nuova idea di cittadinanza, di un patrimonio di diritti che accompagna la persona in ogni luogo del mondo, di attrarre e coalizzare le forse positive, ottimiste e costruttive del paese; e, come diceva qualche anno fa, il grande Dario Fo sul M5S: ‘Non dobbiamo diventare un animale braccato, come vorrebbero molti, ma restare in fuga, avanti agli altri’”.
(da “NextQuotidiano”)
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Giugno 20th, 2018 Riccardo Fucile
“L’UNICA CRISI CHE C’E’ E’ QUELLA DEI VALORI, E’ L’EUROPA CHE STA NAUFRAGANDO NEL MEDITERRANEO”
“Salvini non rappresenta l’Italia. Non esiste nessuna crisi dei migranti, esiste solo una crisi di valori. È l’Europa che sta naufragando nel Mediterraneo perchè non sta rispettando i suoi principi fondatori”.
Ada Colau, sindaca di Barcellona, è in visita a Bologna dove ha partecipato alla manifestazione in Piazza Nettuno indetta dai collettivi per la Giornata internazionale del rifugiato.
“Mi vergogno, come cittadina della Spagna e dell’Europa, di queste politiche”, ha detto Colau.
Sul censimento dei rom invocato dal ministro dell’Interno ha detto: “bisogna dare battaglia in piazza e in tribunale, perchè oggi sono i rom, domani a farne le spese sarà qualcun altro”.
Colau ha definito antidemocratica la scelta del Parlamento e inserire il divieto di accogliere i migranti economici, mentre sulla proposta di Donald Tusk di dirottare le navi dei migranti verso altri paesi Nordafricani, “è un modo per dire che creiamo centri di detenzione dove si violentano i diritti umani come già succede in Libia”, ha concluso. “Non sarebbe solo immorale, ma l’inizio della fine”.
(da “il Fatto Quotidiano”)
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Giugno 20th, 2018 Riccardo Fucile
“CONTINUEREMO AD ACCOGLIERE A BRACCIA PARTE QUESTE PERSONE”… GLI AIUTI INTERNAZIONALI SONO SCESI
Più di un milione e trecentomila persone sono i rifugiati ospitati dal Regno Hashemita di Giordania, grande quanto un terzo dell’Italia.
Il 79 per cento vive nelle comunità urbane o rurali e il restante 21 per cento nei campi. La maggior parte di questi disperati arrivano dalla Siria del dittatore Bashar al-Assad e si sono aggiunti a quanti arrivarono dall’Iraq e ai palestinesi.
Re Abdullah II ha denunciato che “la risposta del mondo è inadeguata, gli aiuti internazionali sono scesi nonostante quanto abbiamo fatto per ospitare i profughi siriani. Nessun piano avrebbe potuto rispondere a queste sfide in modo rapido ed efficace”.
Nella terra del latte e del miele, una ogni 14 persone è un rifugiato.
Nonostante questa terribile emergenza, ieri Sua Maestà Rania, Regina di Giordania, ha detto: “Di fronte alla paura e a perdite inimmaginabili, i rifugiati fanno la scelta forzata di correre via e di cercare sicurezza lontano da casa. Non sarà mai troppo tardi per continuare ad impegnarsi per soddisfare queste persone vulnerabili e accoglierle a braccia aperte. No alle porte chiuse”.
(da agenzie)
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Giugno 20th, 2018 Riccardo Fucile
AUMENTATI DELL’11% GLI ITALIANI CHE EMIGRANO
La retorica incentrata sulla “invasione” deve fare i conti con la realtà dei dati. “Nel 2017, 119.000 migranti sono arrivati in Italia per via marittima, il 34% in meno rispetto al 2016 e il 22% in meno rispetto al 2015″: è quanto scrive l’Ocse nel rapporto annuale sulle migrazioni pubblicato a Parigi in occasione della Giornata Mondiale dei Rifugiati.
Nel 2017, precisa l’Ocse, un gran numero di migranti sbarcati sulle coste italiane erano minori non accompagnati (circa 16.000), principalmente africani, nonostante una riduzione del 39% rispetto al 2016.
L’Ocse rivela inoltre che nel 2017 l’Italia “ha accolto oltre 130.000 richiedenti asilo (10.000 in più rispetto al 2016). Erano principalmente di nazionalità nigeriana (18%), cingalese (10%) e pakistana (7.5%). Il numero di minori soli raggiungeva praticamente i 18.300 alla fine dell’anno”.
Inoltre, prosegue l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, tra il 2016 e il 2017, circa 226.000 primi permessi di soggiorno sono stati rilasciati dall’Italia, praticamente la metà rispetto al 2007 (515.000).
“Per la prima volta dal 2011, i flussi migratori verso i Paesi dell’Ocse sono in leggera diminuzione, con l’ingresso di circa 5 milioni di migranti permanenti nel 2017 (contro 5,6 milioni ne 2016)”, quanto sottolinea l’Organizzazione.
“Questa tendenza — aggiunge l’organismo internazionale — si spiega essenzialmente attraverso la riduzione dell’accoglienza dei rifugiati, legata a una forte riduzione delle richieste d’asilo, con circa 1,2 milioni di richieste d’asilo registrate nel 2017 contro 1,6 milioni nel 2016″.
Quindi l’appello dell’Ocse a tenere conto delle preoccupazioni dei cittadini: “Ignorare l’inquietudine del pubblico rispetto all’impatto economico e sociale della migrazione, benchè questo impatto sia statisticamente marginale, oppure i timori rispetto all’assenza di controllo sulla gestione migratoria, benchè ampiamente sopravvalutato, potrebbe impedirci di realizzare l’azione di cooperazione in uno spirito pragmatico e costruttivo”.
Sul fronte delle richieste d’asilo, rileva l’Ocse, nel 2017 gli Usa sono stati il Paese che ne ha ricevute di più: 330.000, contro 262.000 l’anno precedente.
Dopo diversi anni di primato, la Germania cala al secondo posto (con 198.000 richieste d’asilo, una diminuzione del 73% rispetto alle 722.000 record del 2016). Seguono l’Italia (127.000), la Turchia (124.000) e la Francia (91.000).
I Paesi in cui le richieste d’asilo sono aumentate di più rispetto al 2016, precisa l’organismo internazionale, sono il Canada, dove sono raddoppiate, il Giappone (+76 %), il Messico (+66 %), la Spagna (+62 %) e la Turchia (+59 %).
In Italia, nel 2017, le richieste d’asilo sono cresciute del 4%.
Oltre alla Germania, sono invece molto diminuite in diversi Paesi europei, tra cui Ungheria (-89 %), Polonia (-69 %), Danimarca (-48 %), Austria (-44 %) e Svizzera (-35 %).
Se calano i flussi verso l’Italia calano, aumentano invece quelli in uscita: “Un numero crescente di italiani ha lasciato il proprio Paese. Il numero di cittadini italiani che ha dichiarato di aver trasferito la residenza all’estero è aumentata di oltre l’11%, passando da 102.000 nel 2015 a 114.000 nel 2016″.
Inoltre, per l’organismo internazionale, “l’emigrazione dichiarata è probabilmente molto inferiore all’emigrazione reale: l’emigrazione di italiani nel 2016 sarebbe piuttosto compresa tra 125.000 e 300.000 persone“.
(da agenzie)
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Giugno 20th, 2018 Riccardo Fucile
ORGOGLIOSO DEL NOSTRO PAESE, HA COMMOSSO LA COMMISSIONE SPIEGANDO IL SUO AMORE PER L’ITALIA… A DIFFERENZA DI CHI SI PULIVA IL CULO CON IL TRICOLORE E ORA FA IL SOVRANISTA D’ACCATTO
Siamo a Pordenone. Scuola media Drusin. Esami. Qui un ragazzino di 15 anni, di origini ivoriane, ma nato in Italia per festeggiare l’esame di terza media ha voluto cantare davanti alla Commissione l’Inno di Mameli
Pur non avendo la cittadinanza italiana il ragazzo ha detto di sentirsi orgoglioso del paese che ospita lui e la sua famiglia.
I suoi genitori sono venuti qui per lavorare, si tratta di una famiglia perfettamente integrata.
A darne notizia il Messaggero Veneto.
“Mi sento prima italiano e poi un po’ ivoriano”, ha detto alla commissione d’esame, prima di mettersi a cantare.
Ha poi aggiunto: “I campioni della nazionale di calcio cantano di fronte alla bandiera tricolore — è andato avanti lo studente sotto esame —. Lo faccio anch’io, che amo lo sport e l’Italia. Sono nato in Italia e sono orgoglioso del mio Paese”
(da Globalist)
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Giugno 20th, 2018 Riccardo Fucile
TICKET SANITA’: NOVE SU DIECI CHE NON PAGANO NON NE HANNO DIRITTO… ASSISTENZA A DISAGIATI: IL 39% E’ FASULLO…E POI SI LAMENTANO DEGLI AIUTI AGLI IMMIGRATI
Appalti irregolari per 2,9 miliardi, danni all’erario per 5 miliardi, mille grandi evasori che hanno sottratto al fisco 2,3 miliardi, più di due milioni a testa. Sono i dati principali di 17 mesi di attività della Guardia di Finanza – dal 1 gennaio 2017 al 31 maggio 2018 – resi noti in occasione della festa del Corpo.
Appalti irregolari per 2,9miliardi, 40% gare
Nel settore appalti la Gdf ha scoperto irregolarità sull’aggiudicazione del 40% delle gare esaminate.
Oltre 6mila i denunciati per reati in quest’ambito e delitti contro la P.a., 644 dei quali arrestati; 600 milioni di euro sequestrati.
Su un totale di gare sottoposte a controllo per 7,3 miliardi, il valore degli appalti in cui sono state riscontrate irregolarità è di 2,9 miliardi.
Sono 8.400 le persone responsabili di un danno erariale individuate, per un ammontare di 5 miliardi. Il dato si focalizza su un insieme di inefficienze e sprechi di risorse di cui si rendono colpevoli persone che operano nel settore pubblico procurando danni all’erario. 1.000
Grandi evasori
Due miliardi e 300 milioni, più di due milioni a testa: è quanto hanno sottratto al fisco i mille grandi evasori, soggetti che si avvalgono di una rete di connivenze e della consulenza di studi tributari, non certo piccoli commercianti, artigiani o imprenditori. Più della metà di questi soldi – 1,3 miliardi – sono però già stati confiscati acquisiti in via definitiva al patrimonio dello Stato.
Scoperti anche 12.824 evasori totali che hanno evaso 5,8 miliardi di Iva e contestati quasi 23mila reati fiscali – il 67% dei quali riguardano emissione di fatture false, dichiarazioni fraudolente e occultamento di documenti contabile – 30.818 sono invece i lavoratori in nero impiegati da 6.361 datori di lavoro.
Frodi comunitarie
Negli ultimi 17 mesi la Guardia di Finanza ha scoperto frodi in danno del bilancio nazionale e comunitario per oltre 1,5 miliardi di euro. Si attestano a 175 milioni le frodi nel settore della spesa previdenziale e sanitaria. I soggetti nel complesso denunciati sono stati 12.741, con l’esecuzione di oltre 40.000 interventi a tutela dei principali flussi di spesa pubblica.
Sanità , furbetti ticket ogni 10 controlli
Le Fiamme Gialle hanno effettuato controlli mirati in ambito sanitario per scoprire i «furbetti» del ticket, settore nel quale sono state individuare «sacche» di irregolarità nel 90% dei casi: in pratica, ogni 10 persone controllate, almeno 9 si sarebbero fatte curare gratis, in ospedali pubblici o in altre strutture private convenzionate senza averne diritto.
Per quanto riguarda poi gli aiuti economici e i servizi sociali di assistenza verso cittadini in condizioni economiche e sociali di disagio, il 39% dei controlli svolti ha evidenziato irregolarità .
Mafia e terrorismo
Le indagini patrimoniali contro le mafie hanno portato alla confisca di beni e valori per 2 miliardi. Altri 3 miliardi sono stati sequestrati, mentre le richieste di sequestro in corso ammontano a 4,6 miliardi.
Tre miliardi il valore del riciclaggio accertato, somme intercettate grazie a circa 1.300 indagini, da cui sono scaturite denunce per riciclaggio e autoriciclaggio nei confronti di 2.508 persone, 284 delle quali poste agli arresti. Delle oltre 131.600 segnalazioni di operazioni sospette esaminate, 38.600 sono state sottoposte a indagini più approfondite e 756 sono risultate attinenti al finanziamento del terrorismo internazionale.
Il mercato del falso
Sono 264 milioni gli articoli sequestrati dalle Fiamme Gialle tra quelli contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy, quelli non sicuri e i prodotti alimentari con marchi industriali falsificati o indicazioni non veritiere su origine e qualità . Oscurati o sequestrati anche 521 siti internet, utilizzati per commercializzare on line merce contraffatta.
(da agenzie)
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