Ottobre 16th, 2020 Riccardo Fucile
LA MOSSA DI DE LUCA, LE RICHIESTE DEL CTS, LA PRESSIONE DEL PD
La prima mossa l’ha fatta Vincenzo De Luca ieri sera: chiuse scuole e università in tutta la Campania fino a fine ottobre. Stamattina è Dario Franceschini a intensificare le pressioni: “Ho chiesto ieri al presidente Conte una riunione appena sarà rientrato da Bruxelles per decidere senza indugio nuove misure nazionali per contenere il contagio, ovviamente d’intesa con le Regioni”, dice il capo delegazione del Pd all’Ansa.
C’è poi un pezzo del Comitato tecnico scientifico a rincarare la dose: “Alla luce dei nuovi dati emersi e della nuova fase servono misure più stringenti per far fronte al progressivo aumento dei contagi”.
Il dpcm varato appena due giorni fa è superato dagli eventi. Le linee telefoniche nel governo sono bollenti.
Il premier ha seguito per tutta la mattinata la situazione da Bruxelles, dove era impegnato nella conclusione dei lavori del Consiglio europeo. L’ala rigorista del governo, guidata dal ministro della Cultura e dal collega alla Salute Roberto Speranza, sta tirando dalla propria parte la maggioranza dell’esecutivo, spiazzato dall’impennata dei contagi: “Non ci aspettavamo un innalzamento così veloce”, spiega quasi sottovoce un esponente dell’esecutivo.
Anche per questo l’orientamento attuale è quello di non impugnare l’ordinanza di De Luca, nonostante la mossa unilaterale e non concordata con Roma abbia irritato non poco sia Conte sia la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.
E anche alla luce del fatto che la Lombardia, Regione con il più alto numero di contagi, potrebbe procedere nelle prossime ore con un nuovo pacchetto di restrizioni.
Sono ore caldissime e sincopate. Il Pd vuole accelerare, per evitare una babele di ordinanze e misure a macchia di leopardo che ingenerino confusione normativa e caos dal punto di vista della gestione. L’agenda è intricatissima.
Il capo del governo al rientro dal Belgio è atteso prima ai funerali di Jole Santelli, quindi al festival di Limes, a Genova, appuntamento slittato dalle 18 alle 20 e tutt’ora confermato.
Non farà rientro a Palazzo Chigi prima delle 23, stesso orario di ritorno previsto per Speranza, in visita a Lodi e Piacenza.
Grava inoltre sull’agenda un vertice serale già fissato sulla legge di bilancio, il cui arrivo in Consiglio dei ministri è atteso per domani sera.
Nulla è escluso, ma è probabile che, al di là dei continui contatti fra gli interessati, un punto della situazione complessivo non avverrà prima della tarda serata, o della mattinata di sabato. Toccherà intanto a Francesco Boccia recepire e mediare le richieste delle Regioni, convocate per un punto sulla situazione.
Ufficialmente le voci su un imminente coprifuoco generale vengono smentite da tutte le fonti ufficiali, la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa non esclude che dell’argomento si discuta.
Più nell’immediato si stanno riaprendo i dossier sulla scuola e sui trasporti. Da un lato si valutano entrate scaglionate e rotazioni per la didattica a distanza, dall’altro misure per alleggerire il carico sui trasporti pubblici locali, riducendone la capienza massima fissata ad oggi all′80%.
Non escluso che si prevedano criteri per determinare lockdown locali, nei comuni e nelle provincie nei quali la curva di diffusione del virus sembra fuori controllo.
Sono ore decisive. Conte vuole assolutamente evitare il lockdown, nella convinzione che il paese potrebbe non riprendersi da una nuova stretta generalizzata. Ma la diffusione del Covid, così intensa e così rapida, ha ristretto negli ultimi giorni l’orizzonte delle possibilità percorribili. Il rischio è di perdere quel poco di controllo che ancora rimane sull’epidemia.
(da “Huffingtonpost”)
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Ottobre 16th, 2020 Riccardo Fucile
“PIU’ RITARDIAMO NEL PRENDERE DECISIONI, PIU’ CI AVVICINIAMO AL MOMENTO IN CUI AVREMO L’ACQUA ALLA GOLA”… “STOP AD HALLOWEN, E’ UN’IDIOZIA”
Tanti lo accusano per la chiusura delle scuole e lui replica: “La mia opinione, molto semplicemente, è questa: di fronte ai numeri del contagio che abbiamo oggi in Italia le mezze misure non servono più a niente”.
Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso di una diretta Facebook.
“Prima prendiamo decisioni forti – ha aggiunto De Luca – meglio è. Più ritardiamo nel prendere decisioni, più ci avviciniamo al momento in cui saremo costretti a prendere decisioni ancora piu gravi, ma avendo l’acqua alla gola. Dunque è ragionevole e responsabile prendere oggi decisioni difficili, non aspettare oltre”.
Non rispondo a cose indegne
“Cerco di saltare completamente ogni commento su tutto quello che è stato detto e scritto in queste settimane. Non risponderò a nulla, dovrei perdere ore intere per rispondere a cose indegne alle quali abbiamo assistito”.
De Luca ha spiegato di non voler rispondere alle critiche “per due ragioni: la prima perchè non abbiamo tempo da perdere, la seconda perchè abbiamo una situazione in Italia ormai talmente delicata e grave che dobbiamo favorire tutti gli elementi di unità del paese, evitando di alimentare chiacchiere inutili”.
Non solo le scuole: presto ci saranno nuove ordinanze della Regione Campania contro l’impennata Covid-19. Lo annuncia Vincenzo De Luca: “Chiuderemo tutto alle 22 a fine ottobre, soprattutto in vista di Halloween che è una idiozia, una americanata. Ed è possibile che bloccheremo la mobilità dopo mezzanotte”.
Sostanzialmente, dunque, il presidente regionale annuncia un vero e proprio coprifuoco. Oggi De Luca ha informato che la Campania registra oltre 1.200 contagi Covid. “Ci sono esercizi commerciali che pur di guadagnare 200 euro in più una sera danneggiano tutti”.
De Luca parla dell’ordinanza che chiude le scuole per frenare l’impennata dei contagi Covid-19: “Prevedevamo di chiudere solo quarte e quinte superiori ma era impossibile per organizzazione scolastica, abbiamo valutato la posizione di studenti universitari e asili e scuole private. Abbiamo deciso non di chiudere, ma di fare didattica a distanza per 15 giorni per contenere l’ondata di contagi e ridurre al massimo luoghi e occasioni di assembramento e frenare la mobilità sui mezzi di trasporto. Non è vero che chiudono le scuole, è didattica a distanza per due settimane ed era necessario come ci hanno detto gli epidemiologi”.
Il presidente della Regione Campania spiega che ci sarà lunedì una riunione sul fronte trasporti e che si immagina per la riapertura delle scuole uno scaglionamento mattina /pomeriggio delle classi.
(da agenzie)
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Ottobre 16th, 2020 Riccardo Fucile
“PAGATE CON SOLDI PUBBLICI”
La guardia di finanza di Milano ha sequestrato le due villette sul Lago di Garda dei revisori contabili della Lega, Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, acquistate al “Green Residence Sirmione” con i soldi incassati dalla Regione Lombardia per la nuova sede della Lombardia Film Commission.
I due professionisti, dal 10 settembre scorso ai domiciliari per l’inchiesta del procuratore aggiunto Eugenio Fusco e del pm Stefano Civardi, sono accusati di peculato (oltre che di turbativa d’asta ed evasione fiscale) proprio per aver usato gli 800 mila euro del finanziamento pubblico per scopi privati. Di quella cifra, oltre 600 mila euro sarebbero stati usati per le due villette.
La prima acquisizione al “Green Residence Sirmione” riguarda l’abitazione “Bouganville” con box, al prezzo di 310 mila euro, perfezionata il 21 dicembre 2017, undici giorni dopo la vendita dell’immobile di Cormano a Lombardia Film Commission. La seconda è del 30 marzo 2018: Taaac, società riferibile ai due professionisti, acquista l’immobile “Tigli”, sempre con garage, per 330 mila euro. Ne parla intercettato Michele Scillieri, l’altro commercialista della Lega. “Due belle ville sul lago” dice.
Il denaro arrivato da Regione Lombardia e affidato all’ente cinematografico, nel 2017 guidato da Di Rubba, arriva prima ad Andromeda, srl di Scillieri. E dopo un lungo e tortuoso giro di società e bonifici, finisce in parte alla Taaac, la società di Di Rubba e Manzoni che doveva occuparsi di investimenti immobiliari. Ma l’unico investimento rintracciato dalla guardia di finanza di Milano è stato l’acquisto dei due immobili sul lago.
“L’analisi del materiale istruttorio offre — si legge nel provvedimento del gip — plurimi elementi dotati di forte valenza indiziaria nel senso di interpretare la complessa architettura societaria utilizzata, come mero strumento volto al drenaggio delle risorse pubbliche“. Dalla ricostruzione emerge che “la Taaac veniva costituita soltanto in funzione di quell’operazione commerciale complessiva, rappresentata dall’acquisto dei due immobili in questione, in ciò esaurendosi dunque la sua stessa ragion d’essere”. La società Taaac “difetta di risorse finanziarie proprie” e “difetta di ogni fattore di produzione”. Il sequestro preventivo, scattato oggi, è a carico della Partecipazioni srl, l’ultima società ritenuta di comodo dagli inquirenti.
In un’informativa del 28 maggio scorso gli inquirenti ricostruiscono i vari passaggi di denaro: la prima acquisizione al Green Residence Sirmione riguarda una Bouganville al prezzo di 310mila euro, perfezionata il 21 dicembre 2017. La seconda è del 30 marzo 2018: Taaac acquista l’immobile Tigli per 330mila euro. In un documento della Guardia di finanza, la società Taaac “è solamente una delle pedine create e manipolate da Di Rubba e Manzoni per dissimulare l’appropriazione del profitto derivante dall’operazione immobiliare di Cormano, di per sè caratterizzata da plurimi profili di anomalia”. Annotano gli investigatori: “Per l’assenza della benchè minima risorsa finanziaria e produttiva autonoma e per la peculiare composizione del proprio portafoglio, cronicamente a somma zero e dipendente dalle immissioni di liquidità effettuate dalla controllante/incorporante (Studio dea consul ting s.r.l.), la Taaac s.r.l. è risultata predestinata ad avere vita breve, accollandosi la formale ascrivibilità di operazioni immobiliari poste in essere a ritmo incalzante attraverso l’impiego — indispensabile — di denaro altrui. Denaro griffato studio Dea consulting s.r.l., alias Di Rubba e Manzoni, artatamente mescolato con altro denaro geneticamente pubblico in quanto distribuito a pioggia da immobiliare Andromeda s.r.l. per il tramite di altre scatole vuote (E.c.o. S.r.l. e Sdc s.r.l.), società fedeli (Barachetti service s.r.l.) o proprietarie (Studio c.l.d s.r.l.): tutte convergenti su un unico centro di affari e interessi”. Tradotto: la Taaac, per l’accusa, è stata creata solo con l’obiettivo di comprare le due villette sul lago di Como con denaro che in parte veniva dai fondi pubblici erogati dalla Regione Lombardia a Lombardia film commission, e da quest’ultima usati per acquistare il capannone di Cormano. Stabile che, sempre per i pm, era stato ceduto a prezzi gonfiati.
(da agenzie)
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Ottobre 16th, 2020 Riccardo Fucile
“NON VOGLIAMO FORMAZIONI ALLEATE CON I RAZZISTI”
Il Partito sardo d’Azione non fa più parte dell’Efa-Ale (European free alliance), organizzazione politica europea che comprende 46 movimenti indipendentisti e autonomisti in Europa e che al Parlamento europeo aderisce al gruppo parlamentare Verdi europei-Alleanza Europea.
L’espulsione è stata deliberata dall’Assemblea generale dell’Efa riunita a Bruxelles e ha effetto immediato.
Nella comunicazione firmata dalla presidente Lorena Lòpez de Lacalle non sono specificate le ragioni dell’espulsione, ma il partito di cui è segretario il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas era stato già sospeso nell’aprile del 2018, dopo la formalizzazione dell’alleanza con la Lega di Matteo Salvini stretta in occasione delle elezioni politiche.
In quel caso l’Efa aveva richiamato le regole dell’organizzazione che vietano collaborazioni con partiti ritenuti xenofobi.
(da agenzie)
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Ottobre 16th, 2020 Riccardo Fucile
IL SENATORE LEGHISTA RICORDA I MORTI DI BERGAMO E CHIEDE A TUTTIO DI USARE LA MASCHERINA E IL DISTANZIAMENTO… MA IL PRIMO A NON FARLO E’ IL SUO SEGRETARIO
Una foto sui banchi del Senato con mascherina e guanti. E un appello diretto: “Facciamo di tutto per arginare il virus”.
A farlo è un volto storico della Lega, il senatore Roberto Calderoli. Che sul suo profilo Facebook scrive un appello “a tutti, ma proprio a tutti” raccontando un suo motivo personale: “Io ho 64 anni, sono ultra sessantenne e quindi per età anagrafica sono a rischio. Io sono immunodepresso per le conseguenze delle terapie anti tumorali e quindi sono ancora più a rischio. Io sono bergamasco e purtroppo ho visto troppo da vicino la tragedia che abbiamo vissuto qui a Bergamo. Io sono un medico ospedaliero e quindi so bene di cosa stiamo parlando. E quindi per tutte queste ragioni vi prego, vi supplico, anche in ginocchio, di rispettare la richiesta di mettere la mascherina, quella vera, non uno straccio che copra il naso e la bocca, di mantenere il minimo distanziamento, ma distanziamento vero, di non creare assembramenti anche nel fine settimana, quando sembra scattare il ‘tana libera tutti'”.
Parole nette, che raccontano anche il dolore dei bergamaschi per tutte quelle morti, quelle bare trasportate dall’esercito, quei giorni di sirene di ambulanze continue che nessuno vorrebbe risentire. “Vi prego, perchè i numeri di quest’ultima settimana, i numeri di oggi, numeri già allarmanti, non prevedono come conseguenza catastrofica solo il lockdown, che decreterebbe la morte economica del Paese, ma mettono a rischio la mia vita, la tua vita, la vostra vita. Non si può predicare bene e razzolare male, ciascuno è responsabile del suo destino, di quello della sua famiglia, di quello degli sconosciuti che ha intorno e incontra. Io voglio essere ottimista e pensare che queste misure possano consentire il contenimento dell’epidemia. E sono convinto che il senso civico e sanitario che oggi dimostreremo potrà servire a contenere questa epidemia e a debellarla, prima con la sieroterapia e poi quando arriverà con il vaccino. Vi prego, facciamo tutto quello che possiamo per arginare il virus, perchè diversamente del ‘doman non vi sarà certezza’, per nessuno di noi!”.
Uno sfogo comprensibile, il suo, che in tanti apprezzano e rilanciano. Ma c’è anche chi non dimentica che Calderoli fa parte di quella Lega il cui leader Matteo Salvini ha, ancora fino a questa estate, usato con una qualche rilassatezza la mascherina, rilanciando accuse al governo e continuando a fare selfie ravvicinati con i suoi sostenitori senza mascherine
Ed è la Lega che governa la Regione Lombardia, dove sin dall’inizio le polemiche sulla gestione della pandemia non sono mancate.
Centinaia i commenti, non tutti benevoli, molti di persone che raccontano cosa vuol dire essere immunodepressi e dover convivere con questa situazione. E tanti che chiedono a Calderoli di parlare al suo leader. “Ho rispetto della sua sofferenza e del coraggio che le deve essere servito per scrivere questo, visto il partito in cui milita. Vivo anch’io a Bergamo, quindi la capisco. Per un’unica volta, mi auguro di cuore che la sua base la ascolti”. “Onorevole spero che questo le faccia capire che foraggiare l’ignoranza a fini elettorali, “potrebbe” non essere una buona idea sul lungo periodo”. “Non mi è mai capitato di condividere le cose dette e scritte dal sen Calderoli,ma questo post va condiviso. Sarebbe utile se Calderoli lo facesse condividere al suo leader Salvini”.
(da agenzie)
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Ottobre 16th, 2020 Riccardo Fucile
“ORA BISOGNA AGIRE, MONTECITORIO E’ UNA ROULETTE RUSSA”
“La scorsa settimana 45 parlamentari della maggioranza out causa Covid. Oggi i capigruppo di due forze dell’opposizione positivi. Mi chiedo che cosa debba accadere ancora per svegliare chi di dovere. Ormai Montecitorio e’ una roulette russa”. Lo scrive su twitter Enrico Borghi, deputato del Pd.
“Tra poche ore avrei dovuto prendere un volo, per andare a Cosenza a dare l’ultimo saluto a Jole Santelli. E invece niente. Anche io sono positiva al Covid, l’ho scoperto stamattina. Sto bene, al momento non ho alcun sintomo. Sono stata super attenta in queste settimane, ma questo virus è subdolo e pericoloso”.
“Massima precauzione e rigore: le uniche ricette per sconfiggerlo. Supereremo anche questa…”. Lo ha scritto su Facebook Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.
In mattinata anche i deputati 5 Stelle Davide Crippa e Conny Giordano hanno annunciato di essere positivi. Positivo anche Lollobrigida, capogruppo di Fratelli d’Italia.
Tre deputati di Leu e uno del Pd sono stati posti nei giorni scorsi in quarantena fiduciaria. Si tratta di Guglielmo Epifani, Nicola Frantoianni, Nico Stumpo e Marco Minniti.
Aumenta anche il numero dei parlamentari contagiati dal coronavirus. A Montecitorio i timori hanno coinvolto anche lo stesso Ufficio di Presidenza e, nei giorni scorsi, a risultare positivo al Covid-19 era stato Luca Pastorino, di Leu, il deputato ligure di Liberi e Uguali uno dei segretari dell’Ufficio di Presidenza, l’organo di direzione politico-amministrativa di Montecitorio, il cuore pulsante del Palazzo, presieduto da Roberto Fico.
Nelle settimane scorse erano risultati positivi due senatori del M5s, il siciliano Francesco Mollame e il romagnolo Marco Croatti.
(da agenzie)
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Ottobre 16th, 2020 Riccardo Fucile
ECCO I NUMERI DEI CONTAGI NELLE SCUOLE CAMPANE
«È una decisione gravissima e profondamente sbagliata e anche inopportuna», aveva commentato la ministra dell’Istruzione dopo la notizia della chiusura delle scuole in Campania
E subito ha puntato il dito contro De Luca: «Sembra ci sia un accanimento del governatore contro la scuola fornendo due percentuali, con lo scopo di lasciare intendere quanto la situazione contagi da Coronavirus in Campania negli istituti scolastici non sia poi così tanto grave».
«Se c’è crescita di contagi non è di certo colpa della scuola — sono le parole della ministra -. In Campania lo 0,75% degli studenti è risultato positvo a scuola e di certo non se lo è preso a scuola. La media nazionale è 0,80%».
De Luca non ha lasciato passare una manciata di minuti che subito ha dato ordine al suo staff di uscire con una dichiarazione ufficiale nella quale il governatore snocciola, Asl per Asl, i numeri dei contagi tra studenti e insegnanti di oggi, 15 ottobre, nel tentativo di smontare la tesi della ministra e di dimostrare dunque il contrario. «Ritengo opportuno ricordare i dati a me comunicati dalla task force regionale — è la premessa del presidente -. Nelle ultime 24 ore i tamponi positivi registrati in Campania sono stati 1.127 su 13.780, pari all’8,1 % rispetto al 7,1 di ieri».
Per quanto riguarda il mondo della scuola, ecco i dati riferiti a Napoli e Caserta:
Asl Napoli 1: contagiati 120 tra alunni e docenti
Asl Napoli 2: contagiati 110 tra alunni e docenti
Asl Napoli 3: contagiati 200 alunni e 50 docenti, con circa 70 casi connessi
Asl Caserta: contagiati 61 tra alunni e docenti
Decine di questi contagi sono contatti diretti, e sono stato rintracciati attraverso il contact tracing.
(da agenzie)
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Ottobre 16th, 2020 Riccardo Fucile
GENITORI, INSEGNANTI, SCUOLABUS: LO SPORT NAZIONALE E’ FAR DIFFONDERE IL VIRUS PUR DI FARSI I CAZZI PROPRI
Dalle 7 di questa mattina sono quasi 4.500 le firme raccolte su Change.org per chiedere la riapertura delle scuole in Campania. «Chiediamo che il ministero dell’Istruzione intervenga contro l’ordinanza della regione», recita l’appello della petizione. «Chiediamo che tutti gli studenti e studentesse della Regione Campania ritornino, con decorrenza immediata, a poter usufruire della didattica “in presenza” nel rispetto dei protocolli sanitari nazionali vigenti. La Campania non può e non deve restare il fanalino di coda in un settore chiave come l’istruzione».
Oltre al braccio di ferro con la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, il governatore della Campania Vincenzo De Luca deve ora anche fare i conti con la protesta di genitori e insegnanti contro la sua decisione di fermare la didattica in presenza fino alla fine di ottobre. Ieri, i contagi in Campania hanno superato la soglia dei mille, quella fissata giorni fa dal presidente della Regione per imporre nuove misure restrittive.
Lasciare i bambini a casa su chi graverà se non sui genitori (vedi: madri) e i nonni, categoria a rischio? Siamo stati mesi a mettere in piedi un’utopia: far ripartire la scuola in sicurezza
Una dirigente scolastica intervistata da la Repubblica afferma invece che i numeri dei contagi «nelle scuole sono sotto lo zero virgola. Sono assolutamente insignificanti. Non è nelle scuole che si diffonde il contagio».
Per la preside si tratta di una pagliacciata: «Non serviva la risalita dei contagi per rendersi conto di cosa accade sui mezzi pubblici, e non può, la scuola, pagare lo scotto di altri disservizi». Dura anche la dirigente Angela Cambri, secondo cui a pagare il conto di questa situazione saranno «i più fragili».
Ad aggiungere tensione al tema della chiusura delle scuole in Campania, la situazione dei conducenti degli autobus dedicati al trasporto degli alunni. Gli autisti hanno organizzato un corteo di protesta sul lungomare di Napoli, diretto verso il palazzo della Regione, per chiedere a De Luca un aiuto economico alle aziende di trasporto che, dopo il blocco delle attività scolastiche, sono costrette a fermarsi.
Sono una quarantina i bus gialli che stanno percorrendo le strade intorno alla sede della Regione. La lunga scia gialla, partita dalla zona di Fuorigrotta e controllata dalle forze dell’ordine, riceve gli applausi delle mamme che si sono radunate sotto l’ufficio di De Luca. Sui loro manifesti si legge: «Oggi è il giorno più buio per la scuola».
(da agenzie)
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Ottobre 16th, 2020 Riccardo Fucile
IL GOVERNO PENSA AL COPRIFUOCO DALLE 22 (COME ADOTTATO DA MOLTI ALTRI PAESI EUROPEI SENZA FRIGNARE)
Il Comitato tecnico scientifico (Cts) va in pressing sul governo, chiedendo con urgenza una stretta per arginare il contagio da Coronavirus. «Alla luce dei nuovi dati emersi e della nuova fase servono misure più stringenti per far fronte al progressivo aumento dei contagi», hanno chiesto dal Cts all’esecutivo affinchè si giunga a provvedimenti più restrittivi che superino l’attuale Dpcm, anche in vista del weekend.
Con l’impennata dei contagi e le terapie intensive sempre più sotto pressione, nelle stanze del governo si fa concreta l’ipotesi di varare la stretta.
Sulla scia di quanto fatto da Francia e Regno Unito, anche l’Italia potrebbe dare un ulteriore giro di vite, imponendo il coprifuoco sanitario a partire dalle 22.
Sul tavolo, c’è anche la reintroduzione della didattica a distanza nelle scuole, magari in alternanza alle lezioni in presenza, come allo studio a Milano. Sul tema, però, il governo è diviso. La proposta di passare alla dad nei licei, con tre giorni a casa e tre in aula, non piace a tutti, a partire dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.
L’esecutivo, al netto delle divisioni, è chiamato a trovare una quadra. Dopo la chiusura delle scuole in Campania e il ritorno in Regione della didattica a distanza, a Palazzo Chigi si prova ad accelerare per trovare misure adeguate a livello nazionale utili ad arginare la diffusione del contagio.
«Ho chiesto ieri al presidente Conte una riunione appena sarà rientrato da Bruxelles per decidere senza indugio nuove misure nazionali per contenere il contagio, ovviamente d’intesa con le Regioni», ha detto il capo delegazione Pd al governo Dario Franceschini.
Secondo il Corriere della Sera sul tavolo del governo c’è l’ipotesi di imporre un coprifuoco alle ore 22 con la chiusura di bar, ristoranti e locali e il divieto per i cittadini di uscire di casa. Per ora il ministro della Salute Roberto Speranza frena: «A me questa misura non risulta».
I numeri, però, sono allarmanti. Il dato che più preoccupa il governo è quello delle terapie intensive, che stanno raggiungendo il livello di saturazione.
Sono almeno dieci le Regioni — secondo l’ultimo monitoraggio del ministero della Salute e dell’Iss — ad avere un rischio definito alto per il sovraffollamento delle unità intensive: si tratta dell’Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria e Valle d’Aosta. Queste hanno una probabilità di superare la soglia del 30% dei letti occupati dai pazienti Covid nel prossimo mese.
La priorità di Conte — dichiarata a più riprese dallo stesso premier — è evitare un altro lockdown nazionale. Ma il timore è che, con il repentino aumento dei contagi registrato negli ultimi giorni, il tempo a disposizione per intervenire sia poco. Al punto che in seno all’esecutivo non si esclude una stretta ulteriore già nelle prossime ore.
(da agenzie)
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